ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: SPENA MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01863
presentato da
SPENA Maria
testo di
Giovedì 13 dicembre 2018, seduta n. 101

   SPENA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella notte tra il 10 e l'11 dicembre 2018, un vasto incendio è divampato nello stabilimento di trattamento dei rifiuti dell'Ama di via Salaria a Roma, bruciando spazzatura, olio e plastica, con grande preoccupazione tra i 40 mila residenti per possibili conseguenze sulla salute. L'impianto è ora sotto sequestro da parte della procura;

   l'impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) per i rifiuti indifferenziati, oggetto dell'incendio, è da molti anni fortemente contestato dai residenti del III Municipio della Capitale anche per l'insostenibile odore che emana; i residenti sono preoccupati anche perché l'impianto è ubicato nel bel mezzo di case e uffici, con un asilo nido a poche centinaia di metri in linea d'aria;

   a seguito dell'incendio, l'Arpa regionale si è immediatamente attivata per monitorare la qualità dell'aria. Dai primi risultati emerge un aumento dell'inquinamento atmosferico, e in particolare di Pm10, con il superamento dei limiti di legge in alcune centraline;

   il tmb (impianto di trattamento meccanico-biologico per i rifiuti indifferenziati) del Salario doveva essere chiuso da almeno due anni. L'assessore capitolino all'ambiente, Pinuccia Montanari, ne aveva promesso la graduale diminuzione delle attività fino alla chiusura. In realtà, anche a causa di una raccolta differenziata sostanzialmente invariata e l'aumento della produzione dei rifiuti, l'impianto non solo non è stato chiuso, ma nel 2017 ha aumentato i rifiuti lavorati, passando da 117.500 a 155.400 tonnellate, dunque con un +32 per cento;

   il Campidoglio aveva fissato come termine ultimo il 2019 per la chiusura dell'impianto di via Salaria, ma la condizione necessaria era comunque quella del raggiungimento del 70 per cento di raccolta differenziata;

   dalle ultime dichiarazioni del sindaco Raggi, l'intenzione sarebbe quella di non riaprire l'impianto, e di aumentare la Tari per i romani: «oggi dovendo ricollocare all'improvviso 800 tonnellate al giorno mi sento di dire che ci saranno degli effetti sulla tariffa»;

   sarà compito del Campidoglio individuare un nuovo sito, se è vero che lo stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, recentemente si è pronunciato, confermando che è compito dell'amministrazione Raggi produrre l'atto che indichi i siti idonei per realizzare gli impianti di smaltimento dei rifiuti –:

   se il Governo non ritenga di promuovere, per quanto di competenza e in collaborazione con gli enti territoriali, opportuno verifiche al fine di escludere rischi per la popolazione residente nelle aree interessate dall'incendio e garantire la tutela della salute pubblica e dell'ambiente;

   quali iniziative si intendano promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di evitare situazioni emergenziali nella gestione del ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio, anche alla luce dei lavori svolti dalla cabina di regia tecnica attivata presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in relazione alle criticità connesse allo smaltimento dei rifiuti nella regione.
(4-01863)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

rischio sanitario

incendio