Legislatura: 18Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 11/12/2018 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 11/12/2018 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 11/12/2018 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 11/12/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/12/2018
GEMMATO, BUCALO, CIABURRO, DEIDDA e RAMPELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la legge 4 luglio 2005, n. 123, riconosce ai soggetti affetti da celiachia il diritto all'erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici senza glutine, affidando al Ministero della salute il periodico aggiornamento dei limiti massima di spesa;
in un momento storico di tagli alla spesa pubblica, anche in tema di sanità, il costo per l'assistenza alle persone che soffrono di celiachia non è stato esente da revisioni, come dimostra il decreto ministeriale 10 agosto 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 199 del 28 agosto 2018, che modifica i limiti massimi di spesa per l'erogazione dei prodotti senza glutine e revisiona il registro nazionale degli alimenti senza glutine erogabili, apportando tagli significativi alle varie fasce di età;
licenziato dalla Conferenza Stato-regioni in data 10 maggio 2018 con parere positivo, il provvedimento abbassa i tetti di spesa del 19 per cento, vale a dire di circa trenta milioni di euro;
le associazioni rappresentative del mondo della celiachia hanno fermamente ribadito il proprio dissenso a quella che si configura come una sforbiciata che potrebbe compromettere l'assistenza ai pazienti italiani;
la celiachia è, infatti, riconosciuta quale condizione patologica, inserita ne livelli essenziali di assistenza e i relativi prodotti erogabili, elencati in uno specifico registro alimenti del Ministero della salute, fanno parte di una terapia salvavita;
i celiaci hanno da sempre avuto difficoltà riguardo l'accessibilità ai prodotti sostitutivi, che rappresentano una componente importante nella dieta delle persone, a causa dell'alto prezzo di questi alimenti;
a ciò si aggiunga un trend di crescita costante da cui ci si attende che la popolazione celiaca triplichi nei prossimi anni: a fronte di quasi duecentomila celiaci diagnosticati oggi in Italia, seicentomila sono quelli attesi, tre volte tanto;
secondo l'ultimo rapporto della Coldiretti anche il mercato degli alimenti senza glutine è cresciuto del 20 per cento all'anno e l'Italia, anche in questo settore, è capitale indiscussa;
gli alimenti formulati per celiaci possono essere acquistati presso negozi specializzati che, insieme alle farmacie, rappresentano il 75 per cento del canale di distribuzione, mentre il restante 25 per cento è coperto dalla grande distribuzione;
in Italia le persone che lavorano nel comparto dei prodotti senza glutine sono circa cinquemila, ma tale patrimonio indiscusso di qualità della cultura italiana territoriale, rappresentato dai numerosi produttori artigianali di alimenti senza glutine, rischia di subire un grave contraccolpo con l'applicazione della prevista riduzione dei buoni;
sarebbe in atto una collaborazione nelle regioni Puglia, Piemonte, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, con il supporto tecnico di Ergo-Web, per la dematerializzazione dei buoni celiachia che porterà il libero accesso alle forniture del buono celiachia tramite tessera sanitaria sul territorio nazionale, con un risparmio stimato per il servizio sanitario nazionale che supera di ben oltre i trenta milioni di euro tagliati ai buoni celiachia –:
quali urgenti iniziative intenda adottare, anche attraverso l'apertura di un tavolo tecnico, per rimodellare, a livello nazionale, l'intera materia dell'erogazione dei prodotti per celiaci, al fine di garantire la sostenibilità della spesa sanitaria senza ledere il diritto alla salute delle persone con celiachia;
se non ritenga opportuno, in ogni caso, adottare iniziative per garantire l'applicazione delle riduzioni di cui al decreto ministeriale 2018 solo dopo la piena dematerializzazione dei buoni, per assicurare il mantenimento del potere di acquisto delle famiglie, anche a fronte dei tagli previsti.
(4-01839)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):malattia
libretto sanitario
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