ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01816

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 96 del 07/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: VIETINA SIMONA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 07/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/12/2018
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01816
presentato da
VIETINA Simona
testo di
Venerdì 7 dicembre 2018, seduta n. 96

   VIETINA e BIGNAMI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da circa 10 giorni il connazionale Andrea Urcioli, cesenate, e Riccardo Pinela, portoghese, sono bloccati in Kuwait a causa di controversie legali sorte tra la ditta italiana, per la quale sono dipendenti, e altre società locali;

   da fonti di stampa odierne (7 dicembre 2018) si apprende dell'annuncio diramato dalla Farnesina relativo al rientro, a breve, di Urciuoli in Italia dato che il Kuwait ha di fatto rimosso il divieto di lasciare il Paese che era stato disposto nei confronti del nostro connazionale –:

   quali siano le tempistiche per il rientro di Urciuoli in Italia;

   se abbia preso contatti anche con lo Stato portoghese in relazione alla vicenda stessa.
(4-01816)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato B della seduta n. 122
4-01816
presentata da
VIETINA Simona

  Risposta. — Il 27 novembre 2018 il connazionale Andrea Urciuoli (nato a Milano il 2 novembre 1984) e il cittadino portoghese Ricardo Filipe Guerreiro Pinela, dipendenti della Cooperativa muratori & cementisti C.M.C. di Ravenna società cooperativa in servizio in Kuwait, sono stati oggetto di un provvedimento di fermo presso il commissariato di polizia della città di Al Jahra (a circa 38 chilometri da Kuwait City).
  I due dipendenti erano stati convocati dalla polizia per accertamenti legati a una denuncia presentata contro la Cmc da due ditte subappaltatrici, la saudita «Al Jaid» e la kuwaitiana British company, per mancati pagamenti e presunto furto di macchinari.
  I Signori Urciuoli e Pinela sono stati rilasciati a seguito di sottoscrizione di una garanzia da parte di un avvocato kuwaitiano circa la non intenzione, da parte dei suoi assistiti, di lasciare il Paese e sottoposti a restrizioni di viaggio fino a conclusione delle indagini.
  Da accertamenti effettuati con la Cmc è emerso come la misura cautelare si spieghi nell'ambito delle controversie legali sorte in esito alla decisione della stessa di risolvere il contratto con l'appaltatore principale in loco. In esito alla risoluzione del contratto, tutti i lavoratori erano stati rimpatriati, a eccezione del direttore di cantiere signor Guerreiro Pinela e del responsabile amministrativo, signor Urciuoli, rimasti a garantire la consegna del cantiere e a pagare i salari di ottobre. Risulta che la Cmc abbia esposizioni debitorie a favore di vari subappaltatori e fornitori e proprio questa circostanza ha determinato la presentazione di denunce da parte di questi ultimi, con richiesta di attuare una misura cautelare nei confronti degli unici due rappresentanti della Cmc rimasti in Kuwait.
  L'ambasciata si è immediatamente attivata fin dalla prima notizia del fermo per prestare la necessaria assistenza e verificare le condizioni detentive dei due dipendenti. A seguito di una specifica richiesta delle Autorità portoghesi e in base alla vigente normativa europea, l'ambasciata d'Italia ha prestato la medesima assistenza anche in favore del cittadino portoghese, signor Guerreiro Pinela. In particolare si è sottolineato che i due non erano legali rappresentanti della Cmc e pertanto non potevano essere ritenuti responsabili di quanto addebitato all'impresa. Si è inoltre evidenziata l'illiceità del provvedimento di restrizioni di viaggio, in quanto emesso in mancanza di responsabilità personali a carico dei dipendenti.
  L'ambasciata ha più volte sensibilizzato il Ministero degli affari esteri kuwaitiano, che ha assicurato la propria collaborazione in direzione di una soluzione, nel rispetto del corso legale delle indagini. Inoltre il 5 dicembre, su indicazione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il direttore generale degli affari politici ha convocato l'ambasciatore del Kuwait in Italia, S.E. Sheikh Alì Khalid Al-Jabar Al-Sabah, per ricevere precise e aggiornate informazioni su quanto accaduto.
  Anche a seguito dell'intensa attività di sensibilizzazione esercitata sulle autorità kuwaitiane il 6 dicembre scorso il provvedimento restrittivo nei confronti dei due dipendenti è stato rimosso grazie a un provvedimento eccezionale del Ministro dell'interno. Il nostro connazionale ha quindi potuto fare rientro in Italia il 7 dicembre scorso.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione di liberta'