ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01802

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 95 del 06/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01802
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Giovedì 6 dicembre 2018, seduta n. 95

   CUNIAL. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in data 22 novembre 2018 il Ministro interrogato ha chiarito il lavoro di approfondimento e valutazione riguardo il trattato di libero scambio Ceta. In particolare, nella risposta al Senato del Ministro si evidenzia che: «La Task Force del Libero Scambio, istituita presso il MiSE nello scorso agosto, è un meccanismo di lavoro aperto al contributo di tutte le parti sociali volto a valutare, su base analitica e non pregiudiziale l'impatto dei trattati di libero scambio in fase di negoziazione o di ratifica da parte dell'Unione Europea». Tuttavia, finora, riguardo i trattati di libero scambio approvati con Giappone e Vietnam, non risulta all'interrogante che siano state rese pubbliche le valutazioni costi/benefici del Ministero dello sviluppo economico e l'impatto sulle economie; in particolare, sembra non sia per nulla stato considerato l'impatto negativo sui settori di agricoltura e pesca. Nella risposta del Ministro inoltre viene chiarito che «gli studi del gruppo operativo saranno mirati a focalizzare sia i benefici che i picchi negativi degli accordi, essenzialmente a protezione delle fasce sociali più deboli, colpite dal processo di globalizzazione». La task force si è riunita per la terza volta al Ministero dello sviluppo economico, incentrando il lavoro sul Trattato Ceta e il dibattito si è focalizzato sulla tematica delle indicazioni geografiche e la nuova normativa interna canadese in materia, che adotta i princìpi del Ceta modificando il trade mark act canadese;

   tutti i trattati di libero scambio sono stati ritenuti da precedenti analisi costi-benefici dannosi per le economie locali, il welfare, la tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori, andando principalmente a favorire le grandi concentrazioni di capitali e le multinazionali; è necessario che si chiarisca la posizione politica del Governo in merito ai trattati neoliberisti, tesi a sfruttare la globalizzazione del mercato delle merci a discapito delle economie locali e delle lavorazioni nel rispetto dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori;

   nel Ceta è ancora previsto il meccanismo Isds, un vero e proprio tribunale internazionale privato dinanzi al quale le multinazionali con sede o filiale in Canada potranno citare in giudizio gli Stati sovrani rispetto alle leggi che verranno approvate a vantaggio dei cittadini e, indirettamente o direttamente, svantaggiose per le multinazionali;

   il Canada ha avanzato all'Unione europea richieste di chiarimenti in merito alla sua volontà di utilizzare il glifosate e altri erbicidi e rispetto ai rallentamenti per l'autorizzazione degli Nbt, ovvero i nuovi Ogm, nonostante la Corte di Giustizia europea abbia chiaramente sentenziato che i prodotti derivati dalle nuove tecniche di modificazione genetica devono ritenersi ricompresi nell'ambito di applicazione della normativa comunitaria vigente in materia di organismi geneticamente modificati;

   la portavoce della campagna «StopTtip-StopCeta» Monica Di Sisto, ha più volte affermato che «il Canada ha rinnovato l'accordo di libero scambio con Stati Uniti e Messico (USMCA, il nuovo Nafta), che crea alcuni nuovi problemi: i prodotti contenenti Ogm vecchi e nuovi in entrata in Canada non saranno più identificati con codici doganali specifici rendendo impossibile distinguerli in uscita senza analisi genetiche, completamente a carico dei sistemi di controllo. Nessun prodotto proveniente dagli Usa potrà essere fermato precauzionalmente prima che si completi un'intera analisi di rischio, e nel frattempo potrà continuare ad essere riesportato dal Canada visto che i prodotti non dovranno recare l'origine in etichetta» –:

   se il Ministro interrogato, alla luce delle considerazioni di cui in premessa, non intenda chiarire la posizione politica del Governo riguardo a tutti i trattati di libero scambio;

   se, come e a quali costi verrà eventualmente contrastato il meccanismo che consentirà l'ingresso di prodotti Ogm da Usa e Messico, passanti per il Canada senza codici identificativi di ingresso e dunque di riconoscimento;

   se il Ministro interrogato intenda rendere pubbliche le valutazioni costi/benefìci sui trattati ratificati recentemente con Giappone e Vietnam.
(4-01802)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organismo geneticamente modificato

libera circolazione delle merci

diritto del lavoro