ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01791

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO LUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 05/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 05/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01791
presentato da
DE CARLO Luca
testo di
Mercoledì 5 dicembre 2018, seduta n. 94

   LUCA DE CARLO e ROTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi ai primi otto mesi del 2018, sarebbe in atto una vera e propria invasione di nocciole dalla Turchia con un aumento del 30 per cento nelle importazioni in Italia destinate a rifornire soprattutto l'industria dolciaria;

   nonostante i numerosi allarmi scattati (ben 39) per gli elevati livelli di aflatossine cancerogene, le importazioni dalla Turchia hanno raggiunto quasi i 21 milioni di chili, facendo non solo concorrenza alle produzioni nazionali in forte espansione, ma mettendo a rischio anche la salute dei consumatori come dimostra l'alta percentuale di irregolarità registrata dal sistema di allerta rapido europeo (Rasff);

   come precisato dalla Coldiretti, lo spostamento all'estero delle fonti di approvvigionamento della materia prima agricola è spesso il primo passo della delocalizzazione che si realizza con la chiusura degli stabilimenti e il trasferimento di marchi storici e posti di lavoro fuori dai confini nazionali;

   l'Italia è il primo produttore europeo di nocciole, il secondo mondiale, e può vantare ben tre denominazioni di origine riconosciute dall'Unione europea, la nocciola del Piemonte igp, la nocciola di Giffoni igp, la nocciola romana dop;

   solo la Tuscia, con oltre 25.000 ettari coltivati, fornisce il 5 per cento della produzione mondiale, tra l'altro di altissima qualità, vista la certificazione dop della nocciola romana, garanzia di standard elevati;

   le istituzioni a tutti i livelli dovrebbero essere in prima linea nella tutela delle eccellenze nazionali e la nocciola vi rientra a pieno titolo, come, peraltro, dimostrano i numerosi accordi, stretti sul territorio, con le maggiori aziende del comparto, che hanno interesse a trasformare i prodotti migliori;

   la nocciolicoltura costituisce inoltre, per il viterbese, uno dei più importanti settori economici con migliaia di lavoratori impiegati, a vario titolo, nella filiera;

   tali dati, che destano attenzione e, nello stesso tempo, provocano grande preoccupazione, rimarcano la necessità, se mai ce ne fosse stato bisogno, di una inversione di tendenza per difendere la produzione nazionale di nocciole e i lavoratori italiani;

   è urgente un intervento rapido e incisivo in tal senso, atto a scongiurare anche irreparabili rischi sia per la salute dei consumatori che per l'economia di un territorio, come quello della Tuscia, per il quale la corilicoltura rappresenta uno dei settori trainanti –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intendano adottare per evitare le gravi conseguenze descritte delle massicce importazioni di nocciole turche, prive dei necessari controlli di qualità e salubrità cui sono sottoposte quelle italiane, anche a tutela dei lavoratori impiegati nel settore.
(4-01791)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

denominazione di origine

frutticoltura