ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 30/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01775
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 5 dicembre 2018, seduta n. 94

   FRATOIANNI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   da notizie di stampa, si apprende che lo schema di decreto interministeriale sull'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, cosiddetto «Fer1», che dovrà essere emanato dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, escluderebbe la geotermia dalle fonti rinnovabili, determinando con ciò l'esclusione dagli incentivi per le rinnovabili della produzione di energia da fonti geotermiche;

   il settore della geotermia vede una presenza molto numerosa di lavoratori e di impianti in Toscana, nel comprensorio dell'Alta valle di Cecina, in particolare lo stabilimento di Larderello, ma anche dei comuni dell'Amiata, del Grossetano e del Senese, in cui è presente il fluido che dà origine alla geotermia;

   sono diciassette i comuni in Toscana che dipendono, per molti aspetti, proprio dagli investimenti per lo sfruttamento del sottosuolo, portati avanti prevalentemente da Enel;

   aver escluso la geotermia tra le energie da fonti rinnovabili a cui assegnare incentivi, metterebbe a rischio gli investimenti di Enel Green Power in Toscana. Si parla di una cifra di 600 milioni di euro, entro i prossimi cinque anni per altrettante nuove centrali geotermiche che il colosso dell'energia stava pianificando, nel quadro del protocollo d'intesa che avrebbe dovuto firmare proprio con la regione;

   per interi territori, che da secoli convivono e vivono con questa risorsa, significherebbe devastazione sociale ed economica: si parla di un comparto che occupa circa tremila persone – tra diretti e indotto – e muove investimenti per 150 milioni di euro all'anno;

   nel rispetto dei diversi punti di vista sulla «bontà» di questa fonte rinnovabile, in particolare a seguito della sbagliata liberalizzazione del mercato sancita dal governo Monti e in funzione delle trivellazioni che si farebbero in altri territori della provincia, ad esempio in Alta Valdera e del loro impatto sul territorio, si tratta comunque di un comparto che se sviluppato bene potrebbe diventare sempre più eco-sostenibile. Ciò può avvenire solo a patto che rimangano i contributi pubblici perché gli investimenti di cui necessita il settore sono così cospicui che non sarebbero altrimenti sostenibili se non con gli incentivi pubblici e ci si limiterebbe, al massimo, alla gestione dell'ordinario avendo come unico orizzonte la chiusura degli impianti;

   in Italia, la geotermia fornisce circa il 3 per cento del fabbisogno energetico, che in Toscana sale a quasi il 30 per cento;

   la fine di tali contributi determinerebbe quindi l'incremento del malessere sociale mentre, a parere dell'interrogante, la geotermia, rinnovabile, eco-sostenibile e sicura sarebbe meno impattante per l'ambiente e tutelerebbe l'occupazione e la vocazione di un intero territorio che negli anni si è specializzato nel settore;

   il Governo non può non ascoltare la voce delle istituzioni locali, delle aziende, dei sindacati, delle comunità che chiedono che sia reinserita subito la geotermia nel decreto sugli incentivi alle rinnovabili –:

   se il Governo intenda assumere iniziative per modificare lo schema del decreto interministeriale sugli incentivi alle fonti rinnovabili cosiddetto Fer1, nell'ottica sia degli obiettivi 2030 di diffusione delle tecnologie rinnovabili, di contrasto ai cambiamenti ambientali e di diffusione dell'economia circolare, sia della tenuta occupazionale e degli investimenti nel settore della geotermia, reintroducendo la geotermia tra le energie da fonti rinnovabili a cui assegnare incentivi.
(4-01775)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

energia dolce

energia geotermica