ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01737

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 92 del 28/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01737
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   BIGNAMI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo n. 152 del 2006 e, in precedenza, il decreto legislativo n. 22 del 1997 hanno previsto che i produttori e utilizzatori di imballaggi debbano iscriversi al Consorzio nazionale degli imballaggi. Il Conai ha la finalità di perseguire gli obbiettivi di recupero e riciclo di materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea;

   esso indirizza a tal fine l'attività di 6 consorzi di filiera rappresentativi dei materiali utilizzati quali materie prime per la produzione di imballaggi;

   il 25 giugno 2018 il Conai ha diramato la deliberazione avente per oggetto: «applicazione del Contributo ambientale Conai. Novità riguardante i commercianti di imballaggi vuoti dal primo gennaio 2019. Delibera CdA Conai del 20 giugno 2018» a seguito di alcune modifiche di statuto e regolamento consortili;

   con la delibera approvata dal consiglio di amministrazione di Conai in data 20 giugno 2018, ai soli fini dell'applicazione del contributo ambientale Conai (Cac), il commerciante di imballaggi vuoti è stato equiparato all'ultimo produttore di imballaggi, spostando, quindi, il prelievo del Cac al momento del trasferimento dell'imballaggio al primo effettivo «utilizzatore»;

   il divieto di tasse di effetto equivalente a dazi doganali è indicato negli articoli 28, paragrafo 1, e 30 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. La Corte di giustizia dell'Unione europea considera tassa di effetto equivalente ogni diritto imposto, indipendentemente dalla sua denominazione e dalla sua natura o forma che, «colpendo specialmente una merce importata da uno Stato membro ad esclusione del corrispondente prodotto nazionale, produca il risultato di alterarne il prezzo e di incidere così sulla libera circolazione delle merci alla stessa stregua di un dazio doganale» (Corte di giustizia dell'Unione europea 2/62 e 3/62 del 14 dicembre 1962 e causa 232/78 del 25 settembre 1979);

   l'attuale normativa prevede che per ogni imballo e prodotto, al momento della prima cessione (che avviene tra produttore e primo utilizzatore), il produttore deve applicare in fattura la tassa di smaltimento denominata contributo Conai;

   tale imposta viene pagata, pertanto, la prima e unica volta ed è atta a coprire i costi relativi allo smaltimento di un imballaggio o di un determinato oggetto;

   dal 1° gennaio del 2019, in seguito ai correttivi che il Conai ha apportato all'attuale normativa, pare che la tassa di smaltimento dovrà essere pagata ogni qual volta si procede alla vendita, per esempio, anche di un pallet a una azienda che lo ha ordinato al fine spedire della merce e tutto ciò anche se non è stato smaltito;

   a seguito delle modifiche che entreranno in vigore dal 1° gennaio del 2019, la tassa di smaltimento parrebbe tramutarsi in un'imposta sul trasferimento;

   attualmente, il valore della tassa di smaltimento si aggira sui 0,16 euro per ogni singolo pallet: calcolando che il prezzo del pallet è di circa 6 euro e che un pallet viene passato di mano mediamente 52 volte all'anno, significa che Conai giungerebbe a incassare 8 euro ogni pallet/anno. Va rilevato che un pallet non viene quasi mai smaltito immediatamente, perché in caso di danneggiamento, può essere riparato. Il suo ciclo di vita si aggira sui 20 anni, per ogni pallet prodotto si arriverebbe a incassare circa 160 euro a ciclo di vita;

   il valore della tassa potrebbe dunque risultare superiore al valore del bene, a giudizio dell'interrogante, configurando profili di incostituzionalità;

   in Italia si muovono mediamente 55 milioni di pallet ogni giorno, numero che, moltiplicato per 160 euro, darebbe circa 9 miliardi di euro;

   l'industria sarebbe inevitabilmente costretta a riversare tali costi sul prodotto finito con inevitabili aumenti progressivi di tutti i beni e generi alimentari acquistati dai consumatori italiani –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per superare le criticità di cui in premessa.
(4-01737)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera circolazione delle merci

imballaggio

trasporto merci