ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01730

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: LORENZONI GABRIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01730
presentato da
LORENZONI Gabriele
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   GABRIELE LORENZONI e ILARIA FONTANA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con deliberazione n. 393 del 23 luglio 2018 la regione Lazio ha deciso di rendere unico il numero per le prenotazioni di visite ed esami sostituendo i predetti due numeri verdi Cup Sanità con il solo Recup 803333, ormai noto ai cittadini, limitando la gratuità di tale numero solo per le chiamate da rete fissa, giustificando tale scelta con la «progressiva e generalizzata diffusione di piani tariffari su rete mobile che includono chiamate illimitate verso numeri fissi»;

   il quotidiano «Il Tempo» nei giorni scorsi ha pubblicato un articolo a firma di Antonio Sbraga, riportando il tentativo fatto tramite un cellulare ricaricabile senza «minuti compresi» così da verificare all'istante il costo della chiamata effettuata. Non solo la linea si è interrotta dopo oltre un minuto di attesa, la prima volta, e due minuti e 45 secondi la seconda volta, ma a seguito di un ennesimo tentativo, è stato possibile procedere con la prenotazione dopo ben 10 minuti e 2 secondi, costo totale delle tre telefonate è di 1 euro e 45 centesimi;

   nel mese di agosto 2018, la regione Lazio aveva tranquillizzato i cittadini dichiarando che non ci sarebbe nessun reale aggravio per tutti gli utenti interessati alla prenotazione di esami e visite specialistiche presso le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate tramite il Recup;

   la stessa nota inoltre evidenziava come l'utilizzo del Recup non avrebbe portato alcun disagio o sospensione del servizio, sostenendo che la stessa tipologia di servizio fosse adottata da altre regioni italiane;

   la metà delle restanti regioni italiane, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia e Sardegna, ad oggi, conservano ancora il numero verde, mentre le restanti, rivolgono agli utenti l'avvertenza secondo cui la telefonata è a pagamento al costo previsto dal proprio piano tariffario;

   il servizio del Recup, infine, è stato pubblicizzato anche sulle ricette dei medici, senza che gli stessi fossero informati del reale funzionamento;

   pagare l'attesa telefonica per riuscire a farsi inserire nelle lunghissime liste d'attesa per visite ed esami, comporta una peggior considerazione dei cittadini nei confronti del servizio sanitario nazionale, determinando, in alcuni casi, anche atteggiamenti violenti degli stessi utenti verso il personale medico –:

   se sia a conoscenza di quanto esposto;

   se non intenda adottare iniziative, anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, per garantire soluzioni rispettose verso l'utenza e verso gli stessi medici;

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per garantire agli utenti un migliore e trasparente funzionamento del servizio.
(4-01730)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

spese sanitarie

prenotazione