ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01726

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01726
presentato da
DADONE Fabiana
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   DADONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nel corso degli ultimi anni la mobilità elettrica si sta sviluppando in maniera esponenziale e sta attraendo investimenti sempre più rilevanti;

   secondo un'analisi riportata da un noto quotidiano economico nei prossimi 8 anni gli investimenti annunciati dai costruttori di macchine per sviluppare modelli a propulsione elettrica, pura (Bev) e ibrida plug-in (Phev), saranno di 255 miliardi di dollari ovvero 10 volte quelli degli ultimi 8 anni. In particolare, si evidenzia come l'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi investirà circa 66 miliardi di euro, seguita dai gruppi Volkswagen (49) e Hyundai-Kia (25). Ford, Daimler, GM e FCA prevedono invece di investire tra 8 e 12 miliardi, davanti a Toyota e Jaguar-Land Rover sui 6/7 ciascuno;

   nel corso del 2018 vi è stato un considerevole aumento delle vendite di veicoli elettrici (Bev) visto che alcune case automobilistiche hanno avviato la produzione di nuovi modelli a un prezzo sensibilmente inferiore rispetto a quelli precedenti. Con l'aumento delle vendite, alla luce anche dell'economia di scala e della maggiore efficienza della produzione, tali prezzi saranno destinati ad abbassarsi ulteriormente. Si è quindi in presenza di una vera e propria rivoluzione tecnologica nella quale l'Italia appare purtroppo in ritardo rispetto a Stati come la Norvegia e la Germania; anche nel primo semestre del 2018 sono state immatricolate 4.129 auto elettriche con un aumento dell'89 per cento rispetto al 2017;

   si sottolinea, inoltre, come una recentissima ricerca dell’European Environment Agency (Eea), smentendo quanto affermato in precedenza da alcuni scettici, abbia affermato che l'intero ciclo vita delle auto elettriche (dalla produzione allo smaltimento) inquini dal 17 per cento al 30 per cento rispetto alle auto diesel e a benzina. La stessa Eea ritiene che «Poiché l'intensità di CO2 del mix energetico UE è destinata a scendere, le emissioni di una tipica auto elettrica nel suo intero ciclo di vita potrebbero scendere fino al 73 per cento entro il 2050»;

   molti Stati europei stanno proponendo incentivi molto vantaggiosi per chi decide di acquistare un'auto elettrica; ad esempio, in Germania vi è un incentivo diretto all'acquisto (4000 euro per un BEV, 3000 euro per un PHEV) oltre all'esenzione dal pagamento della tassa di circolazione per 10 anni; la Francia incentiva direttamente l'acquisto di un veicolo elettrico fino a un massimo di 6000 euro. Un incentivo ulteriore di 4000 euro per un BEV e 2500 per cento per un PHEV è dato se in sostituzione di un veicolo con più di 11 anni. Ulteriori riduzioni riguardano, poi, la tassa di immatricolazione;

   altra problematica di cui soffre l'Italia è la carenza di colonnine di ricarica che sono inferiori di circa l'80 per cento rispetto alla media europea. La mancanza di tali colonnine rappresenta quindi un serio disincentivo all'acquisto delle stesse auto elettriche;

   la casa automobilistica Tesla, dopo aver costruito una Gigafactory (impianto di produzione di batterie delle auto elettriche totalmente alimentato con energie rinnovabili e in particolare energia solare) negli Stati Uniti sta pensando di realizzarne una anche in Europa. Si tratterebbe di un investimento da parecchi miliardi di euro che produrrà ricchezza e occupazione nel territorio in cui verrà installata. Il sud Italia, ad esempio, sarebbe ideale per tale tipo di investimento alla luce anche del fatto che il clima è certamente migliore rispetto a quello degli Stati del Nord Europa con possibilità quindi di utilizzare, a parità di costo di costruzione, maggior energia solare per alimentare la stessa Gigafactory –:

   quali iniziative intenda intraprendere, preso atto della situazione oggettiva descritta in premessa ed ereditata dai passati Governi, per sviluppare la mobilità elettrica in modo che l'Italia raggiunga il livello degli altri Stati europei.
(4-01726)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

veicolo elettrico

costo di costruzione

industria elettrotecnica