ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 89 del 22/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: DEL MONACO ANTONIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
ANGIOLA NUNZIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
GALANTINO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2018
RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 22/11/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
TRENTA ELISABETTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/11/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01685
presentato da
DEL MONACO Antonio
testo presentato
Giovedì 22 novembre 2018
modificato
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   DEL MONACO, ALAIMO, ANGIOLA, DEL SESTO, FRUSONE, GALANTINO, IORIO, NAPPI, PARENTELA, ROBERTO ROSSINI, CHIAZZESE, ERMELLINO, RIZZO, IOVINO, CORDA, ARESTA, TRAVERSI, GRIMALDI, GIOVANNI RUSSO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il modello di gestione stipendiale – spettante ai militari delle 3 forze armate – di competenza di Ministero della difesa e Ministero dell'economia e delle finanze risulta all'interrogante non essere idoneo in termini di efficienza ed efficacia, in quanto le tempistiche di elaborazione delle variazioni stipendiali (due mesi dall'inserimento delle variazioni) sono decisamente troppo dilatate nel tempo;

   ci sono problematiche di comunicazione e interfaccia fra sistema stipendiale interforze e piattaforma stipendiale NoiPA, che comportano il disallineamento fra gli importi dovuti e quelli realmente corrisposti al personale;

   una generale rigidità della procedura NoiPA si ripercuote su tutto il personale interessato;

   esiste incertezza sui tempi e sui modi con cui sanare le menzionate anomalie;

   c'è carenza comunicativa, a quanto consta all'interrogante, con l'utenza da parte del servizio di assistenza NoiPA che, asserendo di fornire esclusivamente una procedura informatizzata utile ai fini del calcolo dei cedolini, demanda agli uffici di servizio di Forza armata anche la trattazione e la risoluzione di problematiche e anomalie originatesi nella procedura medesima;

   il Centro unico stipendiale interforze – che attualmente svolge il ruolo di «governance» – di fatto non ha alle dipendenze dirette (solo funzionali) né la banca dati unica stipendiale (a lead AM), né i centri stipendiali di Forza armata, con la conseguenza che la linea d'azione delineata dal citato organo di vertice non trova immediata ed omogenea azione amministrativa nei confronti dei militari delle forze armate;

   l'attuale architettura Ministero della difesa/Ministero dell'economia e delle finanze non definisce in modo chiaro e inequivocabile i livelli di responsabilità fra i vari attori che intervengono nell'elaborazione e nel pagamento del cedolino stipendiale NoiPa;

   relativamente all'emanazione delle disposizioni amministrative in materia di trattamento economico di attività, spesso vi è una sovrapposizione di funzioni e competenze fra Smd-Cusi e direzione generale per il personale militare –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti, se gli stessi corrispondano al vero e, in caso affermativo, se intenda assumere le iniziative di competenza per:

    a) adottare un altro sistema di elaborazione stipendiale che preveda l'elaborazione del cedolino in ambito difesa e il pagamento delle competenze con NoiPa (cosiddetto «modello carabinieri») nelle more che vengano risolte le criticità di comunicazione di flussi informatici Ministero della difesa/Ministero dell'economia e delle finanze;

    b) creare un sistema di gestione stipendiale del personale delle forze armate in chiave unitaria e interforze attraverso un unico centro amministrativo che garantisca e operi secondo omogeneità di trattamento verso tutti gli amministrati, nella piena applicazione delle norme, con tempi e modi ben definiti, assicurando altresì l'ottimizzazione delle risorse umane ed economiche del dicastero della difesa;

    c) connotare in chiave interforze la banca dati unica stipendiale (che attualmente gestisce la procedura stipendiale interforze), superando l'attuale impiego come organismo di F.A. Aeronautica;

    d) avviare un tavolo tecnico interministeriale tra il Ministero della difesa e il Ministero dell'economia e delle finanze per definire tutte le problematiche tecnico/amministrative/informatiche e, in modo univoco, i livelli di responsabilità dei diversi «attori» (il contabile di periferia, il Centro unico stipendiale interforze, la Banca dati unica stipendiale, il NoiPa) che, a vario titolo, agiscono sul cedolino degli amministrati;

    e) chiarire in modo inequivocabile il ruolo di «governance (Cusi)» e di «indirizzo amministrativo (Persomil)», con la creazione di un unico organismo interforze che assuma l'onere di essere unico polo di riferimento in materia di disciplina stipendiale;

    f) riesaminare l'attuale protocollo d'intesa, tra il Ministero della difesa e il Ministero dell'economia e delle finanze, prevedendo che per ogni anomalia generata dal Ministero dell'economia e delle finanze, l'eventuale cedolino straordinario che corregga l'errore procurato non sia posto a carico della Difesa.
(4-01685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01685
presentata da
DEL MONACO Antonio

  Risposta. — Il sistema NoiPA gestisce attualmente numerose amministrazioni per oltre 2 milioni di dipendenti, garantendo risparmi e un controllo della spesa attraverso l'accentramento completo del sistema di pagamento.
  Ciò rappresenta, rispetto al passato, un'importante innovazione non solo in termini di efficienza ed efficacia della spesa pubblica, ma anche in termini di monitoraggio di una delle principali voci di spesa del bilancio pubblico.
  Tale sistema, sulla base di quanto previsto dall'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 e, successivamente, dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, gestisce dal 2015 il trattamento economico del personale della Polizia di Stato (circa 100.000 amministrati) e, dal 1° gennaio 2016, anche quello delle tre Forze armate (esercito, marina e aeronautica, circa 185.000 amministrati) e della Guardia di finanza (circa 60.000 amministrati).
  L'Arma dei carabinieri è, invece, dotata di un sistema proprio che, confrontato con il NoiPa, è decisamente più efficiente.
  Poiché il sistema in questione opera al servizio di una moltitudine di utenti (dicasteri, enti, asl), è del tutto evidente che lo stesso risulti meno flessibile rispetto alle esigenze dell'amministrazione militare, il cui trattamento economico è caratterizzato da un'architettura particolarmente complessa.
  È innegabile, pertanto, che nel processo di erogazione delle competenze mensili ci siano state alcune criticità, quali quelle richiamate dall'interrogante; peraltro, sebbene la difesa abbia posto in essere alcuni affinamenti che hanno consentito una maggiore rispondenza alle esigenze del personale militare, il sistema stipendiale continua a creare disagi al personale della difesa.
  Tanto premesso, passo ora ad esaminare i singoli quesiti posti.
  Con riferimento al primo di essi, relativo all'adozione di un sistema di elaborazione stipendiale sul cosiddetto «modello carabinieri», si rende noto che nel tempo si è ripetutamente tentato di estendere tale modello anche al personale militare delle altre Forze armate.
  Il Ministero dell'economia e delle finanze ha però costantemente rappresentato l'impossibilità di estendere il predetto modello, ribadendo, come lo stesso sia da considerarsi temporaneo, anche per la stessa Arma dei carabinieri.
  In considerazione di ciò, sono stati avviati — dagli organi tecnico-amministrativi della difesa, in stretto coordinamento con NoiPA — approfondimenti finalizzati alla definizione di soluzioni strutturali che conseguano il definitivo e completo superamento delle criticità rilevate. In tale quadro si segnala, tra le varie misure individuate, l'implementazione anticipata per le Forze armate della piattaforma denominata
Cloudify, la quale, sviluppata in stretta coordinazione con i tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze, garantirà la piena aderenza alle esigenze del personale, attraverso un collegamento diretto tra la periferia dell'organizzazione militare e il NoiPA, consentendo così il superamento delle criticità fino ad oggi emerse. Inoltre, è già in avanzata fase di progettazione la realizzazione di un portale condiviso Difesa-NoiPA dedicato alla gestione completamente informatizzata delle indennità operative, con regole di accesso e gestione attagliate alle specifiche esigenze della Difesa.
  Con riferimento, poi, alla creazione di «un sistema di gestione stipendiale del personale delle Forze armate in chiave unitaria e interforze attraverso un unico centro amministrativo...», si partecipa che il Centro unico stipendiale interforze (Cusi) è elemento di
governance in materia di trattamento economico.
  La completa acquisizione della banca dati unica stipendiale (Bdus) alle dirette dipendenze del Cusi, come l'acquisizione di elementi di organizzazione dell'area operativa e/o amministrativa, è subordinata anche alla disponibilità di una idonea sede, attualmente in fase di allestimento presso il comprensorio militare di via Marsala in Roma, che sarà presumibilmente completata entro il secondo semestre del 2020; ad oggi, sono state già avviate le attività propedeutiche all'ammodernamento delle infrastrutture del comprensorio.
  In ogni caso le procedure informatiche della Bdus, già armonizzate fra le tre Forze armate prima del passaggio a NoiPA, garantiscono la massima omogeneità nei trattamenti, mentre possono differire solo nelle modalità di perfezionamento delle attività amministrative, stanti le diverse organizzazioni interne alle Forze armate.
  Con riferimento, invece, alla possibilità di «avviare un tavolo tecnico interministeriale tra il Ministero della difesa e il Ministero dell'economia e delle finanze per definire tutte le problematiche tecnico/amministrative/informatiche...», si specifica che un tavolo tecnico interministeriale che previene, definisce, monitora e risolve le problematiche esistenti, è operativo dall'anno 2015. Tale tavolo è presso il Mef — Direzione centrale dei sistemi informativi e dell'innovazione e, per la difesa, è prevista la partecipazione di personale dello Stato Maggiore della difesa.
  Le problematiche affrontate sono state numerosissime, molte delle quali ormai superate, altre ancora esistenti in quanto dipendenti da fattori strutturali legati alla piattaforma stipendiale di NoiPa, sui quali è possibile intervenire solo con tempi medio-lunghi.
  Avuto riguardo, poi, al «ruolo di
governance (CUSI) e di indirizzo amministrativo (PERSOMIL)», si sottolinea che non vi è alcuna sovrapposizione tra le funzioni/competenze dei due organi, dal momento che le disposizioni emanate dalla Direzione generale del personale militare riguardano gli aspetti giuridici ed applicativi delle norme relative al trattamento economico, mentre le disposizioni del Cusi concernono le modalità tecniche da utilizzare per l'erogazione delle competenze.
  Tuttavia, come auspicato dall'interrogante, potrà essere valutato anche l'eventuale accorpamento di tali organi in un unico polo di riferimento in materia stipendiale.
  Con riferimento, infine, alla possibilità di rivedere il protocollo d'intesa Difesa-Mef per sanare i problemi di natura tecnica, si rende noto che le azioni necessarie a sanare le anomalie, da qualsiasi causa determinate, sono oggetto di costante coordinamento tra Cusi e NoiPA, proprio al fine di definire con maggiore efficacia e speditezza le modalità maggiormente idonee allo scopo.

La Ministra della difesa: Elisabetta Trenta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sistema di elaborazione

personale militare

esercito