ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01684

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 89 del 22/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 22/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/11/2018
Stato iter:
22/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2019
GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/03/2019

CONCLUSO IL 22/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01684
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Giovedì 22 novembre 2018, seduta n. 89

   ALESSANDRO PAGANO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   Gela (Caltanissetta), città ad alto tasso di criminalità, è da anni oggetto di attentati incendiari dolosi, aventi in alcuni casi matrice mafiosa e in altri origine non legata alla malavita;

   particolarmente frequenti sono gli attentanti incendiari delle auto, con alcune stime che parlano di 200 casi all'anno di autovetture bruciate a dimostrazione di una cultura diffusa della «ritorsione»;

   oltre al danno materiale, la combustione delle autovetture è pericolosa, perché mette a rischio gli stabili adiacenti, che spesso i vigili del fuoco devono evacuare, perché ingenerano intossicazione da monossido di carbonio; talvolta vi sono stati rischi alla vita di persone che insistevano nei pressi delle auto bruciate;

   gli episodi di intimidazione toccano in misura considerevole le attività commerciali, benché le modalità non consistano più nel tradizionale fenomeno estorsivo, contraddistinto da tangenti, bensì nell'imposizione rivolta ai commercianti di assumere e acquistare merci e servizi da fornitori legati alle organizzazioni criminali;

   nelle circostanze richiamate, dimostrare la sussistenza di reati diventa molto difficile, soprattutto quando l'esercente non collabora con gli inquirenti;

   in molti casi i reati sono commessi da minorenni, difficilmente perseguibili e tutt'al più affidati, in situazioni del genere, a comunità di recupero o case-famiglia;

   nelle ultime settimane si è registrata una preoccupante escalation, con la distruzione di tre attività commerciali;

   tra il 18 e il 19 ottobre 2018 due incendi, verosimilmente di origine dolosa, hanno distrutto il Bar «Belvedere» e il «B Cool Beach», mentre un terzo incendio ha colpito il Bar «Lory», che non è andato distrutto grazie all'intervento di un metronotte, che ha lanciato l'allarme, permettendo ai vigili del fuoco di spegnere le fiamme prima che si propagassero per il locale e coinvolgessero l'edificio;

   reprimere tali condotte è difficile, perché i fatti incriminati non scoraggiano i criminali essendo ricondotti al delitto di incendio (articolo 423 del codice penale) o di danneggiamento seguito da incendio (articolo 424), fattispecie circoscritte e non sempre sovrapponibili a eventi nei quali è evidente la portata intimidatoria;

   tali eventi, oltre ad incidere sulla sicurezza delle persone, vanno a detrimento del sistema economico locale, in quanto le attività commerciali colpite subiscono danni che impediscono una ripresa delle medesime in tempi rapidi e recano pesanti conseguenze nei confronti dei titolari, dei lavoratori e della collettività;

   al fine di sensibilizzare la collettività il 27 ottobre 2018 è stata organizzata una manifestazione davanti al «B-Cool Beach», uno dei locali distrutti, che ha visto una partecipazione enorme a dimostrazione della preoccupazione che insiste nella popolazione;

   nelle prossime settimane la situazione del personale delle forze dell'ordine subirà un peggioramento, in quanto 20 agenti di polizia, precedentemente assegnati al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Pian del Lago ma che a seguito di un incendio doloso del dicembre 2017 causato da violente proteste di clandestini furono assegnati a servizi territoriali, ritorneranno alla originaria funzione con conseguente sottrazione di forze dell'ordine al territorio medesimo –:

   se il Governo stia valutando iniziative normative per l'inasprimento delle pene, con funzione deterrente verso i fatti richiamati, o per l'introduzione nel codice penale di fattispecie più specifiche e maggiormente idonee a reprimere i medesimi;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire legalità, ordine pubblico e sicurezza in tutto il territorio della provincia di Caltanissetta, e in particolare nella città di Gela, e se ritenga che l'attuale organico delle forze di polizia operanti nella provincia, e in particolare nella zona di Gela, sia sufficiente o se, per contro, vada implementato, considerata l'estensione demografica e geografica della città;

   se il Governo stia valutando un piano d'azione per destinare fondi in favore delle vittime di attentati che denunciano i loro estorsori, in modo da consentire loro di riprendere in tempi brevi l'attività di impresa.
(4-01684)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 147
4-01684
presentata da
PAGANO Alessandro

  Risposta. — La questione degli atti criminosi menzionati nell'atto di sindacato ispettivo in esame è attualmente al vaglio dell'autorità giudiziaria per verificarne la matrice e gli autori.
  L'attenzione del Governo sul tema, attraverso la locale prefettura, è massima. Tali episodi sono stati oggetto di specifiche riunioni tecniche di coordinamento con le forze dell'ordine nelle giornate del 9, 21 e 26 novembre e del 12 dicembre 2018, nel corso delle quali sono state affrontate anche le più generali questioni della sicurezza pubblica nella città.
  Nello specifico, per fronteggiare la recrudescenza degli episodi incendiari, sono stati tempestivamente intensificati i servizi di controllo del territorio, provvedendo ad aumentare i servizi preventivi, soprattutto nelle ore notturne.
  In tale ambito, nel mese di novembre 2018, sono state inviate 2 squadre della compagnia di intervento operativo del dodicesimo Reggimento Carabinieri Sicilia a supporto del reparto territoriale Carabinieri di Gela, e dal mese di dicembre gli interventi a supporto sono programmati con cadenza settimanale.
  Si è anche contestualmente disposto il rafforzamento dei servizi di controllo, specialmente nelle aree rurali, con l'impiego di una squadra dedicata dello squadrone eliportato «Cacciatori Sicilia» dell'Arma dei Carabinieri.
  Più di recente, il 10 gennaio 2019, sempre con riunione tecnica di coordinamento, convocata a seguito dell'incendio ai danni dell'esercizio commerciale «Controsenso», è stata disposta un'ulteriore intensificazione dei servizi di controllo del territorio.
  Si aggiunge inoltre che, nei confronti di soggetti sottoposti a detenzione domiciliare e sorveglianza speciale, sono stati eseguiti 85 controlli, oltre a 20 perquisizioni domiciliari e locali volte al rinvenimento di armi e droga.
  Quanto alla richiesta dell'interrogante circa i tempi di rafforzamento dei presidi delle forze dell'ordine, si rende noto che già a decorrere dal 12 febbraio 2019 è stata disposta l'assegnazione alla Questura di Caltanissetta di complessive 11 unità di personale della polizia di Stato, 5 delle quali a potenziare l'organico del Commissariato di Gela e 6 quello di Niscemi.
  In particolare, per quanto attiene alla consistenza degli organici delle forze di Polizia presenti sul territorio comunale, si segnala che attualmente la polizia dispone di 140 unità, mentre l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di finanza contano rispettivamente 86 e 73 militari. Le esigenze di rafforzamento degli organici delle forze di polizia per fronteggiare in maniera adeguata la complessità e la delicatezza di quel contesto territoriale, saranno in ogni caso valutate sia in occasione dell'adozione del piano di riorganizzazione delle questure e dei commissariati in ambito nazionale, il cui varo è stato previsto ad inizio del 2019, sia nel quadro del potenziamento delle Forze dell'ordine già previsto nella legge di bilancio.
  La situazione al nostro esame ha formato ulteriore oggetto di attenzione in occasione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi lo scorso 24 gennaio, allargato alla partecipazione del Procuratore distrettuale antimafia di Caltanissetta, del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Gela e del Commissario straordinario del comune.
  In tale sede, è stata confermata la necessità prioritaria di assicurare a quel territorio l'installazione di un sistema di videosorveglianza, preso atto che la richiesta di finanziamento presentata dal comune ai sensi della legge n. 48 del 2017, «Norme in materia di sicurezza delle città», non si è collocata in posizione utile nella relativa graduatoria, formalizzata con decreto del Ministro dell'interno il 12 novembre 2018.
  Il prefetto di Caltanissetta ha, comunque, deciso di promuovere un'iniziativa finalizzata al coinvolgimento delle associazioni di categoria per la realizzazione di idonei sistemi di videosorveglianza privata, ai sensi dell'articolo 7, comma 1-
bis della citata legge n. 48 del 2017. Pertanto, nell'ultima riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica è stato invitato anche il Commissario straordinario della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Caltanissetta che, sul punto, ha manifestato la più ampia disponibilità.
  Con specifico riferimento alla videosorveglianza della vasta area industriale di Gela, si informa che la prefettura di Caltanissetta ha messo in campo una specifica azione di sostegno ai soggetti interessati tra cui, in particolare, l'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, allo scopo di sensibilizzare gli attori coinvolti sulle preziose opportunità previste dal PON Legalità e al fine di fornire impulso alla presentazione di idonee progettualità, a valere sui fondi del PON Legalità 2014/2020.
  Per quanto riguarda, in particolare, i fatti criminali riconducibili a matrice estorsiva, si evidenzia che nella recente legge n. 132 del 2018, di conversione del cosiddetto «decreto sicurezza e immigrazione» sono confluite modifiche alle vigenti normative volte a velocizzare e rendere più efficaci le misure in favore delle vittime di estorsione e usura.
  In particolare, l'esigenza di apportare modifiche alla legge 23 febbraio 1999, n. 44, è nata dalla necessità di pervenire al raggiungimento di una serie di obiettivi quali:

   l'ampliamento dei termini di presentazione delle istanze di accesso al sostegno per le vittime di estorsione ed usura, passati da 120 giorni a 24 mesi;

   la possibilità di concessione dell'intero ammontare dell'elargizione dopo il decreto di rinvio a giudizio e quindi prima della sentenza relativa al procedimento penale posto a base dell'istanza;

   l'ampliamento della durata del periodo di sospensione dei termini ex articolo 20 legge n. 44 del 1999 e indicazione del periodo di decorrenza dal provvedimento in proroga.

  Il raggiungimento degli obiettivi elencati va considerato come un inevitabile percorso di ammodernamento di una normativa che ha sicuramente svolto, in prima applicazione, una efficace azione di sostegno nei confronti delle vittime dell'estorsione e dell'usura, prevedendo il ristoro patrimoniale dei danni subiti, ai fini del loro reinserimento nel circuito economico-produttivo.
  L'opera di perfezionamento è, quindi, conseguente alla rilevata necessità di superare questioni interpretative e criticità emerse in sede di attuazione delle disposizioni in materia.
  Sul piano amministrativo, infine, gli interventi di consolidamento della «Piattaforma SANA» hanno permesso di ridurre, nel corso del 2018, i tempi di lavorazione delle istanze prodotte dalle vittime, soprattutto grazie a un portale messo a loro disposizione e all'avvio di una gestione
on line da parte di prefetture, uffici giudiziari e Polizia.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Luigi Gaetti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

incendio

beni e servizi