ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01669

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 86 del 19/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: BELOTTI DANIELE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 19/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASINI GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01669
presentato da
BELOTTI Daniele
testo di
Lunedì 19 novembre 2018, seduta n. 86

   BELOTTI, BASINI, COLMELLERE, FOGLIANI, FURGIUELE, LATINI, PATELLI, RACCHELLA e SASSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   la candidatura di Roma come sede per i giochi olimpici del 2020 è stata bloccata dal Governo Monti nel febbraio 2012, quando il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore non ha ritenuto di firmare la necessaria lettera di impegno economico da parte del Governo, anche per non gravare sui contribuenti, mentre si approntavano misure restrittive in termini di tasse, di lavoro e di pensioni;

   in tema di eventi sportivi internazionali, era ancora forte il brutto ricordo dell'organizzazione nella capitale dei mondiali di nuoto 2009, dove a un ingente impegno finanziario non è corrisposta alcuna eredità di strutture sportive, né infrastrutture;

   la candidatura della città di Roma era apparsa da subito alquanto velleitaria, considerando la situazione finanziaria del comune;

   a seguito della nomina (articolo 78 del decreto-legge n. 112 del 2008) di un commissario straordinario del Governo per la ricognizione della situazione economico-finanziaria del comune di Roma e delle società da esso partecipate, nel 2010 era stato accertato un debito fuori bilancio pari a 22,4 miliardi di euro. Al 31 dicembre del 2012 il debito lordo del comune di Roma risultava di 16,8 miliardi di euro, di cui 4 miliardi e 432 milioni di oneri non finanziari e 12 miliardi e 370 milioni di debiti finanziari; con il decreto-legge n. 78 del 2010 (articolo 14) era stato definito un contributo a carico del bilancio dello Stato a decorrere dall'anno 2011 di 500 milioni di euro all'anno, fino al completo ripianamento del debito e dei relativi oneri finanziari; di questi, 300 milioni di euro risultavano essere a carico dell'erario, 200 milioni di euro a carico di Roma capitale, che, però, avrebbe dovuto recuperarli con l'aumento delle addizionali comunali Irpef e dell'addizionale sui diritti d'imbarco per i passeggeri degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino;

   si ricorda, altresì, che è stata aperta un'inchiesta per danno erariale da parte della Corte dei conti nei confronti del Comitato a sostegno della candidatura di Roma ai giochi olimpici 2024;

   anche al Coni, alla cui presidenza era stato appena riconfermato per il secondo quadriennio Giovanni Malagò, i conti sembravano non tornare; circolavano cifre folli: undici milioni di euro la crescita dei debiti dal 2015 al 2016, 18 milioni per sole forniture, metà da parte dei Comitati territoriali –:

   se il Governo non ritenga doveroso assumere iniziative, per quanto di competenza, per verificare come e per cosa siano stati spesi i fondi pubblici, nonché per acquisire elementi in ordine alla regolarità delle procedure di gara o di affidamento diretto;

   quale sia la puntuale e dettagliata rendicontazione del Comitato olimpico nazionale con riguardo alle spese sostenute.
(4-01669)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

debito

alleggerimento del debito

disavanzo di bilancio