ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01595

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 79 del 08/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRO' ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/11/2018
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01595
presentato da
SCHIRÒ Angela
testo di
Giovedì 8 novembre 2018, seduta n. 79

   SCHIRÒ. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la Germania, divenuta nella seconda metà del secolo scorso il Paese con il maggior insediamento di italiani (nel 2018 gli iscritti all'Anagrafe italiana residenti all'estero (Aire) sono 719.000), dopo l'Argentina, è diventata attualmente, con la crisi della Brexit, la meta preferenziale del flusso di nuova emigrazione (128.200) in uscita dal nostro Paese;

   gli espatri riguardano ormai anche interi nuclei familiari, come dimostra il numero dei minori (24.570, il 19 per cento del totale, di cui il 16,6 per cento ha meno di 14 anni e l'11,5 per cento meno di 10 anni);

   le difficoltà di inserimento scolastico dei figli di italiani, nel rigido e selettivo sistema tedesco, già evidenziate e attentamente studiate negli ultimi tre decenni dello scorso secolo, pur attenuandosi e differenziandosi con lo sviluppo dei processi di integrazione nella società di insediamento, si sono comunque protratte nel tempo e tendono a manifestarsi diffusamente con l'arrivo delle nuove famiglie immigrate;

   i condizionamenti formativi di cui si parla, secondo le analisi più accreditate, dipendono dalla condizione sociale delle famiglie, dai limiti del «capitale culturale» di cui sono dotate e dalla persistente pratica linguistica dialettale nelle famiglie, situazioni che rendono spesso severo l'inserimento nel sistema scolastico tedesco e costituiscono remore non secondarie rispetto agli sbarramenti e ai filtri previsti in tale ordinamento di studi;

   le statistiche relative alla presenza nei diversi tipi di scuola degli studenti stranieri provenienti da famiglie italiane segnalano, infatti, che essi, non a caso, con l'eccezione di quelli presenti a Berlino, hanno il tasso più alto di presenze nelle Förderschulen (scuole differenziali) e nelle Hauptschulen, cioè nel ramo residuo delle scuole dell'obbligo, che non danno la possibilità di accedere ai due rami superiori, con esiti restrittivi anche sulle prospettive di posizionamento nel mercato del lavoro;

   negli ultimi decenni, la situazione ha avuto un'evoluzione positiva, nel senso che è diminuita la presenza nelle scuole residuali di grado più basso ed aumentata quella nel Gymnasium, tuttavia i problemi di inserimento e progressione verso i titoli superiori e accademici sono ancora presenti e diffusi;

   nei programmi di promozione della formazione in italiano in Germania, adottati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale utilizzando i fondi derivanti dal capitolo 3153 del proprio bilancio, si è tradizionalmente fatto ricorso ai «corsi di sostegno», realizzati dagli enti gestori operanti a stretto contatto con le scuole tedesche, in misura tuttavia decrescente per ragioni di limitazione di ordine finanziario e per l'idea, rivelatasi poco realistica, che i flussi di emigrazione in Germania tendessero ad attenuarsi;

   l'impetuosa ripresa degli espatri verso la Germania, unita alle persistenti esigenze di molte famiglie già insediate da tempo, che continuano ad essere alle prese con le difficoltà di scolarizzazione dei figli, restituiscono invece piena attualità a tale forma di intervento, rendendolo urgente e necessario –:

   se non ritenga di ricostruire il quadro evolutivo della realizzazione dei corsi di sostegno di cui in premessa nella realtà tedesca, di cui l'interrogante avanza richiesta, e di indicare le linee di intervento, per l'oggi e per il prossimo futuro, partendo dal «Piano Paese» per la Germania, in un settore di così diretto interesse per i nostri connazionali di vecchia e nuova residenza in tale Paese;

   se non ritenga di dovere prevedere, nell'ambito del piano di ripartizione dei fondi, derivanti dal capitolo 3153 del bilancio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale un'adeguata riserva di risorse da destinare ai corsi di sostegno per i figli di italiani residenti in Germania, unico Paese nel quale tale esigenza si manifesta, o quantomeno tenere in adeguata considerazione le istanze degli enti promotori che ne facciano richiesta.
(4-01595)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato B della seduta n. 122
4-01595
presentata da
SCHIRÒ Angela

  Il Maeci svolge un'azione particolarmente rilevante a favore della diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo, supportando l'attivazione di corsi di italiano anche a favore dei nostri connazionali all'estero attraverso l'erogazione di contributi a valere sul capitolo di bilancio 3153.
  La Germania continua ad essere una priorità per la nostra promozione culturale nell'azione di diffusione dell'italiano, e, in particolare, per l'attività di sostegno alle nostre collettività, che a seguito dell'incremento dei flussi migratori registrato negli ultimi anni, assume carattere di rilevante attualità.
  Nel 2018 sono stati erogati contributi a favore di 15 enti gestori/promotori in Germania, per un importo totale di 3.110.788 euro, pari a circa il 22 per cento dell'intero stanziamento. Ad ulteriore riprova dell'impegno dell'Amministrazione, si evidenzia che tra i citati 15 Enti sono ricompresi 3 nuovi Enti non destinatari di contributo negli anni precedenti, tra i quali la Scuola materna «Pinocchio», la cui attività assume rilevanza, oltre che per la diffusione della lingua e della cultura italiana presso utenti stranieri, per il sostegno alle attività scolastiche degli alunni appartenenti alla nostra collettività.
  Con specifico riguardo ai corsi denominati un tempo «di sostegno» ed ora «preparatori» (nella dizione utilizzata dal decreto legislativo 64/2017, che li riporta all'articolo 10 comma 2 lettera a) tra le iniziative previste per l'apprendimento della lingua e cultura italiana, «per agevolare l'inserimento degli studenti italiani nei sistemi scolastici locali» realizzati in Germania, secondo i dati finali dell'anno scolastico 2017/2018 questi risultano in totale 550 (di cui 48 svolti a Dortmund, 8 a Francoforte, 37 a Hannover, 81 a Monaco, 337 a Stoccarda e 39 a Berlino). Considerato che nell'a.s. 2017/18 i corsi realizzati dagli enti gestori/promotori destinatari di contributi ministeriali operanti in Germania sono stati complessivamente 1.403, i corsi «preparatori» rappresentano una percentuale pari a circa il 39 per cento.
  Per quanto riguarda l'a.s. 2018/19, dai dati parziali finora acquisiti dalle sedi risulta che sono stati avviati 270 corsi preparatori a Stoccarda, 35 a Dortmund, 35 a Berlino e 37 ad Hannover. Tali dati, che dovranno essere confermati e completati a conclusione dell'anno scolastico, potranno variare in aumento, a seguito di nuove iscrizioni in corso d'anno.
  Per quanto riguarda gli alunni dei corsi preparatori, dai dati finali 2017/18 sono risultati pari a 652, articolati come segue:
  - Berlino: 88;
  - Dortmund: 87;
  - Francoforte 4;
  - Hannover 172;
  - Monaco 127;
  - Stoccarda 174.
  Rispetto al numero complessivo di alunni registrati nei corsi degli Enti gestori/promotori operanti in Germania per l'anno scolastico 2017/18, pari a 9.043, gli alunni dei corsi preparatori rappresentano una percentuale del 7,2 per cento.
  Si ritiene che il livello di risorse attualmente destinato ai corsi preparatori sia adeguato rispetto all'insieme delle iniziative formative in corso in Germania, e, mentre non appare necessario prevedere una riserva di quote specifiche a questo fine, si assicura che le future richieste degli enti gestori/promotori in questo settore saranno tenute nella massima considerazione.
  Va peraltro sottolineato che attraverso il sostegno ai corsi preparatori, l'Italia contribuisce anche a supplire alle carenze, in termini di inclusione, del sistema educativo tedesco, rispetto alle quali sono senz'altro auspicabili ulteriori misure da parte delle autorità scolastiche dei diversi laender tedeschi.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

promozione commerciale

ripartizione dell'aiuto

studente straniero