ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 78 del 07/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018
PAITA RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01575
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Mercoledì 7 novembre 2018, seduta n. 78

   GRIBAUDO, GARIGLIO e PAITA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il tunnel del Colle di Tenda in Piemonte, ultimato nel 1898 è uno dei più vecchi in esercizio; l'accordo di Parigi del 12 marzo 2007 ha previsto la realizzazione di un nuovo tunnel, i cui lavori sono stati aggiudicati nel 2012 da Grandi Lavori Fincosit e sono iniziati il 21 novembre 2013, con previsione di ultimazione entro febbraio 2020; il cantiere è uno dei più importanti del nord Italia, comportando un investimento di 176 milioni di euro (al 58 per cento pagati dall'Italia, al 42 per cento dalla Francia); tuttavia Anas il 23 gennaio 2018 ha comunicato l'avvio della procedura di risoluzione contrattuale, iniziando il 30 aprile le operazioni per la definizione dello stato di consistenza;

   nell'estate del 2017, i sindaci francesi della valle Roya hanno scelto di vietare il transito ai tir superiori alle 19 tonnellate, causando grave danno economico alle imprese e agli autotrasportatori italiani che operano nel dipartimento delle Alpi Marittime; per assurdo, i tir provenienti da altri Paesi europei, non essendo a conoscenza del divieto, continuano a utilizzare il tunnel di Tenda per raggiungere la valle Roya, provocando anche incidenti come l'incastro dei mezzi pesanti nella galleria e bloccando il traffico;

   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rispondendo in data 5 ottobre all'interrogazione n. 4-00247 del primo firmatario del presente atto, affermava che le operazioni per la definizione dello stato di consistenza sono terminate il 3 luglio 2018, ma che tale percorso non è tuttavia concluso;

   il Ministro affermava altresì che fossero in corso la verifica dei requisiti e della documentazione di imprese classificatesi al secondo posto nella graduatoria della gara originaria, per accertare la possibilità di affidargli l'incarico, con l'obiettivo di poter riavviare i lavori «per il prossimo autunno»;

   il crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto nell'agosto del 2018, limitando i collegamenti con la Francia ha impattato direttamente sui collegamenti alpini piemontesi, fra i quali il Colle di Tenda e la strada statale 21 della Maddalena, che si trovano oggi sottoposte ad un forte aggravio di traffico –:

   considerato che la risposta del Ministro interrogato all'interrogazione di cui in premessa era stata fornita nel momento in cui l'autunno 2018 era iniziato da due settimane, se il Ministro interrogato ritenga di far ripartire i lavori sopra citati nell'autunno del 2019 o se, viceversa, non ritenga indispensabile per i lavoratori, gli autotrasportatori e le imprese cuneesi e italiane attivarsi affinché i lavori per il raddoppio del tunnel di Tenda siano ripresi nel più breve tempo possibile;

   quali iniziative intenda adottare per garantire la ripresa dei lavori in tempi brevi e certi per la costruzione del tunnel Tenda bis, collegamento infrastrutturale indispensabile per i lavoratori e le imprese della provincia di Cuneo verso le valli Roya e Vermenagna, nonché per tutto il Nord ovest del Paese, anche al fine di tutelare lavoratori finora occupati all'interno del cantiere e per garantire la salvaguardia del traforo originale.
(4-01575)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

tunnel

economia aziendale