ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01559

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 77 del 06/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: BARTOLOZZI GIUSI
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/11/2018
GERMANA' ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/11/2018
MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/11/2018
SCOMA FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/11/2018
SIRACUSANO MATILDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01559
presentato da
BARTOLOZZI Giusi
testo di
Martedì 6 novembre 2018, seduta n. 77

   BARTOLOZZI, PRESTIGIACOMO, GERMANÀ, MINARDO, SCOMA e SIRACUSANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel corso del programma «Nemo», su Rai2, un ex appaltatore di Eni, Emanuele Pistritto, ora in pensione, ha rivelato dei clamorosi episodi di inquinamento del suolo e del sottosuolo con rifiuti industriali provenienti dal petrolchimico dell'Eni di Gela;

   Pistritto, proprietario e conduttore di pale meccaniche, per molti anni è stato titolare di appalti nel settore del movimento terra e di materie prime nello stabilimento;

   dalla testimonianza emerge che gli scarti della lavorazione della chimica e della raffineria sarebbero stati sotterrati in grandi vasche di oltre 500 metri quadrati e della profondità di 15 metri, a est del petrolchimico, e al di sotto del livello delle falde acquifere. Al suo interno sarebbe stato scaricato di tutto: dall'eternit macinato, ai rifiuti chimici tossici;

   dopo la testimonianza di Pistritto, la procura del Tribunale di Gela ha avviato un'indagine;

   peraltro il procuratore di Gela, Fernando Asaro, ha ricordato che la denuncia dell'operaio non è una novità assoluta. C'è già un processo in corso sull'unica vasca attiva delle 10 esistenti, sequestrate nel 2011, per fatti avvenuti fino al 2009 e già denunciati. Quello che denuncia Pistritto interesserebbe un sito adiacente;

   l'ex operaio Pistritto è tornato a parlare dopo quanto denunciato da «Nemo», e ha spiegato alla redazione del Quotidianodigela e di Telegela: «Non sono il primo a dirlo, ci sono già state denunce con documenti a provare quello che accadeva (...) I camion arrivavano e facevamo tutto negli orari di lavoro. L'isola 32 dello stabilimento era tutta scavata e noi dovevamo riempire e coprire»;

   lo stesso chimico industriale Fabrizio Nardo, tra gli autori di una maxi perizia che ha stabilito il nesso tra presenza industriale in città e gravi patologie, ha dichiarato che «quelle aree segnalate dal lavoratore in parte sono già state caratterizzate, e sono state accertate percentuali elevate di contaminazione. La denuncia però per la prima volta fa emergere una vera e propria pianificazione nello smaltimento illecito di rifiuti industriali e la consapevolezza di chi lo decise» –:

   se il Governo non ritenga di adottare, al più presto, ogni iniziativa di competenza, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, al fine di verificare lo stato di inquinamento e di contaminazione dei terreni e delle eventuali falde acquifere interessate;

   se non si intenda promuovere la bonifica delle aree interessate dall'inquinamento, considerato che l'area di Gela costituisce sito da bonificare di interesse nazionale, e quali iniziative immediate si intendano adottare, per quanto di competenza, al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente.
(4-01559)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti pericolosi

rifiuti industriali

inquinamento del suolo