ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01529

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 75 del 31/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: BUOMPANE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
ZENNARO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018
RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/10/2018
Stato iter:
05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2019
GRILLO GIULIA MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/03/2019

CONCLUSO IL 05/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01529
presentato da
BUOMPANE Giuseppe
testo di
Mercoledì 31 ottobre 2018, seduta n. 75

   BUOMPANE, D'ARRANDO, DEL MONACO, DEL SESTO, FARO, GRIMALDI, GRIPPA, IORIO, LOMBARDO, MAMMÌ, MANZO, MENGA, NAPPI, PARENTELA, VILLANI, ZENNARO e GIOVANNI RUSSO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la provincia di Caserta presenta una situazione di allarmante preoccupazione in merito all'assistenza sanitaria ospedaliera;

   a fronte di una popolazione censita di quasi 1 milione di abitanti, la provincia di Caserta presenta ufficialmente un valore di 2,9 posti letto ogni 1000 abitanti;

   quest'ultimo dato a giudizio dell'interrogante è falsato dal conteggio di circa 500 posti letto previsti per il nuovo policlinico di Caserta, i cui lavori di realizzazione stanno proseguendo a rilento;

   si può stimare l'offerta di posti letto della provincia di Caserta attualmente ben al di sotto di 2 posti letto per ogni 1000 abitanti;

   il decreto del commissario ad acta n. 8 del 2018, prevede di ricollocare l'integrazione dell'offerta sanitaria pubblica nei presidi già disponibili, con qualche intervento di potenziamento strutturale e recupero di stabilimenti ospedalieri;

   si sta verificando un processo costante di smantellamento delle strutture pubbliche presenti sul territorio in conseguenza della attuale fase di rientro dai disavanzi di bilancio della regione Campania;

   contemporaneamente, si assiste infatti al potenziamento delle strutture private accreditate, in alcuni casi quasi in concerto con la «demolizione» del pubblico, come ad esempio nell'area ovest della provincia, teatro della «demolizione» di tre ospedali pubblici (Teano, Roccaromana e Capua) a fronte di tre strutture convenzionate in piena espansione; oppure ad est dove sono stati ridimensionati il presidio di S. Felice a Cancello e quello di Maddaloni;

   emergono perplessità sull'attuale situazione dei reparti di emergenza/urgenza, del presidio ospedaliero San Giuseppe e Melorio di Santa Maria Capua Vetere;

   da settembre 2018 il laboratorio di analisi è aperto solo la mattina (8-14), mentre per le urgenze si provvede con appositi macchinari self service;

   l'attività notturna viene spostata alternativamente verso i presidi di Marcianise e di Aversa con non poche ripercussioni organizzative e cliniche;

   il presidio San Giuseppe e Melorio rischia la chiusura, non programmata a livello legislativo ma consequenziale a una concatenazione apparentemente casuale di eventi (pensionamento del personale senza reintegro, deterioramento e usura di attrezzature e strumenti non adeguatamente reintegrati, trasferimento progressivo delle attività notturne e festive presso altri nosocomi vicini, avvicendamenti dirigenziali interni dell'Asl);

   è da segnalare inoltre l'enorme discrepanza tra quanto previsto dall'ultimo piano ospedaliero della regione Campania 2016-2018, in cui è previsto un corposo potenziamento della struttura, e quanto in realtà si sta verificando;

   le problematiche del presidio San Giuseppe e Melorio sembrano frutto di una poco accorta e ancor meno trasparente gestione;

   il Commissario ad acta, in visita presso una struttura sanitaria privata di Capua, «Villa Fiorita», ha espresso la necessità di implementare un pronto soccorso presso la predetta clinica, a causa delle criticità dall'ospedale «San Giuseppe e Melorio» di Santa Maria Capua Vetere;

   il commissario ad acta sembra all'interrogante voglia affrontare le criticità che si riscontrano ormai da tempo in Campania, spostando dal pubblico al privato l'assistenza sanitaria;

   analizzando i dati del rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei conti, si evince come la regione Campania è l'unica regione tra quelle in piano di rientro ad essere inadempiente sui livelli essenziali di assistenza;

   la Costituzione italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo, per quanto di competenza, al fine di porre rimedio all'enorme discrepanza tra quanto previsto dall'ultimo piano ospedaliero della regione Campania e quanto in realtà si sta verificando, nell'intera provincia di Caserta e più specificamente nell'ospedale di Santa Maria Capua Vetere nonché per scongiurare l'interruzione della continuità assistenziale e di emergenza data dalla carenza di personale.
(4-01529)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 136
4-01529
presentata da
BUOMPANE Giuseppe

  Risposta. — La regione Campania, con il decreto del commissario ad acta n. 8/2018, ha adottato il piano regionale di programmazione della rete ospedaliera, relativamente al quale, nella riunione di verifica del 27 marzo 2018, i tavoli congiunti hanno ribadito la necessità di un «...completo allineamento dei parametri previsti dal decreto ministeriale n. 70/2015 attraverso l'adozione di un nuovo decreto del commissario ad acta entro e non oltre il 10 agosto 2018...», riproponendo, quindi, interamente le valutazioni precedenti.
  In data 5 novembre 2018, la regione Campania ha trasmesso a questo Ministero il decreto del commissario
ad acta n. 87/2018, concernente l'aggiornamento del Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera richiesto, non valutato positivamente dai tavoli preposti in quanto non recepiva le prescrizioni effettuate al decreto del commissario ad acta 8/2018.
  La regione ha pertanto provveduto ad inoltrare una nuova proposta emendativa, valutata dal tavolo per il monitoraggio dell'attuazione del decreto ministeriale n. 70 del 2015 in data 17 dicembre.
  Il tavolo, in esito all'istruttoria, ha richiesto alla regione di adottare con specifico atto il documento di programmazione regionale, corredato dalla tabella C, entro e non oltre il 31 dicembre 2018.
  Detto provvedimento deve recepire le indicazioni riportate nell'esito istruttorio, con particolare riferimento alla definizione dei criteri di allineamento delle singole discipline (in termini di attività, volumi ed esiti) non aderenti ai parametri di configurazione degli ospedali ed ai criteri di dimensionamento per bacino di utenza previsti dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 entro il 2019.
  I Ministeri vigilanti hanno richiesto la presenza del cronoprogramma di riconduzione degli eccessi di discipline entro gli
standard fissati dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 da attuarsi entro l'anno 2019; di definizione della rete dei punti nascita classificati per livello di complessità (I e II livello) successivamente al parere espresso dal comitato percorso nascita nazionale, con relativo aggiornamento dell'offerta afferente alle discipline dell'area materno infantile; di rivalutazione dell'offerta di oncologia, con particolare riferimento agli ospedali sede di pronto soccorso, contestualmente all'aggiornamento della rete oncologica (inclusa la chirurgia oncologica) che la regione dichiara essere in fase di rivalutazione.
  I Ministeri hanno richiesto, inoltre, di inserire il piano di attivazione della rete che sintetizzi le singole azioni con tempistiche di implementazione programmate, da concludersi entro l'anno 2019.
  L'atto richiesto è stato adottato dalla regione Campania in data 28 dicembre 2018 con dca n. 103, contenente il «Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera ai sensi del decreto ministeriale n. 70 del 2015 – aggiornamento di dicembre 2018».
  È in corso la verifica di congruità dell'atto alle prescrizioni effettuate dai tavoli di verifica in data 17 dicembre 2018.
  La programmazione della rete ospedaliera della Campania si articola su macro aree territoriali: macro-area delle province di Avellino e Benevento, macro-area della provincia di Caserta, area della provincia di Napoli con la macro-area della Asl NA 1 centro, la macro-area della Asl NA 2 nord e la macro-area della Asl NA 3 sud, ed infine, la macro-area della provincia di Salerno.
  La regione Campania con la recente programmazione regionale intende provvedere, per la macro-area della provincia di Caserta, ad un incremento sostanziale di posti letto e di discipline, ricollocati nei presidi già disponibili con un incremento di 596 posti letto.
  L'attuale piano di programmazione della rete ospedaliera prevede per la suddetta macro-area 8 punti di accesso, secondo la seguente classificazione:

   - 1. dipartimento d'emergenza e accettazione (DEA) di II livello, individuato nell'Azienda ospedaliera di Caserta che rappresenta «hub» per la rete infarto miocardico acuto, «hub» per la rete ictus, centro traumi di alta specializzazione e centro traumi di zona per la rete trauma (serve anche Avellino a distanza di 59 chilometri, Benevento a 51 chilometri, area nord di Napoli, Giugliano a 29 chilometri; unità spinale (cod. 28), sede di neuro riabilitazione (cod. 75) e riabilitazione intensiva (cod. 56), spoke II per la terapia del dolore, «spoke» II per la rete emergenza pediatrica. Si istituiscono la radioterapia e la medicina nucleare;

   - 3. DEA di I Livello, nei presidi ospedalieri di Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca;

   - 4. pronto soccorso nei presidi ospedalieri di S. Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Maddaloni, e casa di cura «Pineta grande».

  Il presidio di Maddaloni viene riprogrammato quale presidio ospedaliero con pronto soccorso (con annesso lo stabilimento di San Felice a Cancello) con un aumento di 42 posti letto afferenti alle discipline di lungodegenza e riabilitazione (codice 56).
  Lo stabilimento di San Felice a Cancello viene riconfigurato quale stabilimento annesso al pronto soccorso di Maddaloni.
  Il presidio ospedaliero di «San Giuseppe e Melorio», nell'ambito della rete dell'emergenza urgenza afferente alla macro-area della provincia di Caserta, è stato classificato come ospedale sede di pronto soccorso, con un incremento complessivo di 60 posti letto, il potenziamento della struttura complessa di chirurgia generale e l'istituzione della disciplina di ortopedia e traumatologia, con la soppressione di geriatria, di nefrologia, di oculistica e di pediatria.
  Per completezza, di seguito si riporta la macroanalisi dei dati di attività per tutte le discipline del presidio ospedaliero «San Giuseppe e Melorio».
  In particolare, per l'anno 2017, l'attività erogata registra un tasso di occupazione dei posti letto con valori bassi, sia in regime ordinario che diurno: complessivamente, per la struttura, i tassi di occupazione rilevati sono pari al 63 per cento (regime ordinario) e al 40 per cento (regime diurno).
  Relativamente al peso medio «
Diagnosis Related Group (DRG)», valutabile quale «proxy» della complessità della casistica trattata, si evidenzia il valore della nefrologia, superiore rispetto al valore medio nazionale (1,8 vs 1,2), e di contro, il valore della chirurgia generale, inferiore rispetto al nazionale (0,9 vs 1,14).
  La chirurgia generale, inoltre, fa registrare una percentuale di Drg inappropriati pari al 43 per cento, e pertanto superiore rispetto alla soglia dei livelli essenziali di assistenza (LEA) del 32 per cento.
  Relativamente agli indicatori oggetto di monitoraggio
ex decreto ministeriale n. 70 del 2015, si registrano 77 angioplastiche coronariche effettuate nel 2017, valore nettamente al di sotto dello standard di 250 interventi/anno.
  Si rilevano, inoltre, 26 primi interventi su casi di tumore della mammella incidenti, valore anche questo nettamente «
substandard» (150 interventi/anno).
  Nel 2017 presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero «San Giuseppe e Melorio» si sono registrati 20.183 accessi, con una prevalenza importante di codici verdi (83,5 per cento); la rimanente quota si compone di un 8,4 per cento di codici gialli, un 7,4 per cento di codici bianchi e uno 0,7 per cento di codici rossi.
  In merito alle strutture segnalate nell'interrogazione parlamentare in esame, quali Teano, Capua e Roccaromana, nel piano di programmazione della rete ospedaliera, la regione evidenzia la necessità del potenziamento dell'assistenza territoriale quale variabile ineludibile per garantire appropriatezza e qualità delle cure in ambito ospedaliero, consentendo di soddisfare con maggiore intensità e qualità l'istanza di garanzia dei Lea nella regione Campania.
  A tal fine, è stata identificata, tramite le Asl, la mappa delle aggregazioni funzionali territoriali, delle unità complesse di cure primarie e dei servizi delle professioni sanitarie nell'intero territorio regionale, tra cui è annoverata la struttura di Teano, che è stata riconvertita in ospedale di comunità, con cessazione di tutte le attività per acuti.
  Per il presidio di Capua, confluito già nella struttura ospedaliera «San Giuseppe e Melorio» di Santa Maria Capua Vetere, viene programmata la riconversione in ospedale di comunità con il potenziamento dell'offerta territoriale.
  Nella struttura territoriale di Roccaromana risulta essere allocata una postazione territoriale medicalizzata.
  Quanto al personale, i tavoli di verifica del piano di rientro, nella riunione del 17 dicembre 2018, hanno valutato il piano di fabbisogno di personale, ai sensi della legge n. 208 del 2015, presentato dalla regione, assentendo assunzioni e stabilizzazioni per varie unità di personale (nello specifico: 1.442 medici, di cui 575 afferenti all'area dell'emergenza-urgenza, 55 ostetriche e 1.537 operatori socio-sanitari).

La Ministra della salute: Giulia Grillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

diritto dell'individuo

disavanzo di bilancio