ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01508

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 74 del 30/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: DEL SESTO MARGHERITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 31/10/2018


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2018 31/10/2018
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2018 31/10/2018
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2018 31/10/2018
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 30/10/2018
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/10/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01508
presentato da
DEL SESTO Margherita
testo presentato
Martedì 30 ottobre 2018
modificato
Mercoledì 31 ottobre 2018, seduta n. 75

   DEL SESTO, GALLO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   nel centro storico del comune di Piedimonte Matese (Caserta) si erge un maestoso Palazzo ducale, risalente al secolo XV, già dimora nobiliare della famiglia Gaetani d'Aragona, che rappresenta una delle più significative testimonianze storico-architettoniche della provincia;

   l'immobile, dichiarato di «interesse particolarmente importante» e vincolato con decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali dell'8 maggio 1990, veniva alienato con atto pubblico di compravendita del 7 marzo 2003, notificato alla competente Soprintendenza il successivo 1° aprile;

   il comune di Piedimonte Matese, con nota prot. n. 403/U.G.S./8333 del 28 aprile 2003, chiedeva all'amministrazione provinciale di Caserta di esercitare il diritto di prelazione sullo storico edificio ai sensi dell'articolo 61 del decreto legislativo n. 490 del 1999; in tal senso il consiglio provinciale di Caserta deliberava con atto n. 62 del 27 maggio 2003; il competente Ministero assentiva a tale richiesta con decreto del 28 maggio 2003, n. 18149;

   il Palazzo ducale, già in precario stato di conservazione, subiva crolli e fessurazioni per le forti scosse sismiche del 29 dicembre 2013, il cui epicentro veniva localizzato proprio nel comune di Piedimonte Matese, e del 20 gennaio 2014, che provocano danni, anche al patrimonio monumentale ed abitativo della cittadina;

   la Camera dei deputati nella seduta del 27 marzo 2014 approvava la mozione n. 1-00387 con la quale si impegnava il Governo pro tempore ad adoperarsi affinché, unitamente alla regione Campania, venisse verificata la possibilità di utilizzare adeguate risorse finanziarie al fine di assicurare adeguati interventi di riparazione nelle aree interessate dagli eventi sismici;

   a tal proposito, la regione Campania con delibera di giunta regionale n. 344 dell'8 agosto 2014, si assumeva l'impegno a finanziare in overbooking l'intervento di messa in sicurezza e risanamento conservativo del Palazzo ducale per 2,5 milioni di euro, con fondi a valere sull'asse 1 – obiettivo operativo 1.7 del Por Campania, Fesr 2007/2013, approvando lo schema di protocollo d'intesa con la provincia di Caserta, proprietaria del bene, che veniva sottoscritto tra le parti il 20 settembre 2014;

   nonostante le raccolte di firme e le continue sollecitazioni provenienti dai comitati civici sorti spontaneamente per denunciare lo stato di totale abbandono dell'edificio storico, dal 2014 la provincia di Caserta non effettuava alcun tipo di intervento conservativo sull'immobile, il cui degrado è avanzato a tal punto da minacciare il collasso delle murature perimetrali, mettendo a rischio sia il monumento stesso, sia la pubblica incolumità;

   in data 30 gennaio 2018 veniva sottoscritto un protocollo d'intesa per la valorizzazione del Palazzo ducale tra la provincia di Caserta e il comune di Piedimonte Matese, al fine di poter candidare l'immobile, inserito nel piano provinciale di alienazioni, ai finanziamenti previsti dalla mappatura sulla piattaforma i.Ter. Campania, giusta D.D. della regione Campania n. 274 del 27 dicembre 2017; a esso è seguito il decreto del presidente della provincia n. 7/Pres. del 20 febbraio 2018, con il quale si autorizzava il comune a presentare istanza per l'assegnazione di fondi per la riqualificazione e la valorizzazione dell'immobile; con deliberazione n. 18 del 7 maggio 2018 il consiglio provinciale prendeva atto del protocollo d'intesa e del decreto presidenziale sopra citati;

   le già precarie condizioni si sono ulteriormente aggravate a causa dei recenti crolli di parte dei tetti verificatisi nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre 2018, in seguito alle abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti –:

   di quali ulteriori elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di agevolare un intervento di messa in sicurezza del Palazzo ducale di Piedimonte Matese (Caserta) e per sostenere un progetto più ampio di riqualificazione dell'intero edificio storico.
(4-01508)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-01508
presentata da
DEL SESTO Margherita

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di conoscere quali iniziative questo Ministero intende adottare al fine di agevolare un intervento di messa in sicurezza del Palazzo Ducale di Piedimonte Matese.
  Sulla base degli elementi forniti direttamente dalla soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Caserta, si rappresenta quanto segue.
  Il Palazzo dell'Aquila D'Aragona – noto come Palazzo Ducale – è sottoposto a vincolo con decreto ministeriale dell'8 maggio 1990.
  L'edificio, elevato sui resti di un antico castello a protezione della via d'accesso all'antico abitato di Piedimonte Matese, riveste elevato interesse architettonico per il suo impianto tipologico-architettonico, la presenza di affreschi, decorazioni pittoriche e scultoree di grande interesse per la storia dell'arte campana ma anche perché testimone tangibile del prestigio e dell'influenza esercitata dall'illustre famiglia Caetani, specie tra la fine del seicento e gli inizi del settecento quando Aurora Sanseverino trasforma l'immobile in meta obbligata di poeti, filosofi, letterati e artisti dell'Arcadia.
  Al fine di salvaguardare l'immobile, acquisito in parte da privati e in parte dalla provincia di Caserta, nell'ottobre 2009 la soprintendenza ha collaborato con l'amministrazione comunale di Piedimonte Matese alla redazione del «Progetto di recupero, restauro ed adeguamento statico, funzionale dell'immobile denominato Palazzo Ducale» – Programma Operativo Regionale Campania Fondo Europeo sviluppo regionale 2007/2013 Asse 1 – obiettivo operativo 1.7 «edifici pubblici sicuri».
  L'intervento in progetto per un importo complessivo di 15.400.000 euro fu autorizzato ai sensi dell'articolo 21 del decreto legislativo n. 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni con nota prot. 21275 del 27 ottobre 2009 e ai sensi dell'art. 146 con autorizzazione paesaggistica del Comune di Piedimonte Matese (prot. n. 2812U.U./20203 del 23 ottobre 2009).
  Il progetto, tuttavia, non fu ammesso a finanziamento dalla Regione Campania cosicché l'amministrazione comunale presentò ricorso al Tribunale amministrativo della Campania avverso il diniego di inserimento dell'intervento nella graduatoria regionale dei finanziamenti fondo europeo sviluppo regionale 2007/2013.
  In data 26 giugno 2014, in riscontro alla nota della Provincia di Caserta prot. n. 58005 del 5 giugno 2014 relativa a «Protocollo di intesa valorizzazione Palazzo Ducale di Piedimonte Matese», la soprintendenza, nel precisare la committenza del progetto in parola, si dichiarava disponibile a fornire ogni utile contributo al riguardo.
  Nei primi mesi dell'anno scorso, con nota prot. n. 4266 del 15 marzo 2018, la soprintendenza in risposta al quesito formulato dal Comune di Piedimonte Matese sulla validità dell'autorizzazione concessa nel 2009, confermava la validità della stessa per i lavori previsti dal progetto di recupero, restauro ed adeguamento statico e funzionale del Palazzo dell'Aquila d'Aragona, riservandosi di dettare eventuali nuove prescrizioni in fase di esecuzione dei lavori.
  In data 6 novembre 2018 con nota prot. 17543 la soprintendenza si è resa, inoltre, disponibile a partecipare al tavolo tecnico istituito dal comune per la messa in sicurezza dell'immobile e, considerate le avverse condizioni climatiche del periodo, ha chiesto all'ente, con nota prot. n. 18691 del 27 novembre 2018, di conoscere tutte le iniziative intraprese per assicurare la conservazione del bene tutelato.
  La mancanza di riscontro alla su citata nota, non consente, attualmente, di fornire ulteriori informazioni sulla possibilità di attuazione del progetto autorizzato o quanto meno sulla possibilità di effettuare un intervento di manutenzione straordinaria alla copertura dell'edificio, che costituisce la causa principale del suo stato di degrado.
  Pertanto, nel condividere la preoccupazione degli interroganti, circa la necessità di intervenire al più presto per evitare ulteriori danni al complesso, si ritiene che anche gli interventi iniziali di messa in sicurezza necessitano di risorse finanziarie ingenti (data la consistenza planovolumetrica del bene) rapportata all'importo complessivo del predisposto progetto, da aggiornare all'attualità dato il tempo trascorso (anno 2009).
  La provincia, per la parte di sua proprietà, potrebbe avviare una raccolta fondi ai sensi della legge n. 106 del 2014, cosiddetto
art bonus, al fine di sostenere almeno una parte del progetto di recupero del bene in questione.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali: Gianluca Vacca.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico