ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01473

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 71 del 25/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01473
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Giovedì 25 ottobre 2018, seduta n. 71

   GRIBAUDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   con nota prot. n. 13806 del 19 aprile 2017, il comune di Saluzzo faceva richiesta della disponibilità del fabbricato di proprietà comunale, ex sede del soppresso tribunale di Saluzzo, oggi in minima parte utilizzato dagli uffici del giudice di pace delle precedenti sedi di Saluzzo, Savigliano, Racconigi e Venasca, per una superficie utilizzata di soli 1700 metri quadrati a fronte di 6180 metri quadri totali;

   l'amministrazione comunale, nell'interesse pubblico di riduzione della spesa passiva per altri immobili in affitto, avrebbe utilizzato tale spazio per collocarvi vari uffici di pertinenza territoriale, tra i quali, su pressante richiesta della prefettura di Cuneo, la polizia stradale, attualmente in un immobile di proprietà privata con sfratto esecutivo, impedendo così la degradazione degli spazi e il relativo spreco di riscaldamento, comunque indispensabile per la conservazione dell'edificio, ristrutturato con forti investimenti negli scorsi decenni;

   il dipartimento organizzazione giudiziaria, personale e servizi – direzione generale materiali e tecnologie ha negato in via informale, con nota trasmessa al tribunale di Cuneo e mai ricevuta dal comune di Saluzzo, l'autorizzazione a disporre dei locali dell'ex tribunale, motivando il diniego proprio con la sussistenza sull'immobile di due mutui con oneri di ammortamento a carico dello Stato. La ragione del diniego deriverebbe dall'articolo 19 della legge n. 119 del 1981 così come modificata dalla legge di stabilità 2016. Il comune di Saluzzo rispondeva alle motivazioni del diniego, con lettera inviata a tale direzione in data 31 agosto 2017, facendo presente che la disposizione citata non è applicabile ai mutui i cui importi siano stati già efficientemente spesi sugli immobili ad uso giudiziario, ma si riferisce a fattispecie diverse; inoltre, il mutuo più consistente avrebbe avuto scadenza naturale nel 2014, se non fosse stato, a giudizio dell'interrogante, arbitrariamente, rinegoziato dal Ministero, all'insaputa del comune, prolungando quindi la scadenza fino al 2035; infine, rilevava che lasciare vuoto oltre il 70 per cento di un edificio realizzato con fondi pubblici, peraltro di proprietà comunale, fino al 2035, è contrario all'interesse pubblico generale e ai princìpi guida della pubblica amministrazione; alle controdeduzioni del comune e alla richiesta di riesame del diniego, il Ministero, a quanto consta, non ha mai dato risposta;

   alla formazione del Governo era stata considerata la riapertura di alcune sedi giudiziarie soppresse dalla riforma del 2012; tra queste ricade l'ex tribunale di Saluzzo, al qual proposito il sindaco di Saluzzo scriveva con lettera prot. 21487 del 19 giugno 2018 indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro della giustizia e al presidente del tribunale di Cuneo, affermando la piena disponibilità di riportare il tribunale a Saluzzo; un gruppo di dipendenti dell'ex tribunale indirizzava una raccolta firme al Presidente del Consiglio, al Ministero della giustizia e al sindaco di Saluzzo, auspicando la riapertura del tribunale e della relativa procura della Repubblica;

   una modifica della geografia giudiziaria a vantaggio della «giustizia di prossimità» sortirebbe effetti positivi sia per l'utenza abituale (avvocati, periti, consulenti tecnici di parte, e altro) sia per quella più occasionale (parti, testimoni, e altro), nonché per i dipendenti e la comunità locale nel suo complesso; a Saluzzo è presente la casa di reclusione «Rodolfo Morandi» che vede la presenza di oltre 350 detenuti, la cui vicinanza rispetto al tribunale comporterebbe positivi risparmi per le casse erariali; l'area saluzzese risulta alquanto estesa per la presenza di valli, queste ultime collegate per mezzo di trasporti pubblici nei confronti di Saluzzo, ma non con analoga facile fruibilità verso Cuneo –:

   quali iniziative intenda adottare per permettere il pieno utilizzo dei locali dell'ex tribunale di Saluzzo;

   se intenda promuovere una revisione della soppressione dei tribunali locali avvenuta nel 2012, attraverso la quale valutare la riapertura del tribunale di Saluzzo con conseguente incremento delle dotazioni organiche e finanziarie, apportando un sensibile miglioramento dei servizi giudiziari per le popolazioni del saluzzese.
(4-01473)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

Capo di governo

comune