ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01470

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 71 del 25/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/10/2018
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01470
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 25 ottobre 2018, seduta n. 71

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Sarno è un fiume della Campania che nasce dalle pendici dei monti Picentini e sfocia nel Golfo di Napoli. Il fiume interessa un bacino idrografico che si estende per circa 500 chilometri quadrati;

   il Sarno è comunemente conosciuto come «il fiume più inquinato d'Europa» e uno tra i venti fiumi più inquinati del mondo;

   il suo inquinamento nasce soprattutto a causa degli scarichi industriali provenienti dalle aziende conciarie e agroalimentari e dagli scarichi urbani non depurati, immessi nel corso del fiume da due torrenti, Solofrana e Cavaiola. Questa situazione ha comportato il dissesto ambientale e idrogeologico di tutta la zona circostante; difatti, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha rilevato che nelle sue acque e in quelle degli affluenti vi sono elementi chimici come il cadmio, il piombo, l'arsenico e vari pesticidi. La presenza di tali sostanze ha provocato un aumento di diverse malattie cardiorespiratorie e tumorali tra gli abitanti interessati dal corso del fiume: si registra, infatti, un eccesso di mortalità per tali cause. Ad essere colpiti sono soprattutto i bambini, in quanto l'inquinamento ambientale può produrre delle modificazioni cellulari o molecolari che in età adulta potrebbero incrementare malattie neuro-vegetative;

   negli anni, si sono susseguiti molti interventi a livello locale e nazionale per cercare di risolvere il problema come, ad esempio, nel 2003, la costituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta («Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause di inquinamento del fiume Sarno») che aveva sottolineato la necessità di effettuare «un'indagine epidemiologica per analizzare possibili relazioni causa-effetto tra inquinamento del fiume ed eventuali patologie specifiche». Ciononostante, tuttora, nessun risultato concreto ha realmente migliorato la situazione;

   nel 2014, il giornale internazionale «Journal of Environmental Sciences» ha pubblicato un articolo in cui si dice che gli sforzi per cambiare sarebbero ostacolati anche dalla burocrazia inefficiente;

   ad oggi, lo stato di inquinamento, e quindi di pericolosità per la salute dei cittadini, si protrarrebbe in tutta la sua gravità, come dimostrerebbero diversi studi (Osservatorio regionale sulle neoplasie del bacino del Sarno);

   a parere dell'interrogante sarebbe opportuno non far passare altro tempo per intervenire su una questione che da troppi anni verrebbe sempre rimandata. Sarebbe necessario, quindi, attuare un vero e proprio piano di bonifica che possa risolvere la drammatica situazione con cui i cittadini dei comuni attraversati dal corso d'acqua conviverebbero oramai da tempo –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza, anche normative, ritengano opportuno adottare per fronteggiare il dissesto ambientale e idrogeologico che l'inquinamento del fiume Sarno avrebbe provocato e per ripristinare le condizioni minime di sicurezza ambientale e sanitaria.
(4-01470)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato B della seduta n. 176
4-01470
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto concerne, in primo luogo, lo stato di qualità del fiume Sarno e dei suoi affluenti, dall'analisi della relazione di piano di distretto dell'Appennino meridionale 2015-2021 è emerso che:

   il Sarno ed i suoi affluenti risultano designati come HMWB (High Modified Water Body – corpo idrico fortemente modificato o artificiale);

   nessuno dei soprarichiamati corpi idrici raggiunge l'obiettivo di stato (potenziale) ecologico di cui all'articolo 4 della Direttiva quadro sulle acque (per maggior dettaglio: solo uno in stato sufficiente; la maggior parte in stato scarso; due in stato cattivo);

   tutti, tranne il Solofrana, in buono stato chimico;

   le principali problematiche dello stato ambientale sono riferibili allo stato ecologico;

   benché lo stato chimico risulti per la maggior parte dei casi «buono», dal piano risulta che le criticità inerenti le acque superficiali del Sarno siano riconducibili fondamentalmente a inquinamento da pesticidi, fitofarmaci, concimi chimici e inquinanti di origine industriale;

   le principali pressioni significative (articolo 5 Dqa) risultano essere: aree inondabili, depuratori e scarichi, uso agricolo, siti contaminati e siti industriali.

  In ragione di quanto sopra, si evince che tutti i corpi idrici in questione sono in deroga per l'obiettivo non raggiunto.
  Per quanto attiene le iniziative per la salvaguardia ambientale si rappresenta che, tra gli interventi «significativi» previsti nel suddetto piano, alcuni riguardano la realizzazione di nuove opere nel contesto del sistema depurativo campano, alcune localizzate proprio nell'area del bacino del Sarno.
  A tal proposito, si evidenzia che, sulla base di quanto emerge anche dalla relazione 368/2018/I/IDR del 28 giugno 2018 di Arera, i comuni in argomento ricadono nell'ambito distrettuale del Sarnese Vesuviano, il cui servizio idrico integrato (SII) è stato affidato alla società mista Gori Spa, a decorrere dal 2002 per 30 anni. In particolare, i tre segmenti del SII sono gestiti interamente da Gori Spa solo nel comune di Scafati, mentre nei comuni di Angri, Castellammare di Stabia, Nocera Inferiore e Sarno, la Gori eroga i soli servizi di acquedotto e fognatura, mentre il servizio di depurazione è gestito dalla regione Campania. Più precisamente, la regione gestisce il servizio di depurazione in ben 32 dei 76 comuni ricadenti nell'ambito distrettuale del Sarnese Vesuviano.
  Si evidenzia, inoltre, che i comuni di Angri, Nocera Inferiore e Sarno ricadono nell'agglomerato di Nocera Inferiore e sono interessati dalla procedura di infrazione n. 2014/2059 per violazione degli articoli 3 e 4 della direttiva 91/271/CEE; il comune di Scafati ricade nell'agglomerato di Scafati, interessato dalla procedura di infrazione n. 2014/2059 per violazione degli articoli 3 e 4 della predetta direttiva; il comune di Castellammare di Stabia ricade nell'agglomerato di Torre del Greco, in procedura di infrazione n. 2014/2059 per violazione dell'articolo 4.
  A tal proposito, si riportano di seguito le informazioni inerenti gli interventi relativi ai 3 agglomerati in parola, che la regione Campania ha provveduto a comunicare con nota del 6 luglio 2018 nell'ambito dell'aggiornamento che le autorità italiane trasmettono alla Comunità europea sullo stato di avanzamento degli interventi volti al superamento delle criticità contestate con il parere motivato complementare del 17 maggio 2017.
  In merito all'agglomerato di Nocera Inferiore, con Accordo programma quadro «tutela delle acque e gestione delle risorse idriche» (2003) ed il relativo atto integrativo (2007) sono stati finanziati e/o programmati i seguenti interventi: 1) opere di completamento della rete fognaria del comune di Angri. Lavori in esecuzione; 2) opere di completamento della rete fognaria del comune di Nocera Inferiore. Lavori in esecuzione; 3) completamento della rete fognaria comunale di Ottaviano. Lavori in esecuzione. Opere di completamento della rete fognaria del comune di Ottaviano. Programmato; 4) lavori di completamento della rete fognaria del comune di Pagani. Collaudato 2010; 5) completamento rete fognaria interna del comune di Poggiomarino. Programmato. Completamento della rete fognaria comunale di Poggiomarino. Lavori in esecuzione. 6) completamento rete fognaria del comune di San Giuseppe Vesuviano. Ultimato 2010; 7) rifunzionalizzazione ed adeguamento del canale San Mauro e del controfosso destro dell'Alveo di Nocera in tenimento del comune di San Marzano. Sospeso. Due opere di completamento della rete fognaria del comune di San Marzano sul Sarno. Ultimato 2009; 8) opere di completamento della rete fognaria del comune di San Valentino Torio. Lavori in esecuzione; 9) opera di completamento della rete fognaria del comune di Striano. Programmato. Completamento della rete fognaria comunale di Striano. Lavori in esecuzione. 10) completamento della rete fognaria di Terzigno. Lavori in esecuzione.
  Inoltre, con Apq «Programma Strategico per le compensazioni ambientali nella regione Campania» (2008) ed il relativo atto integrativo (2009) sono stati finanziati i seguenti interventi: 1) opere di completamento rete fognaria del comune di Sarno. Lavori in esecuzione 2) completamento della rete fognaria comunale. Ampliamento rete fognaria alla periferia Boccia a Mauro. Canaletta di gronda lungo la via Pedemontana Zabatta in località Campitelli nel comune di Terzigno, in esecuzione.
  È stato, infine, proposto l'intervento «Completamento rete fognaria comunale» per un importo di euro 14.750.000,00 a valere sulle risorse FSC Ambiente 2014-2020 risorse idriche di programmazione del Ministero dell'ambiente, in corso di definizione.
  La regione Campania ha contestualmente comunicato che la data per il raggiungimento della conformità dell'agglomerato di Nocera Inferiore è prevista per la fine del 2022.
  Per quanto concerne l'agglomerato di Scafati, la Regione ha comunicato che, con delibera Giunta Regionale 732/2016-Cipe n. 26 del 10 agosto 2016, nell'ambito degli interventi a valere sul patto per la Campania, sono stati programmati gli interventi denominati: «Opere di completamento della rete fognaria del comune di Boscoreale – Intervento di tipo A-B1 (Emissario di Boscoreale)» per euro 6.800.000,00 e «RI.GR. 101 – Area Nord – Estensione della rete fognaria del comune di Boscoreale in zona Passanti» per euro 7.170.000,00.
  A ciò si aggiunga che è stato proposto, a valere sui fondi FSC Ambiente della programmazione per le risorse idriche del Ministero, l'intervento denominato «Opere di completamento della rete fognaria del comune di Boscoreale – Intervento di tipo A-B1 2° stralcio funzionale» per un importo di euro 9.000.000,00.
  La regione Campania ha contestualmente comunicato che la data per il raggiungimento della conformità dell'agglomerato di Scafati è prevista per la fine del 2020.
  In merito all'agglomerato di Torre del Greco, la regione Campania ha comunicato la raggiunta conformità, allegando i referti analitici relativi all'impianto di depurazione di Castellammare di Stabia.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rappresenta comunque che il Ministero dell'ambiente, per quanto di competenza, continuerà a svolgere la propria attività di monitoraggio e a tenersi informato, senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione sui temi trattati.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

degradazione dell'ambiente

inquinamento dei corsi d'acqua