ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01409

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 65 del 17/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/10/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/06/2019

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01409
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 17 ottobre 2018, seduta n. 65

   CIRIELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la Cooperativa Sciangrilà opera nella provincia di Salerno e si occupa di minori dal 2010, agendo sia nell'ambito del disagio socio-economico che nell'ambito del diritto penale minorile. Attualmente è inserita anche nel progetto ministeriale «Fami» di prima accoglienza di minori migranti;

   la cooperativa consta all'incirca di quindici dipendenti, dislocati su tre case famiglie, due a Montecorvino Pugliano e una a Battipaglia;

   secondo quanto segnalato all'interrogante, sembrerebbe che vi siano rapporti di lavoro, sebbene formalmente regolarizzati, che in sostanza non rispettino la normativa vigente in materia di oneri e retribuzioni in favore dei dipendenti. Risulterebbero infatti casi di lavoratori che hanno prestato e prestano tutt'oggi servizio per la suddetta cooperativa e non vengano adeguatamente remunerati, ma, anzi, da mesi, non verrebbe loro corrisposta alcuna retribuzione nemmeno a titolo di mero rimborso spese: si registrano circostanze in cui, addirittura, il pagamento non avverrebbe da oltre sette mesi;

   nonostante il contratto di lavoro preveda trenta ore di lavoro settimanale, a quanto consta all'interrogante risulterebbero casi di dipendenti costretti a lavorare per un diverso e maggiore orario di lavoro anche nei giorni festivi e in orario notturno;

   questa condizione, che mal si concilia con i principi cardine di uno Stato democratico fondato sul lavoro e sui diritti dei lavoratori, avrebbe costretto anche a presentare dimissioni per giusta causa e quindi alla disoccupazione;

   la scorrettezza è data soprattutto dal fatto che la Cooperativa Sciangrilà è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) e che pertanto gode di agevolazioni fiscali e per tali ragioni, quindi, disporrebbe di diversi modi per ottenere i fondi necessari per il loro funzionamento e per lo svolgimento della propria attività –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e, considerata la gravità degli stessi, quali iniziative di competenza intenda assumere per fare chiarezza sulle circostanze che avrebbero causato la crisi aziendale e le criticità segnalate in premessa;

   quali siano gli orientamenti del Governo al riguardo, posto che la cooperativa agisce anche nell'ambito del progetto ministeriale FAMI.
(4-01409)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01409
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione di cui in esame, concernente le presunte violazioni in materia di lavoro ascrivibili alla cooperativa «Sciangrilà» Onlus, si rappresenta quanto segue.
  La cooperativa di cui trattasi, costituita il 10 giugno 2010 ed avente sede legale nel comune di Montecorvino Pugliano, provincia di Salerno, fornisce assistenza per tutti quei minorenni che vivono situazioni di disagio socio-economico nell'ambito territoriale di riferimento.
  Più specificamente, la cooperativa «Sciangrilà» gestisce due comunità alloggio per minori, vale a dire la «Arabafenix» e la «Hagrid», con sedi situate rispettivamente nei comuni di Battipaglia e Montecorvino Pugliano.
  In merito ai fatti esposti dall'interrogante si rende noto che l'Ispettorato territoriale del lavoro di Salerno ha effettuato due distinti accessi ispettivi presso le due sedi testé citate.
  Più in particolare, presso quella di Battipaglia, esercente per l'appunto attività di centro di accoglienza per minori, sono stati trovati in servizio tre dipendenti, tutti regolarmente assunti, che hanno rilasciato, su richiesta del personale ispettivo, apposite dichiarazioni relative allo svolgimento del rapporto di lavoro, con particolare riguardo all'orario svolto, nonché alle retribuzioni percepite.
  Da quanto emerso in sede di accesso ispettivo sono state ravvisate delle problematicità relative a dei ritardi nella corresponsione delle retribuzioni, nonché una non puntuale registrazione dell'orario di lavoro svolto dai dipendenti nell'apposito Libro unico del lavoro.
  Analoga situazione è stata riscontrata presso l'altra sede della cooperativa, vale a dire quella di Montecorvino Pugliano, anch'essa destinata a richiedenti asilo di età minore, e dove sono stati individuati altri quattro dipendenti.
  Tenuto conto delle criticità evidenziate, l'Ispettorato territoriale del lavoro di Salerno ha reso noto che gli accertamenti svolti sono oggetto di specifico approfondimento e valutazione, anche al fine di considerare l'eventuale adozione dei provvedimenti direttamente consequenziali alla definizione dell'istruttoria sul caso.
  Ciò che preme sottolineare in questa sede, infatti, è che, occorre assicurare un corretto funzionamento dell'intero sistema di accoglienza, specie quando questo si rivolge alle persone più fragili ed a rischio di emarginazione sociale, come lo sono i minori stranieri non accompagnati.
  È per questa ragione che si ritiene necessario che gli organi istituzionalmente competenti svolgano le verifiche del caso, per scongiurare il rischio che dietro lo svolgimento di queste attività, che voglio ribadire trovano pieno fondamento nei principi solidaristici che ispirano la nostra Costituzione, si possano perseguire fini di lucro o, comunque, verificare intollerabili situazioni di abuso di tutte quelle migliaia di persone che svolgono la propria attività di assistenza al fine di garantire un percorso di integrazione sociale a queste persone particolarmente fragili.
  A tal proposito, e rispondendo anche in merito all'inserimento della cooperativa in questione nel progetto Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), si segnala che questo Fondo viene gestito in Italia dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, il quale ultimo ha, altresì, disciplinato le eventuali cause di esclusione degli enti gestori di questi progetti di accoglienza, motivo per il quale confido nel fatto che, ove all'esito della definizione degli accertamenti sulla cooperativa «Sciangrilà» dovessero essere accertate delle irregolarità, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti sanzionatori del caso.
  Concludo questa mia risposta, dunque, garantendo un attento monitoraggio sulla vicenda impegnandomi nel riferire gli aggiornamenti sul caso in esame.
  

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Claudio Durigon.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

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