ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 64 del 16/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 16/10/2018
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 16/10/2018
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 16/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/10/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01395
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Martedì 16 ottobre 2018, seduta n. 64

   FERRO, TRANCASSINI, BUTTI e FOTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   i siti di interesse nazionale (Sin) sono attualmente 39 e coprono una superficie corrispondente a circa il 3 per cento del territorio italiano;

   i procedimenti finalizzati alla bonifica dei Sin sono ben lontani dall'essere completati, così come rilevato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella propria relazione di fine mandato sulle «Bonifiche nei siti di interesse nazionale»;

   nella succitata relazione, la Commissione permanente ha ribadito, riprendendo gli esiti dei lavori depositati il 12 dicembre 2012 dalla precedente Commissione parlamentare, che: «Un dato emerso in maniera evidente e che sin d'ora può essere sottolineato è quello concernente l'estrema lentezza, se non la stasi, delle procedure attinenti alla bonifica dei siti di interesse nazionale»;

   nel capitolo dedicato alla «strategia di riforma del Governo» contenuto nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2018 agli interroganti non risultano presenti misure o interventi, puntuali e diffusi sul tema delle «bonifiche dei siti inquinati», lacuna francamente inaccettabile, sia per le ragioni legate alla tutela dell'ambiente e della salute umana, sia per quelle legate al mancato recupero economico produttivo dei siti inquinati in un'ottica di sistema che consente la riduzione del consumo di suolo e il rilancio sociale e occupazionale delle aree interessate;

   alla mancata bonifica dei siti di interesse nazionale sono connesse gravi e impellenti problematiche sanitarie, come riportato anche dall'ultimo rapporto Sentieri (ed. 2018) sullo stato di salute delle popolazioni che vivono nei Sin e nei Siti di interesse regionale, redatto dall'Istituto superiore di sanità e presentato a giugno 2018 presso lo stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare –:

   quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro interrogato per dare impulso alla bonifica dei siti di interesse nazionale, specificando se esista e quale sia la strategia del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel campo delle bonifiche, anche con riferimento alla bonifica e alla messa in sicurezza delle aree ricomprese all'interno del Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara.
(4-01395)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01395
presentata da
FERRO Wanda

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  L'attività riguardante le procedure di bonifica, ivi incluse quelle relative ai Siti di bonifica di interesse nazionale (SIN), rappresenta uno degli obiettivi che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha messo al centro della propria attività di governo.
  In particolare, l'intensificazione della sicurezza del territorio, delle attività di bonifica e di risanamento ambientale dei siti contaminati, costituisce una delle priorità politiche che orienteranno le attività del Ministero nei prossimi anni.
  Al fine di dare concreta attuazione a tali obiettivi programmatici, il Ministero intende avviare un'attività di razionalizzazione e potenziamento delle procedure nei SIN, disciplinare l'esercizio di poteri sostitutivi in caso di inerzia degli enti competenti oltre ad introdurre una previsione sulla responsabilità erariale in caso di inadempimento degli enti coinvolti.
  Nel novero delle misure che lo stesso Ministero intende realizzare, rientra anche il rafforzamento della prevenzione e dei controlli in campo ambientale, con particolare riferimento alla fase di controllo dell'efficienza-efficacia degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza, delle misure di prevenzione e dei progetti di bonifica, anche prevedendo un potere prescrizionale del Ministero medesimo, in fase di controllo.
  Con specifico riferimento al SIN di «Crotone-Cassano-Cerchiara», si segnala che il sito è stato perimetrato con decreto ministeriale Ambiente del 26 novembre 2002. L'area perimetrata a terra (riferita al solo sito di Crotone) è pari a circa 530 ettari, mentre l'area a mare è di circa 1.469 ettari (comprensivi di 132 ettari di area portuale).
  Con decreto del 9 novembre 2017 a firma del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è stata ridefinita la perimetrazione del SIN per quanto riguarda le aree a terra (inclusione dei siti con presenza di conglomerato idraulico catalizzato).
  Ciò premesso, lo stato di attuazione degli interventi di caratterizzazione e bonifica per le aree comprese nel SIN è il seguente:

   aree per le quali sono stati presentati i risultati della caratterizzazione (49 per cento circa);

   aree contaminate con progetto di messa in sicurezza-bonifica dei suoli approvato con apposito decreto (25 per cento circa);

   aree contaminate con progetto di messa in sicurezza/bonifica della falda approvato con decreto (12 per cento circa);

   aree con procedimento concluso (suoli 13 per cento) — (acque di falda 11 per cento circa).

  Per quanto riguarda le aree private di competenza Syndial, si rappresenta che le attività previste dal progetto di bonifica delle acque di falda, che riguarda le tre aree di stabilimento ex Pertusola, ex Agricoltura ed ex Fosfotec, approvato con decreto direttoriale n. 122 del 9 aprile 2015, sono in corso di esecuzione.
  Per i progetti operativi di bonifica fase 1 «Opere a mare anticipabili» e fase 2 «Bonifica aree di stabilimento e aree discariche a mare» sono state indette conferenze di servizi decisorie asincrone e in modalità semplificata che, per la complessità degli interventi previsti, il Ministero dell'ambiente ha ritenuto opportuno trasformare in conferenze di servizi sincrone e in modalità simultanea, articolate in più riunioni.
  Per entrambi i progetti si resta in attesa della conclusione del procedimento di autorizzazione unica regionale
ex articolo 27-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 per la successiva approvazione in conferenza di servizi ai sensi dell'articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Per alcune delle aree oggetto del progetto operativo di bonifica Fase 2, caratterizzate dalla presenza di TENORM, si deve invece attendere la conclusione del procedimento
ex articolo 126-bis del decreto legislativo n. 230 del 1995 da parte del prefetto di Crotone in quanto autorità competente.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato a favore del SIN di Crotone-Cassano-Cerchiara euro 21.116.860,84, di cui euro 9.916.860,84 a valere sul decreto ministeriale n. 468 del 2001, somme interamente impegnate e spese per la realizzazione degli interventi, ed euro 11.200.000,00 a valere su risorse di bilancio, disciplinate nell'accordo di programma del 16 febbraio 2011 nel quale è prevista, tra l'altro, la bonifica delle «Aree con presenza di Conglomerato Idraulico Catalizzato» e il completamento della bonifica dell'area archeologica.
  Inoltre, a seguito della sentenza del tribunale di Milano n. 2536/2012, la Syndial ha versato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare euro 70.849.885,64. Tale somma è stata impegnata a favore del commissario
ex decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 giugno 2016 e sono stati trasferiti euro 35.424.942,50, così come disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri medesimo.
  Residuano ancora da trasferire euro 30.920.608,80 (al netto di quanto già liquidato alla Syndial, euro 4.504.334,34, a seguito della transazione Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare-Syndial del 20 novembre 2017 in ordine alla parziale erroneità del conteggio degli interessi calcolati sulle somme di cui alla sentenza del tribunale di Milano n. 2536 del 2012.
  Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 giugno 2016 venne nominato un «Commissario straordinario delegato a coordinare la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone». La sua gestione commissariale è terminata in data 28 giugno 2018 ed è in corso la procedura di nomina del nuovo commissario.
  Per quanto riguarda l'aspetto sanitario, l'Istituto superiore di sanità ha precisato che il suo specifico ruolo è quello di coprire gli aspetti sanitari nell'ambito delle elaborazioni delle analisi di rischio, così come definito nella parte quarta, titolo V del decreto legislativo n. 152 del 2006, «Bonifica di siti contaminati».
  L'Istituto ha inoltre fatto presente che attraverso l'implementazione del progetto SENTIERI, è stato realizzato un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei Siti di interesse nazionale (SIN) per le bonifiche e, in riconoscimento di questa attività, l'Organizzazione mondiale della sanità (
World health organization, WHO) ha ritenuto di istituire presso il competente dipartimento il WHO collaborating centre for environmental health in contaminated sites.
  L'Istituto collabora con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in ordine alla valutazione dell'esposizione dovuta alla presenza di sostanze inquinanti nel suolo, superficiale e profondo, e nelle acque sotterranee, in aree ricadenti all'interno sia dei Siti di interesse Nazionale che in aree non SIN.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente