ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 64 del 16/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 16/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01393
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 16 ottobre 2018, seduta n. 64

   FRATOIANNI e MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   intorno alle 7 di mattina del 7 ottobre 2018 in condizioni meteorologiche marine ottimali, la nave tunisina Ulysse, partita da Genova e diretta a Tunisi, si è schiantata contro la portacontainer cipriota Cls Virginia, ancorata alla fonda, nel Mar Tirreno, tra la Corsica e l'isola di Capraia;

   le cause dell'incidente sono ancora tutte da accertare e tra le ipotesi su cui pare stiano indagando le autorità corse potrebbe esserci un guasto al radar, l'errore umano, oppure una velocità troppo elevata che non ha permesso alla Ulysse di cambiare rotta ed evitare l'impatto;

   più della dinamica dell'incidente quello che più preoccupa adesso è l'allarme inquinamento causato dallo sversamento in mare di almeno 600 metri cubi di olio carburante fuoriuscite dai serbatoi delle navi. Una chiazza, ora dopo ora, si è estesa fino ad arrivare a coprire circa venti chilometri quadrati, più o meno le dimensioni di Capraia, l'isola dell'arcipelago toscano che dista poco più di 40 chilometri dal punto dell'impatto, a 14 miglia a nord ovest di Capo Corso;

   come ha spiegato anche il direttore delle campagne di Greenpeace Italia, si tratta di combustibile navale - in particolare, della portacontainer cipriota - che usualmente contiene elevati quantitativi di sostanze tossiche e cancerogene (idrocarburi policiclici aromatici e altro). Questo incidente conferma la vulnerabilità dell'area, soggetta a intenso traffico navale e funestata da ripetuti incidenti;

   occorre constatare come, nonostante gli appelli lanciati dalle associazioni ambientaliste, poco sia stato fatto in questi anni per garantire la sicurezza dei trasporti in quell'area che, tra l'altro è il cuore del santuario dei cetacei;

   a parere degli interroganti se la collisione fosse avvenuta all'interno dello Stretto di Bonifacio, un'area estremamente fragile che continua a essere esposta ad un traffico estremamente elevato, si sarebbe quasi sicuramente avuto un disastro ambientale in grado di mettere a rischio uno dei patrimoni naturali del nostro Paese, compresa l'area marina de La Maddalena;

   l'area delle Bocche di Bonifacio è tra le zone paesaggisticamente più belle e ricche di biodiversità del Mediterraneo, con caratteristiche naturali di assoluta rilevanza ed unicità, come viene testimoniato dalla stessa istituzione della area marina protetta de La Maddalena;

   si tratta, però, anche di una zona di navigazione molto pericolosa, con un volume elevato di traffico di navi di ogni genere, comprese navi con carichi pericolosi (petrolio e sostanze chimiche);

   in media ogni anno attraversano lo stretto di Bonifacio 3.500 navi di cui (10 per cento francesi, il 26 per cento italiane e il 64 per cento battenti altre bandiere). Ogni anno sono circa cinquanta le navi alle quali viene contestata la mancata osservanza delle misure di protezione ambientale –:

   quali iniziative abbia assunto il Governo per evitare un disastro ambientale di tale portata le cui conseguenze sono difficilmente immaginabili, a causa dello sversamento in mare di olio carburante dopo l'incidente descritto in premessa;

   quali iniziative intenda assumere il Governo per garantire la sicurezza dei trasporti in questo tratto di mare che è il cuore del santuario dei cetacei.
(4-01393)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

sicurezza dei trasporti

inquinamento prodotto dalle navi