ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01354

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 61 del 11/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01354
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Giovedì 11 ottobre 2018, seduta n. 61

   CUNIAL. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il dibattito pubblico sulla correttezza dell'obbligo della pratica vaccinale continua a tenere alta l'attenzione della comunità scientifica del nostro Paese;

   in Italia, la legge n. 210 del 1992 regolamenta «l'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni». Queste disposizioni sono in linea con quanto stabilito dalla legge di conversione del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017, recante «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale»;

   secondo il virologo e professore Giulio Tarro «bisognerebbe fare un'anamnesi di ogni caso, capire qual è la storia di ogni paziente. Siamo invece al cospetto di campagne di masse e medici che per principio dicono che i vaccini non hanno effetti collaterali. Ma è assurdo. Il vaccino è di per sé un farmaco e può avere effetti collaterali, (...) anche gravi»;

   da diversi mesi, l'Ordine nazionale dei biologi ha aperto un confronto sull'argomento, chiedendo a esperti di fama internazionale di contribuire al progresso delle conoscenze nel settore. Uno dei punti principali su cui l'ente sta stimolando una più approfondita riflessione è l'analisi dei componenti delle dosi vaccinali e la loro potenziale tossicità per l'uomo;

   sul numero di settembre 2018 del giornale dei biologi ha trovato spazio l'approfondimento scientifico offerto dall'ordine in questione. In suddetta rivista si afferma che: «la letteratura scientifica più recente ha evidenziato la presenza di contaminazioni chimiche o microbiologiche nei vaccini, ponendo un importante interrogativo sull'effettiva rigorosità dei test di sicurezza e sulla loro conformità alle disposizioni imposte dagli enti supervisori. In più, studi internazionali stanno approfondendo la possibile correlazione tra la pratica vaccinale e l'insorgenza di reazioni avverse di tipo immunitario, neurologico e oncologico. In tal senso si sta indagando sul ruolo cruciale degli adiuvanti di alluminio come agenti neurotossici»;

   l'articolo scientifico dell'Ordine dei biologi afferma inoltre: «Se da un lato, come abbiamo spiegato, i sali di alluminio rappresentino una componente importantissima del farmaco vaccinale, poiché hanno una fondamentale funzione coadiuvante in grado di rendere efficace il processo di immunizzazione, dall'altro diversi studi di settore spingono il mondo scientifico a riflettere sulle possibili conseguenze negative del metallo sulla salute umana. Seppure questo entri quotidianamente in contatto con il nostro corpo anche attraverso l'alimentazione o l'utilizzo di prodotti cosmetici, è solo con l'inoculazione che riesce a superare la barriera cutanea, raggiungere il nostro organismo e depositarsi in modo irreversibile nel cervello, esponendo così l'individuo a complicanze importanti»;

   le conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito recitano testualmente: «alla luce degli elementi raccolti, la Commissione conferma che vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative, e altre patologie (es. quelle autoimmuni), e la somministrazione dei vaccini secondo la profilassi vaccinale militare. La Commissione ritiene di non poter escludere il nesso di causa»;

   esiste un principio di precauzione che dovrebbe guidare l'azione politica, secondo cui ogni intervento sanitario preventivo deve essere sottoposto a rigorose valutazioni, prevalentemente attraverso la ricerca scientifica e il ragionamento deduttivo. Questo principio dovrebbe permettere di reagire rapidamente di fronte a un possibile pericolo per la salute umana, nel caso in cui i dati scientifici non consentano una valutazione completa del rischio –:

   se il Ministro interrogato intenda chiarire di quali strumenti disponga in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda mettere in campo per garantire l'effettiva rigorosità dei test di sicurezza dei vaccini e la loro conformità alle indicazioni fornite dalla comunità scientifica;

   se sia intenzione del Governo adottare iniziative per finanziare un progetto di ricerca pubblico per vaccini «alluminium free», in modo che si possa valutare ed eliminare la neurotossicità degli adiuvanti contenuti nei vaccini.
(4-01354)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

rischio sanitario

principio di precauzione