ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01319

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 58 del 08/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2018
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/10/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01319
presentato da
ZOFFILI Eugenio
testo di
Lunedì 8 ottobre 2018, seduta n. 58

   ZOFFILI, ZIELLO e FORMENTINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   Fulgencio Obiang Esono, ingegnere civile, cittadino italiano quarantottenne, originario della Guinea equatoriale e residente a Pisa dal 1988, dove si trasferì per l'università, è scomparso;

   non si hanno più notizie dell'uomo dal 18 settembre 2018, quando ha inviato un messaggio alla sorella dopo essere atterrato a Lomé in Togo;

   la moglie, la sorella e i figli, tutti residenti a Pisa, ne hanno denunciato la scomparsa. Secondo la testimonianza dei parenti, l'ingegnere sarebbe andato in Togo per un colloquio di lavoro –:

   se sia a conoscenza della vicenda riportata in premessa e come intenda agire, per quanto di competenza, in favore del nostro concittadino.
(4-01319)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01319
presentata da
ZOFFILI Eugenio

  Risposta. — Il signor Fulgencio Obiang Esono, cittadino italo-guineano di quarantotto anni originario della Guinea Equatoriale, è scomparso il 18 settembre 2018. I familiari sono stati inizialmente informati da un parente che il signor Obiang era stato rapito in Togo da emissari del governo della Guinea Equatoriale e condotto nel carcere Black Beach a Malabo a causa delle sue opinioni politiche apertamente contrarie al governo equato-guineano.
  Appresa la notizia della scomparsa, l'ambasciata ad Accra, competente anche per il Togo, e la nostra rappresentanza a Yaoundé, competente per la Guinea Equatoriale, intervenivano presso le Autorità locali perché venisse accertata l'effettiva detenzione del connazionale. La Farnesina provvedeva inoltre a interessare alla vicenda le competenti articolazioni del Ministero dell'interno e della Presidenza del Consiglio per le opportune verifiche. La questione veniva al contempo sollevata dal Vice Ministro Del Re nel corso di un colloquio con il Ministro degli affari esteri della Guinea Equatoriale, a margine della Conferenza Italia-Africa nell'ottobre del 2018.
  Il 26 novembre 2018 i servizi di polizia giudiziaria togolesi informavano formalmente le Autorità di polizia italiane che Fulgencio Obiang Esono Ntogono era stato tratto in arresto da loro funzionari presso un hotel a Lomé in data 19 settembre 2018, in compagnia del cittadino equato-guineano Francisco Micha Obama e di due cittadini ciadiani, in esecuzione di un mandato d'arresto emesso dalle Autorità della Guinea Equatoriale, alle quali venivano consegnati, conformemente all'Accordo bilaterale di cooperazione in materia di polizia criminale tra Guinea Equatoriale e Togo.
  Il 25 gennaio 2019 l'ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma, in risposta a tre successive Note Verbali di questo Ministero, inviate tra ottobre e dicembre scorsi, faceva pervenire una Nota Verbale contenente la conferma ufficiale della detenzione del connazionale Fulgencio Obiang Esono. E ciò, in esecuzione di un mandato di ricerca e cattura emesso dal Tribunale di Bata, a seguito del tentativo di colpo di Stato del 24 dicembre 2017.
  A fronte di tale conferma, la competente ambasciata a Yaoundé richiedeva la collaborazione delle Autorità guineane per il tempestivo svolgimento di una visita consolare, volta a verificare le condizioni di salute e di detenzione del connazionale. Parallelamente, questo Ministero provvedeva a sensibilizzare le autorità della Guinea Equatoriale circa la necessità di poter svolgere una visita consolare, come previsto dalla convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963, mediante l'invio di varie Note Verbali e la convocazione dell'ambasciatrice della Guinea Equatoriale a Roma (5 febbraio scorso).
  Nel mese di marzo si è avuta notizia del trasferimento del connazionale nel carcere di Bata e dell'avvio di un processo a carico suo e di una pluralità di coimputati per i fatti del 24 dicembre 2017. Le accuse vanno dal reato di tradimento ai delitti contro il Capo dello Stato, ribellione, terrorismo, riciclaggio di capitali e finanziamento di attività terroristiche. Il 31 maggio scorso si è appreso che il connazionale sarebbe stato condannato a oltre 58 anni di carcere.
  Il corrispondente consolare a Bata è in costante contatto con l'avvocato del signor Obiang, dal quale ottiene informazioni sugli sviluppi processuali e sulle condizioni di salute e di detenzione dell'assistito. Tuttavia non ha ancora potuto effettuare la visita consolare. Nonostante i numerosi solleciti scritti effettuati dalla Farnesina e dall'ambasciata a Yaoundé, e nonostante le numerose assicurazioni da parte dell'ambasciata della Guinea Equatoriale in Italia circa la possibilità di svolgere tale visita, il corrispondente consolare a Bata, più volte appositamente inviato al carcere e all'ufficio del procuratore generale, si è finora visto ripetutamente negare l'accesso al penitenziario.
  Il 28 giugno scorso si è provveduto a una nuova convocazione dell'ambasciatrice della Guinea Equatoriale per esprimere disappunto per la mancata autorizzazione a svolgere la visita consolare e consegnare nelle sue mani una lettera a firma del signor Ministro Moavero Milanesi, con la quale si formalizza al massimo livello la richiesta di poter incontrare il detenuto.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cittadino della Comunita'