ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01226

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 51 del 27/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 28/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01226
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo presentato
Giovedì 27 settembre 2018
modificato
Venerdì 28 settembre 2018, seduta n. 52

   FRATOIANNI, MURONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   dalle ricostruzioni emerse sull'aggressione del 21 settembre 2018 a Bari da parte di militanti di CasaPound ad alcuni manifestanti, al termine della manifestazione antifascista e antirazzista si apprende che, finito il corteo, un gruppo di manifestanti stava rientrando a casa attraversando il quartiere Libertà;

   i manifestanti, tra cui l'europarlamentare Eleonora Forenza, hanno incontrato una ragazza molto preoccupata, anch'essa era di ritorno dalla manifestazione con il suo bambino nel passeggino. Per rientrare a casa sua, la ragazza sarebbe stata obbligata a transitare davanti la sede di CasaPound, dove c'era un gruppo di trenta militanti schierato con mazze e catene. Nonostante il pacifico corteo fosse presidiato massicciamente dalle forze dell'ordine, in quella circostanza non ve ne era traccia;

   i manifestanti hanno atteso con lei che scendessero di casa le amiche della ragazza, anche loro con figli nel passeggino, per non lasciarle da sole in quel contesto incredibilmente lasciato scoperto dalle forze dell'ordine; poco dopo, dal gruppo di neofascisti si è mosso verso di loro un gruppetto di 7-8 persone, armati di mazze, cinghie, catene. Uno dei ragazzi è stato colpito da una cinghiata, con un grosso peso da sommozzatore legato all'estremità. Miracolosamente è riuscito a parare il colpo, cavandosela con qualche acciacco e 7 giorni di prognosi;

   altri due hanno riportato diverse ferite, alcune medicate con parecchi punti in testa. La violenza con cui i militanti di CasaPound si sono accaniti su di loro è stata davvero brutale;

   le forze dell'ordine sono arrivate solo dopo, quando le aggressioni si erano moltiplicate e i passanti scappavano terrorizzati. All'arrivo delle forze dell'ordine il cordone e le cariche sono state riservate, incredibilmente, ai manifestanti antifascisti e non agli aggressori;

   sui social network è partita una campagna vergognosa con commentatori seriali e menzogne volte ad accusare gli aggrediti e non gli aggressori, fino al post, indegno per la divisa che indossa, di un operatore della polizia di Stato che, sull'accaduto, ha commentato su Facebook: «Ma quanto sto godendooooo...?»;

   appare incredibile che, vista la vicinanza tra il luogo della fine della manifestazione antirazzista e la sede di CasaPound, la questura abbia lasciato totalmente sguarnite le strade limitrofe, consentendo a un gruppo di neofascisti armati, provenienti anche da altre città, di radunarsi e muoversi indisturbati;

   i responsabili di CasaPound, nei loro comunicati, pubblicano la foto delle camionette schierate davanti alla sede e di un folto gruppo di manifestanti all'entrata di via Eritrea, sostenendo di aver subito un assalto e di essersi soltanto difesi. Peccato che quella foto sia delle ore 23.30, mentre l'aggressione è avvenuta alle ore 22.15 circa;

   a parere dell'interrogante, organizzazioni neofasciste come Casapound, per le idee che diffondono e i metodi violenti che utilizzano, andrebbero sciolte poiché si pongono al di fuori dei dettami costituzionali e in contrasto con la legge Mancino –:

   se il Ministro intenda acquisire, dalla questura e dalla prefettura di Bari, tutti gli elementi utili a chiarire perché le vie limitrofe alla sede di CasaPound non fossero presidiate dalle forze dell'ordine, nonostante la presenza di un gruppo di trenta militanti di quell'organizzazione schierato con mazze e catene e la contemporanea fine del corteo antirazzista e antifascista;

   quali iniziative intenda assumere, anche fornendo precise indicazioni alle prefetture, per monitorare attentamente iniziative come quelle esposte in premessa, al fine di evitare che movimenti d'ispirazione neofascista, che, a giudizio dell'interrogante, non si riconoscono nella Costituzione, possano compiere aggressioni di tali proporzioni contro persone inermi;

   quali iniziative di competenza intenda assumere nei confronti dell'operatore del reparto mobile della polizia di Bari, che sui social network ha mostrato soddisfazione per l'aggressione descritta, essendo per l'interrogante tale comportamento incompatibile con i suo ruolo di appartenente alla polizia di Stato.
(4-01226)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

intervento militare

amministrazione locale