ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01214

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 51 del 27/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRO' ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01214
presentato da
SCHIRÒ Angela
testo di
Giovedì 27 settembre 2018, seduta n. 51

   SCHIRÒ e UNGARO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   decine di migliaia di pensionati italiani residenti all'estero hanno ricevuto e stanno ricevendo una lettera dell'Inps con la quale viene chiesta la restituzione di somme «indebitamente» percepite e contestate dall'istituto previdenziale italiano in seguito agli accertamenti reddituali effettuati nel corso degli anni;

   l'impatto economico, umano e psicologico di queste lettere è devastante, considerate sia l'assenza di dolo degli interessati che la loro totale buona fede (in taluni casi alcune sedi provinciali dell'Inps intimano che la restituzione degli importi deve avvenire tramite bonifico entro 60 giorni dalla data di ricezione della lettera raccomandata e che se non dovesse essere rispettata tale scadenza, sarà dato corso all'azione legale per il recupero coattivo delle somme indebite);

   in un'audizione tenutasi la scorsa legislatura (luglio 2017) presso il Comitato per gli italiani nel mondo della Camera il presidente dell'Inps Tito Boeri ha quantificato in circa 100.000 le pratiche di prestazioni indebite relative a residenti all'estero titolari di pensioni in regime convenzionale;

   circa 60.000 pratiche erano (sono) interessate dall'attività di recupero; l'importo da recuperare è di circa 270 milioni di euro;

   le pensioni dell'Inps in pagamento all'estero sono circa 380.000; ciò significa che sono oggetto di ripetizione di un indebito più di un quarto delle pensioni erogate all'estero;

   si tratta ovviamente di una situazione clamorosa ma di difficile decifrazione e che appunto lascia molto perplessi, visto che non può essere il dolo da parte dei pensionati debitori la causa degli indebiti;

   è quindi presumibile che il costituirsi di questo elevato numero di indebiti sia da ascrivere alle modalità e alle procedure adottate dall'Inps ai fini della attribuzione dei diritti previdenziali legati a limiti di reddito e alla verifica, durante l'erogazione delle prestazioni, del mantenimento di tale diritto da parte dei pensionati italiani residenti all'estero –:

   quanti siano complessivamente i pensionati residenti all'estero che devono restituire somme indebitamente percepite dall'Inps; quale sia il numero disaggregato per ciascun Paese di residenza dei debitori; quali siano le cause di un numero così obiettivamente elevato di indebiti pensionistici vista l'alta percentuale (25 per cento) rispetto al numero complessivo delle pensioni erogate all'estero; quali siano esattamente le modalità di recupero adottate dall'Inps soprattutto in termini di trattenute sulle pensioni in pagamento e di salvaguardia del trattamento minimo; quali siano esattamente le modalità di recupero adottate dall'Inps in termini di pagamento con rimesse di denaro e di durata dei piani di recupero; a quanto ammontino finora le somme recuperate rispetto ai 270 milioni di euro che l'Inps ha sostenuto di dover recuperare nel 2017;

   se il Ministro interrogato non ritenga utile ed opportuno valutare la possibilità di adottare iniziative per introdurre una sanatoria degli indebiti pensionistici per i pensionati italiani residenti all'estero i quali sono titolari di redditi complessivi inferiori agli importi della «tax area» Irpef italiana, visto che la Corte costituzionale ha sostenuto più volte il principio dell'importanza dell'affidamento dei pensionati nell'irripetibilità di trattamenti pensionistici indebitamente percepiti in buona fede, principio che – secondo la Corte – è tanto più meritevole di tutela ove si tratti di pensionati a reddito non elevato che destinano le prestazioni pensionistiche, pur indebite, al soddisfacimento di bisogni alimentari propri e della famiglia.
(4-01214)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

conseguenza economica

azione giudiziaria