ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01175

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 48 del 21/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: D'ATTIS MAURO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/09/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/11/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/06/2019

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01175
presentato da
D'ATTIS Mauro
testo di
Venerdì 21 settembre 2018, seduta n. 48

   D'ATTIS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in alcune dichiarazioni rilasciate il 2 settembre 2018 in una intervista a La Repubblica, il Ministro Tria individua nei porti del nord Adriatico e del nord Tirreno i beneficiari di accordi con la Cina per la «via della seta»;

   «la via della seta» si ferma al nord e ignora il sud, Brindisi in testa;

   se il terminale per la «Via della Seta» dovesse essere l'Adriatico del nord, con il sistema portuale che va da Venezia a Trieste e a Capodistria, l'area portuale pugliese, quindi anche Brindisi, potrebbe essere un anti-terminale per lasciare i container;

   gli stessi container possono essere poi distribuiti nel centro e sud Italia e nell'area del Mediterraneo;

   in più c'è la Turchia che è un partner economico-commerciale importantissimo per l'Italia;

   la crescita di quest'area portuale sarebbe utile per tutta quanta l'Unione europea;

   in fase di discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria, le forze di governo hanno dimostrato l'intenzione di potenziare i porti del Mezzogiorno;

   le dichiarazioni di Tria, a giudizio dell'interrogante, sono molto preoccupanti per il Mezzogiorno, anche in previsione della prossima revisione della Rete dei trasporti transeuropea (Ten-T) per la quale ci si aspetta che, in difformità con le dichiarazioni sopracitate, il Governo convinca la Commissione europea a favorire i corridoi meridionali e a riportare nella mappa dei porti strategici quelli del sud come Brindisi e Catania –:

   se il Ministro dell'economia e delle finanze intenda spiegare la sua posizione che, a quanto risulta all'interrogante, non sembrerebbe essere quella del Governo;

   se corrisponda al vero che il Governo intenda escludere a priori i porti del sud Italia da questa visione;

   se il Governo intenda fare chiarezza rispetto agli accordi con la Cina sulla Via della Seta e se tali accordi considerino solo la disponibilità dei porti del nord Adriatico e del Tirreno, escludendo gli altri, soprattutto quelli del sud, alla luce delle dichiarazioni sopracitate;

   se non si intenda comunque cambiare rotta e incentivare più piani per lo sviluppo del sud.
(4-01175)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01175
presentata da
D'ATTIS Mauro

  Risposta. — Con il documento in esame, l'interrogante chiede chiarimenti in ordine agli accordi relativi alla «Nuova via della seta», l'iniziativa strategica della Cina per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra Paesi nell'Eurasia. Ciò in considerazione del fatto che il Ministro Tria, nel corso di un'intervista rilasciata ad un noto quotidiano, avrebbe individuato unicamente nei porti italiani del nord Adriatico e del nord Tirreno «i beneficiari» dei suddetti accordi con la Cina, escludendo l'area portuale pugliese ed in generale i porti del Mezzogiorno.
  Al riguardo, sentiti gli uffici dell'Amministrazione finanziaria ed il Ministero degli affari esteri, si rappresenta quanto segue.
  Il rafforzamento dei rapporti tra Italia e Cina nel settore dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture, con specifico riferimento alle «Nuove Vie della Seta» nell'ambito della «iniziativa Belt and road (Bri)», è da tempo al centro dei colloqui ad alto livello politico tra i due Paesi.
  Le discussioni con la Cina relative alla Belt and road initiative presentano il sistema Italia nel suo insieme come possibile partner della Cina nelle iniziative di connettività euro-asiatiche, come ad esempio nel caso del Memorandum d'Intesa per la collaborazione in paesi terzi, recentemente firmato dal Ministero per lo sviluppo economico con la National development and reform commission (Ndrc).
  Il Governo italiano è da tempo interessato a valorizzare nel Mediterraneo la dimensione marittima e terrestre della connettività euro-asiatica. In tutte le occasioni di interazione con le controparti cinesi, il Governo italiano ha messo in luce il potenziale sviluppo di sinergie con il sistema italiano di porti, trasporti e infrastrutture, in coerenza con il rafforzamento delle reti di trasporto trans-europee. In questo contesto, si auspicano positivi sviluppi a beneficio dell'intero territorio nazionale.
  La partecipazione italiana al massimo livello al Forum Bri di Pechino nel maggio 2017 ha portato diretta testimonianza della disponibilità italiana a sviluppare progetti tra la Cina e l'intero sistema portuale italiano, senza distinzioni in ragione della collocazione dei singoli porti.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze: Massimo Bitonci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

rete di trasporti

dichiarazione del governo