ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01167

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 48 del 21/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: MANCA ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/09/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/09/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01167
presentato da
MANCA Alberto
testo presentato
Venerdì 21 settembre 2018
modificato
Martedì 25 settembre 2018, seduta n. 49

   ALBERTO MANCA, PERANTONI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nel corso di una recente visita presso la casa di reclusione «Paolo Pittalis» di Nuchis (Tempio Pausania, Sassari), svoltasi in data 3 settembre 2018, si riscontrava presso la struttura medesima il permanere degli annosi problemi alla rete idrica interna, apparsi immediatamente dopo l'inaugurazione della stessa, avvenuta nel 2012;

   tali criticità provocano continue infiltrazioni e perdite lungo i muri, dovute alle otturazioni delle condotte, a loro volta da imputare al fatto che le tubazioni del carcere sono in ferro e il passaggio dell'acqua ne determina tanto l'ossidazione quanto il distacco della relativa zincatura;

   l'acqua che fuoriesce dalle condutture, per via dell'elevata concentrazione di ferro e zinco, si presenta rossastra e con sedimenti di colore marrone. Le percentuali di questi elementi in essa riscontrate risultano superiori alle soglie massime previste dalla legge, pertanto la stessa non è potabile. In conseguenza di ciò, per gli utilizzi alimentari se ne rende necessario un costante e oneroso approvvigionamento dall'esterno;

   i malfunzionamenti della rete idrica in diversi settori dell'edificio costringono, inoltre, intere sezioni dello stesso a rimanere prive di acqua calda e senza riscaldamento nei mesi invernali, con evidenti disagi per i detenuti;

   oltre a questi inconvenienti di carattere strutturale, l'istituto palesa serie carenze di personale: in base alla ripartizione territoriale della dotazione organica prevista dalla «tabella E» del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015, n. 84 (richiamata altresì dal decreto ministeriale 9 novembre 2017), la casa di reclusione «Paolo Pittalis» dovrebbe disporre di:

   quattro funzionari della professionalità giuridico-pedagogica (il doppio di quelli effettivamente presenti);

    tre funzionari contabili (invece di due);

    un funzionario dell'organizzazione e delle relazioni (figura assente);

    due Operatori (figura assente);

    quattro assistenti amministrativi (in luogo dei tre effettivamente presenti);

    un potabile (figura assente);

    due assistenti tecnici (figura assente);

   allo stato attuale si contano dieci unità in meno delle diciassette complessivamente previste e necessarie per garantire l'efficiente funzionamento della struttura, la quale ospita quasi esclusivamente detenuti in regime di alta sicurezza (AS3) –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle situazioni descritte e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere in merito.
(4-01167)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-01167
presentata da
MANCA Alberto

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante, richiamate le criticità della casa di reclusione «Paolo Pittalis» di Tempio Pausania, tanto con riferimento al malfunzionamento della rete idrica della struttura, quanto con riferimento alle carenze di organico rispetto a varie figure professionali, chiede di sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle situazioni descritte e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere in merito.
  Va innanzitutto premesso che, sulla base degli elementi forniti dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il competente ufficio del locale provveditorato, risulta sempre essersi attivato, nel corso degli ultimi anni e compatibilmente con le risorse finanziarie assegnate, al fine di garantire le condizioni minime per il funzionamento dell'istituto, rivolgendo particolare premura a tutte le criticità relative alla rete idrica.
  Nel 2015, si è proceduto ad esperire i primi sopralluoghi sia da parte dei tecnici del locale Provveditorato che da parte dei tecnici della direzione generale del personale e delle risorse.
  Le analisi chimiche fatte eseguire a cura della direzione dell'istituto lasciavano emergere lo sforamento dai limiti di legge dei valori di ferro e zinco.
  In considerazione della portata del fenomeno e delle problematiche imputabili a difetti di costruzione e posa in opera, nel corso del mese di novembre di quell'anno, il locale provveditorato, per il tramite del Ministero delle infrastrutture – provveditorato alle opere pubbliche di Cagliari, faceva richiedere con urgenza un intervento in garanzia da parte dell'appaltatore.
  Nel 2016, in seguito alle interlocuzioni con il competente ufficio tecnico per l'edilizia penitenziaria del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comunicava la propria disponibilità alla redazione della perizia tecnico-economica per la realizzazione degli urgenti interventi risolutivi della problematica, attraverso l'istallazione di un deferrizzatore, la pulizia della vasca, la pulizia delle tubazioni, ovvero la loro sostituzione.
  In seguito all'assegnazione straordinaria di fondi da parte della direzione generale di cui sopra, per un importo complessivo di euro 43.758,00, venne avviata la procedura per la realizzazione degli interventi suddetti a cura del provveditorato alle opere pubbliche.
  Gli interventi sono stati eseguiti tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017.
  Nel corso delle opere, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti constatava la necessità di proseguire nella pulizia/sostituzione delle tubazioni con ulteriori interventi da definire congiuntamente al Dipartimento amministrativo penitenziario.
  Nell'anno 2017, la Direzione generale del personale e delle risorse assicurava al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'assegnazione dei fondi per l'ulteriore intervento di pulizia delle tubazioni. Nel contempo emergevano problematiche di funzionamento sull'impianto di deferrizzazione di nuova installazione, imputabile probabilmente alla ridotta portata nominale rispetto ai fabbisogni dell'utenza, prontamente segnalati dalla Direzione dell'istituto.
  Tale aspetto induceva la stessa autorità dirigente a non procedere al pagamento della fattura trasmessa dall'appaltatore ed a richiedere le necessarie valutazioni da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Provveditorato alle opere pubbliche di Cagliari in qualità di stazione appaltante.
  Nel 2018, analogamente a quanto verificatosi episodicamente nel corso degli anni precedenti, si è dovuto provvedere, in emergenza, alla riparazione di un tratto delle tubazioni a servizio della caserma agenti.
  In data 21 giugno 2018 è stato eseguito un sopralluogo congiunto da parte dei tecnici del Ministero delle infrastrutture, del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e del locale provveditorato, all'esito del quale è stato rilevato il corretto stato di manutenzione del deferrizzatore e la possibilità di effettuare la pulizia di circa 1.000 metri lineari di tubazioni con fondi a disposizione del Ministero delle infrastrutture, pur non potendo escludersi il rischio della portata non risolutiva di tale intervento e della eventualità di dover far ricorso alla sostituzione parziale/totale delle tubature.
  Si è inoltre proceduto allo svuotamento delle vasche di accumulo da cui è emersa l'esigenza di un loro risanamento.
  La Direzione generale del personale e delle risorse umane, dunque, in data 11 settembre 2018, ha chiesto al provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, in qualità di committente e stazione appaltante, dell'intera struttura di Tempio Pausania, di valutare la possibilità di finanziare, nonché eseguire, un sostanziale intervento di completa sostituzione delle attuali tubazioni di adduzione idrica in ferro zincato con tubazioni in polipropilene e/o in PVC-A per condotte in pressione, ritenendo questa soluzione idonea ad eliminare le criticità che affliggono l'istituto.
  Considerati i rischi per la salute, va dato atto che, allo stato, la rete idrica di distribuzione interna è alimentata dal collegamento diretto al punto di distribuzione esterno all'istituto.
  In attesa del ripristino della qualità delle acque alla popolazione detenuta è assicurata la distribuzione di 2 litri di acqua imbottigliata
pro capite al giorno.
  Per la preparazione dei pasti, nelle cucine detenuti e agenti, viene ugualmente utilizzata acqua imbottigliata.
  Con riferimento, poi, alla situazione degli organici del «Comparto Funzioni Centrali» si evidenzia che la pianta organica della casa circondariale «Paolo Pittalis» di Tempio Pausania consta di n. 18 unità, inclusa l'unità dirigenziale ivi assegnata temporaneamente, e che l'attuale tasso di scopertura è pari al 50 per cento.
  Le carenze riguardano tutti i profili professionali, ed in particolare quello di funzionario giuridico-pedagogico (due unità presenti su quattro previste), quello di funzionario contabile di area seconda (nessuna unità presente su una prevista) e quello di assistente tecnico (nessuna unità presente su due previste).
  In ogni caso va precisato che la carenza contabile di area seconda è parzialmente compensata dalla presenza di due funzionari contabili sui tre previsti in pianta organica.
  Questo Ministero, tuttavia, non esclude né tralascia ogni possibile margine di risoluzione, o quantomeno, di contenimento dei problemi connessi a tali carenze, sia mediante possibili immissioni di personale dall'esterno che, entro i limiti del possibile, fronteggiando eventuali criticità a livello locale.
  Da ultimo, per completezza di esposizione, va detto che a livello regionale, il tasso di scopertura si attesta sul -26,7 per cento, corrispondenti a n. 72 posti vacanti.
  Sul punto, deve però evidenziarsi che si è provveduto ad integrare il comparto mediante l'inserimento di cinque unità di funzionario contabile (una ulteriore unità assumerà servizio il 5 novembre 2018), di dodici unità di funzionario giuridico-pedagogico, di due unità di funzionario tecnico e di un'unità di funzionario dell'organizzazione e delle relazioni.
  Al momento risultano concluse tutte le procedure interne ed esterne finalizzate alla integrazione di personale del comparto funzioni centrali.

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionario