ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01115

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 45 del 17/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: LEGNAIOLI DONATELLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 17/09/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01115
presentato da
LEGNAIOLI Donatella
testo di
Lunedì 17 settembre 2018, seduta n. 45

   LEGNAIOLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea) rappresenta un nuovo modello di insediamento produttivo, particolarmente strategico e adatto a uno sviluppo rivolto al futuro, con la presenza di un gestore dell'area produttiva, che lavori per mantenerla efficiente creando al contempo sinergie tra le varie aziende presenti sul territorio, con benefici diffusi dal punto di vista ambientale ed economico, oltre che sociale;

   la regione Toscana è tra le regioni che possono vantare un'Apea grazie all'inserimento nella banca dati provinciale dell'insediamento industriale di Ponte a Egola nel comune di San Miniato (Pisa), primo esempio regionale di sviluppo territoriale rispondente ai criteri di sviluppo ecologico attrezzato;

   nello stesso territorio opera l'azienda Tecnoambiente spa impiegata nel settore dello stoccaggio dei rifiuti, che si occupa in particolare di smaltimento e inertizzazione;

   secondo recenti notizie riportate sulla stampa locale di Pisa la ditta ha presentato mesi fa un progetto per la costruzione di un nuovo fabbricato industriale, con superficie lorda pari a circa 2.975 metri quadrati e un'altezza media di circa 13,8 metri; a fronte di ciò, il comune di San Miniato, ove l'opera insiste, incasserà, come previsto dalla normativa, circa 100 mila euro per gli oneri di urbanizzazione;

   la preoccupazione per l'impatto del previsto ampliamento ha indotto alcuni abitanti della zona a raccogliere firme di protesta dopo avere costituito un comitato, mentre alcuni imprenditori sono pronti a presentare un ricorso al Tar per bloccare il nuovo deposito;

   rappresentanze sindacali del territorio, sempre a mezzo stampa, hanno riferito come «L'impatto per la salute rischia di essere dirompente per la moltiplicazione degli agenti inquinanti dei volumi dei rifiuti pericolosi, trattati con il nuovo deposito, dei metri cubi di acqua contaminata che sarà scaricata nella fogna pubblica e infine per l'incremento dei mezzi dedicati al trasporto di queste sostanze, sia in arrivo che in uscita in questa area che incideranno negativamente sulla qualità dell'aria aumentando le polveri sottili che respireremo»;

   la relazione territoriale sulla regione Toscana, redatta ed approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati e comunicata alle Presidenze della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica il 1° marzo 2018, riporta come l'azienda Tecnoambiente spa, operando per conto di alcune cartiere di Lucca, «effettua un trattamento di miscelazione con altri rifiuti (...) diversamente da quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 36 del 2003, che vieta la diluizione o la miscelazione di rifiuti al solo fine di renderli conformi ai criteri di ammissibilità in discarica» e che in questo modo l'azienda che effettua lo smaltimento finale non riceve il rifiuto prodotto dalla cartiera «bensì una miscela e non può quindi attestarne l'effettivo smaltimento»;

   la medesima relazione precisa altresì come «sono stati richiesti accertamenti al dipartimento ARPAT di Pisa presso la Tecnoambiente spa, allo scopo di verificare le modalità di trattamento dei fanghi ricevuti e la loro destinazione finale, pur se le ditte contestano le osservazioni di ARPA Toscana, in quanto non ravvedono alcuna irregolarità nella loro condotta»;

   in un'intervista riportata su il Tirreno di Pisa del 12 luglio 2018 ad un rappresentante sindacale del territorio, viene riportato come l'azienda TecnoAmbiente spa avrebbe partnership con la società consortile cooperativa di raccolta e trasporto di rifiuti Modus, il cui presidente del consiglio di amministrazione è il figlio del sindaco di San Miniato –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se non si ritenga altresì opportuno adottare iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, allo scopo di verificare, anche per il tramite del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, lo stato dei luoghi e il livello di inquinamento nell'area sopra indicata in relazione all'attività di trattamento di rifiuti svolta dalla società Tecnoambiente.
(4-01115)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

eliminazione dei rifiuti

rifiuti

protezione dell'ambiente