ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01104

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Trasformazioni
Trasformato il 28/09/2018 in 5/00567
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
28/09/2018
Fasi iter:

TRASFORMA IL 28/09/2018

TRASFORMATO IL 28/09/2018

CONCLUSO IL 28/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01104
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   NESCI, SPORTIELLO, SAPIA, LOREFICE, D'ARRANDO, LEDA VOLPI, BOLOGNA, MAMMÌ, TRIZZINO, TROIANO, LAPIA, PROVENZA, NAPPI, MENGA e IANARO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   sulla testata on line 21righe.it è apparso, il 7 gennaio 2017, un dispaccio dell'Ansa relativo alla vicenda della morte della trentasettenne Tiziana Lombardo, avvenuta a Vibo Valentia il 5 gennaio dello stesso anno dopo aver dato alla luce la propria figlia G;

   nel dispaccio in predicato si fa riferimento alla notificazione di 10 avvisi di garanzia da parte della squadra mobile della polizia di Stato di Vibo Valentia ad «altrettanti medici dell'ospedale cittadino nell'ambito delle indagini sulla morte della» donna;

   ivi si legge che i «provvedimenti, emessi dal pm Claudia Colucci, riguardano sanitari in servizio nel reparto di Ginecologia dell'ospedale Jazzolino che hanno avuto in cura la donna», con la correlata «possibilità di nominare i propri periti in vista dell'esame autoptico» dell’«anatomopatologa Katiuscia Bisogni», con la partecipazione dei «consulenti nominati dall'Azienda sanitaria provinciale»;

   nello specifico l'ipotesi di reato è per tutti i coinvolti di omicidio colposo;

   il suddetto dispaccio di agenzia nomina i destinatari dei riferiti provvedimenti, cioè «il primario Oscar Cervadoro» e i «medici Salvatore Falcone, Vincenzo Mangialavori, Rocco Fiasché, Marianna Carnovale, Pasquale De Bartolis, Gianfranco Marataro, Daniela Fusca, Tommaso Sirgiovanni e Antonella D'Alessandro»;

   «la causa del decesso — prosegue l'inteso resoconto di Ansa — sarebbe dovuta ad una copiosa emorragia»;

   «il ministro della Salute Beatrice Lorenzin — ivi aggiunto — ha nominato, una task force per verificare le procedure di quanto accaduto nell'ospedale vibonese»;

   nell'interrogazione a, risposta in Commissione n. 5-05490 del 30 aprile 2015, l'interrogante aveva già posto, ricordando la carenza di personale nel punto nascita dell'ospedale di Vibo Valentia e preoccupanti episodi di cronaca, la questione del reale livello di sicurezza di tutte le strutture in cui si può partorire in Calabria, chiedendone la verifica per il tramite del commissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria;

   in seguito l'interrogante ha formalmente chiesto, nell'autunno del 2017, al direttore generale facente funzioni del dipartimento della regione Calabria Tutela della salute di attivare la commissione aziendale di controllo e all'ispettorato del lavoro di Vibo Valentia di verificare se in quel reparto fosse rispettata la normativa sui turni e i riposi obbligatori, indirizzandone una copia al procuratore della Repubblica, al Presidente della regione della Calabria e al commissario governativo alla sanità;

   oltretutto, in ordine ai requisiti del punto nascita dell'ospedale di Vibo Valentia, ad oggi senza primario effettivo per causa di valutazioni errate nella relativa procedura concorsuale, l'interrogante — che peraltro ha reso note le intese anomalie intraprocedimentali, infine riconosciute dall'Asp di Vibo Valentia — sul finire del 2017 ha compiuto una visita nell'unità operativa in predicato, accertando diverse criticità e poi partitamente esponendole –:

   di quali precise informazioni disponga in relazione agli esiti degli accertamenti disposti a seguito del decesso della signora Lombardo, se li reputi esaustivi e se non ritenga di doverne disporre di ulteriori, anche per accertare le attuali condizioni di sicurezza del punto nascita di Vibo Valentia.
(4-01104)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

inchiesta giudiziaria

procedura penale