ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01101
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   MURONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   a Lecce sette persone sono state arrestate e 46 indagate. Sono ex amministratori comunali, consiglieri – alcuni dei quali ancora in carica – e dirigenti, tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d'ufficio e falso ideologico, come riportato in un articolo sul sito online del Il Fatto Quotidiano pubblicato il 7 settembre 2018;

   l'accusa nei confronti delle persone arrestate e degli indagati è di voto di scambio attraverso alloggi popolari. Sono finiti ai domiciliari l'ex assessore e attuale consigliere comunale Attilio Monosi (centrodestra), il consigliere comunale Pd Antonio Torricelli, l'ex assessore della giunta Perrone Luca Pasqualini (oggi consigliere di centrodestra), il dirigente comunale Lillino Gorgoni e il 27enne Andrea Santoro. Interdittiva invece per i dirigenti e funzionari dell'ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce, Paolo Rollo e Luisa Fracasso. Tra gli indagati c'è anche un parlamentare, ex assessore leccese, il cui nome era emerso già oltre un anno fa in un altro filone dell'inchiesta sulle case popolari, secondo quanto riportato nel citato articolo sul sito online del Il Fatto Quotidiano pubblicato il 7 settembre 2018;

   l'inchiesta principale, aperta tre anni fa, aveva conosciuto una prima svolta nel pieno della campagna elettorale 2017, quando emersero i nomi di ex sindaci della città di Lecce, di ex assessori alle politiche giovanili e al welfare e di alcuni dirigenti comunali;

   intere palazzine di via Potenza, via Pistoia, piazzale Cuneo e piazzale Genova sarebbero state assegnate con criteri poco trasparenti, tra il 2006 e il 2016. Per almeno 28 appartamenti si sospettano attribuzioni senza requisiti, a colpi di sanatorie, di occupazioni abusive, semplici delibere, passaggi indebiti dalle case parcheggio agli alloggi. Il tutto con la presunta influenza degli amministratori e con la commistione dei dipendenti di Palazzo Carafa, per agevolare precisi gruppi di inquilini. Tra questi figurerebbero persone ritenute vicine ai clan della Sacra corona unita, come riportato nell'articolo citato;

   da queste notizie emergerebbe un legame tra la politica locale e clan della criminalità organizzata, già segnalato dal prefetto di Lecce alla Commissione parlamentare antimafia nel febbraio 2016;

   in quella audizione il prefetto Palomba ha parlato delle zone d'ombra evidenziate dall'inchiesta «Eclissi» della direzione distrettuale antimafia. Inchiesta nell'ambito della quale è emerso anche come 5 dei 79 imputati siano stati assegnatari di un alloggio popolare. Inoltre, nella sua relazione alla commissione, il prefetto Palomba ha, altresì, evidenziato che nelle elezioni comunali del 2012 i clan della Sacra corona unita avrebbero garantito il loro appoggio a un partito e ad alcuni candidati in particolare e che alla prassi dell'assegnazione temporanea degli alloggi spesso non seguisse quella definitiva, come riportato in un articolo sul sito online del «Il Nuovo Quotidiano – Lecce» pubblicato il 13 settembre 2018 –:

   di quali notizie disponga il Ministro interrogato Ministro interrogato in relazione ai fatti citati in premessa;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere o abbia già assunto al fine di garantire alla città di Lecce la presenza dello Stato.
(4-01101)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

casa popolare

assegnazione di alloggio

partito politico