ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
18/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/10/2019

CONCLUSO IL 18/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01096
presentato da
CONTE Federico
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   CONTE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da decenni si assiste «inermi», quasi fosse un evento ineluttabile, allo scempio di boschi e montagne, in particolare nel Centro-Sud d'Italia, a causa degli incendi boschivi;

   lo Stato affronta il fenomeno con strumenti che, alla luce dei fatti, si dimostrano poco efficaci e anche poco trasparenti;

   il servizio antincendio boschivo (aib), è svolto secondo le seguenti modalità:

    a) sul piano nazionale, i mezzi pubblici di spegnimento, essenzialmente gli aerei canadair, sono affidati a società private attraverso un appalto dal costo di diverse centinaia di milioni di euro, oltre al costo per ogni ora di volo, che è di circa 15.000 euro;

    b) sul piano regionale, invece, sia i mezzi (elicotteri), sia il personale sono forniti da società private attraverso appalti che ciascuna regione effettua autonomamente, per diversi milioni di euro, oltre al costo per ogni ora di volo, quantificabile dai 2.000 ai 5.000 euro a seconda del tipo di velivolo;

   sul suolo, gli interventi di spegnimento sono affidati a operai idraulici forestali molto spesso assunti con contratti a termine e impegnati solo in caso di necessità, in una assurda e controproducente situazione di precarietà;

   da tempo, associazioni ambientaliste, testate giornalistiche e anche forze politiche hanno posto l'accento in modo critico sul sistema del «servizio aib», in particolare per quanto riguarda gli appalti ai privati, sottolineando con forza che si tratta di un meccanismo poco efficiente e poco trasparente;

   giova ricordare che una recente inchiesta giudiziaria della procura di Catanzaro ha portato all'arresto, oltre che di amministratori e dirigenti pubblici, anche di un manager della ditta beneficiaria dell'appalto per la gestione degli elicotteri, la Babcock Mission Criticai Services Italia SpA, la stessa società che negli ultimi sei anni, anche se in precedenza con la denominazione di Inaer Aviation Italia Spa, ha gestito i canadair dello Stato;

   alla stessa società il Ministero dell'interno, in data 2 febbraio 2018, cioè lo stesso giorno in cui scadeva l'appalto precedente, ha appaltato nuovamente il servizio di gestione di detti velivoli, per una dorata di quattro anni (anziché tre come in precedenza), rinnovabili, al costo base di 359.251.110,80 euro (Gazzetta ufficiale 5a Serie speciale, anno 159o, n. 24 del 26 febbraio 2018), oltre il prezzo delle ore di volo;

   sulla vicenda degli appalti dei mezzi aerei del «servizio aib», nel 2017 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un'inchiesta, che dovrà concludersi entro l'ottobre di quest'anno, al centro della quale è il sospetto di pratiche monopolistiche per spartirsi le aggiudicazioni;

   non si può non rilevare che, viste le dinamiche con cui si sviluppano i roghi, quella degli incendi boschivi estivi si connota come una vera e propria industria del fuoco, alla cui sommità esiste una strategia criminale finalizzata a ottenere profitti illeciti;

   un incendio boschivo è distruzione di ecosistemi e rappresenta un vero e proprio attentato alla pubblica incolumità, in quanto diventa la precondizione per ulteriori disastri ambientali, quali i dissesti idrogeologici, oltre a essere causa di gravissime compromissioni delle attività umane e degli interessi diffusi presenti in un territorio;

   i costi per riparare i disastri ambientali sono notoriamente molto più onerosi rispetto a quelli della corretta prevenzione e manutenzione del territorio –:

   se il Governo non ritenga di assumere iniziative nell'ambito delle proprie competenze, per riformare il servizio antincendio boschivo (aib) al fine di portarlo totalmente sotto il controllo pubblico, per porre fine alla precarietà oggi esistente nel settore degli idraulici forestali e per aumentare le pene per i colpevoli di incendio boschivo doloso.
(4-01096)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 18 ottobre 2019
nell'allegato B della seduta n. 241
4-01096
presentata da
conte

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, la competenza primaria nella materia della lotta attiva contro gli incendi boschivi è affidata alle regioni mentre allo Stato il solo concorso nell'attività, di spegnimento con l'impiego della flotta aerea del Centro operativo aereo unificato (Coau).
  Tale assetto generale è stato confermato dalla legge quadro sugli incendi boschivi 21 novembre 2000, n. 353 che tra l'altro ha attribuito alle regioni il compito di definire e programmare, mediante appositi piani regionali, le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
  Il predetto riparto di competenze, non è stato modificato nemmeno dall'assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
  Con specifico riguardo alla flotta aerea antincendio gestita dal Ministero dell'interno lo stesso Ministero ha rappresentato che il contratto per la gestione operativa e logistica della flotta di Stato, composta da 19 aeromobili Canadair CL-415, stipulato in esito ad una procedura di gara aperta in ambito europeo, ammonta a meno di 45 milioni di euro l'anno, oltre Iva. Tale somma include il costo dell'attività di volo, stimata in 3.500 ore e liquidata solo nella misura dell'attività effettivamente svolta, con un corrispettivo per ora di volo attualmente pari ad euro 2.380,74.
  In ordine all'inchiesta giudiziaria della procura di Catanzaro nei confronti di appartenenti alla ditta beneficiaria dell'appalto che ha gestito i canadair dello Stato, il Ministero dell'interno ha precisato che tale vicenda non ha riguardato l'appalto del servizio di gestione logistica ed operativa della predetta flotta di Stato, né ha avuto, finora, riflessi su di esso. Per quanto concerne il nuovo appalto di gestione dei velivoli del 2 febbraio 2018, ancora il Ministero dell'interno ha aggiunto che la durata prevista dal contratto è di 4 anni, prorogabili per un massimo di tre anni e che, pertanto, il prezzo di aggiudicazione si riferisce all'ammontare dei corrispettivi stimati in caso di eventuale proroga dell'appalto fino alla sua durata massima di sette anni.
  Nell'importo, pari ad euro 359.251.110,80, è ricompreso il costo dell'attività di volo per la sua durata massima che sarà liquidato soltanto se le predette ore di volo saranno effettivamente svolte.
  In ultimo, in relazione all'inchiesta avviata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Ministero dell'interno riferisce che, per l'appalto del servizio di gestione operativa e logistica della flotta di Stato Canadair, la predetta autorità ha inoltrato una richiesta di informazioni, alla quale è stato prontamente fornito riscontro.
  Per quanto riguarda le proprie competenze, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si occupa dei piani anti incendi boschivi (piani AIB) delle aree protette statali (parchi nazionali e riserve naturali statali), in attuazione all'articolo 8, comma 2, della legge n. 353 del 2000, col supporto degli enti gestori di tali aree protette che curano in modo particolare la «previsione» e la «prevenzione» degli incendi boschivi.
  Si fa presente che tutte le aree protette statali hanno un proprio piano AIB pluriennale (articolo 8 comma 2 della legge n. 353 del 2000), che cura la previsione e la prevenzione incendi in tali ambiti territoriali, rinnovato sistematicamente alla scadenza.
  Al fine di ottimizzare l'azione di contrasto degli incendi boschivi, nel luglio 2018 il medesimo Ministero, l'Arma dei Carabinieri e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco hanno siglato un apposito protocollo d'intesa volto a definire le attività antincendio boschivo nelle aree protette statali e le possibili collaborazioni fra le diverse istituzioni interessate alla problematica.
  Quanto premesso, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare assicura comunque che manterrà alta l'attenzione sulla tematica, al fine di perseguire, in sinergia con i soggetti istituzionali competenti, l'efficienza del servizio antincendio boschivo.
  Viene rimessa al legislatore ogni valutazione sull'opportunità di riformare il servizio antincendio boschivo rispetto all'attuale assetto normativo.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro causato dall'uomo

inchiesta giudiziaria

subappalto