ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/10/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01089
presentato da
MARAIA Generoso
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   MARAIA, VIGNAROLI, MAGLIONE e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nella discarica di rifiuti solidi urbani sita in località Difesa Grande ad Ariano Irpino (Avellino), gestita dalla Asi-Dev Ecologia S.r.l. ed attualmente dismessa, sono stati sversati abusivamente fanghi tossici industriali, come accertato dalla sentenza n. 241/2013 del tribunale di Ariano Irpino;

   malgrado ciò la discarica è stata dichiarata sito non inquinato dal verbale della conferenza di servizi dell'11 dicembre 2014 della regione Campania, che ha recepito le valutazioni dell'analisi di rischio redatta l'11 ottobre 2014 dall'Asi-Dev;

   ciò nonostante, la presenza nel sito di elevate concentrazioni di sostanze inquinanti;

   l'aver dichiarato la discarica «sito non inquinato» sembrerebbe essere frutto di quelle che appaiono agli interroganti violazioni della normativa di settore:

    1) l'Asi-Dev, nel valutare il rischio derivante dalle sostanze tossiche all'interno della discarica, secondo gli interroganti ha erroneamente applicato i parametri normativi relativi ai siti a destinazione d'uso industriale-commerciale di cui alla colonna B della tabella 1 dell'Allegato 5 al Titolo V, parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006. Ciò avveniva nonostante la discarica non sia considerabile sito industriale, perché destinata a rifiuti solidi urbani ed insiste su un'area destinata dal piano urbanistico comunale all'uso di attrezzature eco-ambientali. L'Asi-Dev doveva applicare i più restrittivi parametri di cui alla colonna A della citata tabella 1, rispetto ai quali si sarebbero evidenziati sforamenti di quasi tutte le sostanze inquinanti;

    2) l'Asi-Dev, per dimostrare la non contaminazione da ferro e manganese della zona esterna alla discarica, ha applicato un parametro di confronto basato sul cosiddetto «valore di fondo naturale» senza argomentare l'esistenza di fattori antropici o naturali che abbiano alterato, a prescindere dalla discarica, la conformazione chimica del terreno. Inoltre, il valore del fondo naturale è stato calcolato sulla base di analisi condotte su campioni verosimilmente già inquinati, perché prelevati nello stesso sito della discarica; in tale modo la società Asi-Dev Ecologia S.r.l. agirebbe incontrastato con il protocollo dell'Ispra dell'aprile 2009 e la delibera dell'Ispra n. 20/2017 che prescrivono che le campionature del fondo naturale devono essere effettuate in zone limitrofe e distanti dai fattori di inquinamento;

    3) l'analisi di rischio non sembra tener conto del fatto che il sito della discarica è stato dichiarato ad «elevata pericolosità di frana» dall'Autorità di bacino della Puglia, con nota dell'11 dicembre 2014, la quale evidenzia che la discarica è attualmente interessata da un fenomeno franoso. Tale profilo di rischio non è stato preso in considerazione dalla conferenza di servizi della regione Campania, circostanza che potrebbe comportare un danno ambientale in caso di cedimento della discarica con conseguente fuoriuscita del suo contenuto;

   infine, si evidenzia che la discarica, con accordo operativo del 18 luglio 2011 è stata ammessa ad un progetto di bonifica finanziato dal Governo per 6.480.000,00 euro nell'ambito del programma strategico per le compensazioni ambientali nella regione Campania, somma attualmente congelata per espressa richiesta del comune di Ariano Irpino avanzata il 18 dicembre 2012 nell'ambito di una riunione del comitato di controllo dell'accordo –:

   quale sia l'orientamento del Ministro, per quanto di competenza, rispetto alle anomalie contenute nell'analisi di rischio Asi-Dev e nel verbale della conferenza di servizi dell'11 dicembre 2014;

   se il Governo intenda sbloccare il finanziamento di 6.480.000,00 euro stanziato con l'accordo di programma, e vincolare la sua spesa esclusivamente alla realizzazione della bonifica della discarica, escludendo progetti diversi;

   se non si ritenga opportuno, al fine di evitare un possibile danno ambientale, valutare se sussistono i presupposti per l'invio del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente presso la discarica di Difesa Grande, anche nell'ottica di effettuare nuove analisi, in particolare sul percolato della discarica che ancora adesso viene costantemente prelevato e portato nei depuratori delle limitrofe aree industriali.
(4-01089)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato B della seduta n. 122
4-01089
presentata da
MARAIA Generoso

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La discarica sita in località Difesa Grande, nel comune di Ariano Irpino, non è mai stata ricompresa nella perimetrazione di alcun sito di bonifica di interesse nazionale, pertanto, le competenze procedimentali in materia di bonifica su tale area sono in capo alla regione Campania, ai sensi dell'articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Al riguardo, la ragione Campania ha fatto presente che l'importo di euro 6.480.000,00, tratto dalle risorse in quota al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, stanziato dal Governo con accordo di programma a favore del comune di Ariano Irpino nell'ambito dell'accordo di programma compensazioni ambientali, era destinato al progetto di bonifica della discarica Difesa Grande, con soggetto attuatore (per la fase della progettazione e dell'attuazione) la società Sogesid S.p.a.
  A seguito della caratterizzazione ed analisi di rischio effettuata dal soggetto gestore della discarica, il sito, all'esito della conferenza di servizi dell'11 dicembre 2014, è stato ritenuto non contaminato e, quindi, non da bonificare.
  Conseguentemente, il Comune ha chiesto di utilizzare il predetto finanziamento per la realizzazione di interventi afferenti il settore del ciclo integrato delle acque, settore considerato prioritario nell'accordo al pari delle bonifiche.
  La Regione, non avendo motivi ostativi al riguardo, con nota del 28 gennaio 2015, ha comunicato detta decisione al Ministero, titolare delle risorse, ai fini della presa d'atto da parte del comitato di indirizzo e controllo dell'accordo.
  Il comitato, nella seduta del 26 maggio 2015, risulta aver preso atto della decisione assunta.
  A seguito di tale decisione il soggetto attuatore, Sogesid S.p.a., ha avviato le attività tecniche di competenza funzionali alla progettazione degli interventi sostitutivi nel settore delle acque.
  Tanto premesso, in relazione alle analisi condotte dalla società ASI-DEV-Ecologia s.r.l. sul sito per verificarne lo stato di contaminazione, la regione Campania ha evidenziato che gli esiti dell'attività suddetta sono stati partecipati agli enti nell'ambito della Conferenza di servizi sopra indicata. Ad ogni modo, la stessa regione si è detta disponibile a programmare qualsiasi ulteriore attività ritenuta necessaria sul sito in questione.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per quanto di competenza, rassicura comunque che continuerà a svolgere la propria attività di monitoraggio, senza ridurre in alcun modo il livello di attenzione su questa vicenda.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti