ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 42 del 11/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 10/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01020
presentato da
ASCANI Anna
testo di
Martedì 11 settembre 2018, seduta n. 42

   ASCANI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   è noto come uno dei temi più caldi nel dibattito sulla scuola e le politiche dell'istruzione in Italia sia quello della mobilità dei docenti;

   all'inizio di ogni nuovo anno scolastico, infatti, molte classi non ritrovano in cattedra alcuni insegnanti dell'anno precedente per effetto dei trasferimenti che riguardano tanto i docenti di ruolo quanto quelli a tempo determinato: un fenomeno diffuso nelle scuole di ogni ordine e grado, che spezza la continuità didattica con effetti negativi sulla qualità dell'apprendimento;

   come hanno sottolineato numerose ricerche, infatti, sul piano statistico c'è una correlazione inversa tra la mobilità degli insegnanti e i risultati degli studenti: al crescere della mobilità di un dato istituto, peggiora l'apprendimento;

   uno dei tratti distintivi della didattica riguarda il rapporto educativo tra docente e allievo: l'educatore dovrebbe accompagnare l'alunno in un processo che avviene in uno spazio e in un tempo, ed è chiaro che il processo di mobilità influisce negativamente sia sulla pratica didattica che il professionista opera, sia sui benefici per l'utenza. Nel 2017 oltre 250 mila insegnanti hanno cambiato cattedra, si tratta di circa 1 docente su 3, numeri che influiscono anche sulla dispersione scolastica;

   le indicazioni nazionali del 2012 introducono la certificazione delle competenze precisando che «solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione». La competenza richiede tempo per maturare e per essere osservata, la stessa predisposizione di verifiche di competenza è operazione laboriosa; pertanto, il docente di «passaggio» avrà molte più difficoltà ad effettuare questo tipo di valutazione e di conseguenza potrebbe risultare lacunosa la rilevazione sull'alunno;

   il gruppo classe è una realtà variegata, delicata e complessa. È possibile e fruttuoso personalizzare un piano di studio, che è un diritto per lo studente, solo conoscendo nel profondo il background emotivo e sociale dell'alunno. La formazione dei docenti come sviluppo ed esercizio della professionalità in ingresso e in itinere è cosa preziosa e richiede che le condizioni per poter mettere in campo le proprie competenze siano garantite –:

   quali informazioni intenda fornire circa la mobilità appena conclusa, con particolare riferimento ai dati relativi alle domande di trasferimento da parte dei docenti da Nord a Sud, da un istituto all'altro e da una provincia all'altra all'interno della stessa regione, con relativa percentuale di accoglimento delle richieste, nell'ottica di una buona informazione e nel rispetto del diritto di cronaca, per l'approfondimento e l'effettiva risoluzione di un tema particolarmente rilevante come quello della mobilità;

   se e come il Ministro interrogato intenda intervenire sul punto.
(4-01020)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

formazione degli insegnanti

formazione professionale