ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00993

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 41 del 04/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 31/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/08/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00993
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Martedì 4 settembre 2018, seduta n. 41

   BIGNAMI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bologna ha reso nota l'intenzione, attraverso una delibera di giunta, di cedere alla comunità islamica il diritto di superficie, per 99 anni, della zona dove già oggi ha sede il centro di cultura islamica, ospitato in un immobile di via Pallavicini: operazione possibile attraverso una permuta alla pari (305 mila euro contro 305 mila euro) con un'area verde (ceduta dall'ente di gestione dei beni islamici in Italia) sulla quale non esiste nessun diritto edificatorio;

   già dal punto di vista contabile l'operazione apparirebbe discutibile: a ciò si aggiunga il fatto che l'accordo prevede l'abbassamento del prezzo al trascorrere degli anni, nel caso in cui l'ente di gestione dei beni islamici in Italia decidesse di acquistare l'area in questione. Tra 10 anni l'immobile di via Pallavicini costerebbe all'ente 250 mila euro, tra 60 appena 11 mila. Va inoltre rilevato che, allo stato attuale, l'immobile risulta affittato all'associazione islamica con un sconto del 91,30 per cento sul canone di affitto (4 mila euro annui in luogo dei 46 mila previsti);

   nella delibera, inoltre, è prevista anche la possibilità di edificare ulteriormente l'area per circa 7 mila metri cubi: ciò, in previsione, fa verosimilmente supporre che in futuro su tale area potrebbe sorgere anche un minareto;

   nell'intera operazione, infatti, sembra essere propedeutica alla nascita di una vera e propria moschea a Bologna. Va rilevato che la confessione islamica è una delle poche, se non l'unica, a non aver ancora regolato, attraverso una intesa ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione, i suoi rapporti con lo Stato italiano. A nulla valgono, a parere dell'interrogante, le giustificazioni sulle divisioni interne alla stessa comunità islamica che non consentirebbero di individuare un interlocutore chiaro e definito. Il ritardo nella regolazione di tali rapporti non è più ammissibile soprattutto in ragione dell'alto numero di fedeli musulmani presenti nel nostro Paese. Secondo i dati del Pew research centre, nel nostro Paese si registrano 2,8 milioni di islamici, pari al 4,8 per cento della popolazione;

   la mancanza di una intesa crea problemi anche sul fronte della disciplina urbanistica e della normativa in fatto di sicurezza dei luoghi nei quali si svolge l'attività di culto delle associazioni islamiche come del resto è stato evidenziato anche in un recente convegno della regione Emilia-Romagna che, a fine 2017, ha mappato ben 176 centri islamici in tutto il territorio regionale;

   negli atti del convegno si afferma che a causa della mancanza di un'intesa dell'Islam con lo Stato e della difficoltà di rispettare i requisiti richiesti per un luogo di culto, le moschee si presentano nella Regione soprattutto come «centri culturali». Bologna conta attualmente 14 luoghi di preghiera. In molti casi, i locali aperti come negozi o centri associativi, sono stati poi adattati a luoghi dove pregare e incontrarsi. Hanno quindi problemi sia per l'incongruenza con gli statuti delle associazioni che le gestiscono sia per il non rispetto delle norme igieniche, di sicurezza, di destinazione d'uso;

   di recente il Ministro interrogato avrebbe espresso a mezzo stampa (fonte: La verità – 10 agosto 2018) l'intenzione di fare chiarezza sulla materia, introducendo nuove norme volte a disciplinare tali fattispecie –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere in relazione alla regolazione dei rapporti tra Stato e religione islamica ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione;

   se non ritenga necessario valutare la sussistenza dei presupposti per adottare iniziative, per quanto di competenza, volte alla sospensione, attraverso moratoria, degli interventi di realizzazione di luoghi di culto dedicati alla religione islamica di cui in premessa che potrebbero risultare illegittimi anche alla luce dell'assenza di una disciplina normativa adeguata;

   quali iniziative a carattere normativo il Ministro interrogato intenda assumere per evitare la realizzazione di una moschea a Bologna stanti le criticità esposte in premessa.
(4-00993)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

islam

associazione

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