ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00935

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 39 del 06/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/08/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018
RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018
GAGLIARDI MANUELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/08/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00935
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Lunedì 6 agosto 2018, seduta n. 39

   NOVELLI, PETTARIN, PORCHIETTO, RUFFINO, GAGLIARDI, BAGNASCO e SACCANI JOTTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in Italia, ci si è accorti che molti cittadini utilizzano in modo improprio i servizi di emergenza sanitaria;

   infatti, ogni volta che arriva la stagione dell'influenza, gli ospedali della penisola vanno in crisi, fino al collasso;

   i motivi sono tanti, la rete territoriale dei medici di base è insufficiente e costringe a interminabili code per farsi visitare, certo, ma soprattutto tra le cause va annoverata l'indisciplina, che porta gli utenti a ingolfare i dipartimenti di emergenza e accettazione (ma anche il 118) per situazioni che sono ben lungi dal rappresentare un'urgenza o un'emergenza sanitaria;

   perché l'uso del pronto soccorso per effettuare indagini (gratuite), per farsi ricoverare o per avere accesso a qualsiasi altro servizio ospedaliero;

   il 15° Rapporto Ospedali & Salute/2017 dell'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop), presentato mesi fa in Senato, oltre a evidenziare come il popolo italiano sia sempre più insoddisfatto del proprio servizio sanitario nazionale, ha purtroppo confermato tutto ciò; ha cioè confermato l'abitudine alla «scorciatoia», ovvero a recarsi in pronto soccorso senza una reale situazione di urgenza/emergenza. Una scorciatoia usata, senza tentarne altre (ovvero i servizi delle Asl), «per non perdere tempo» nel 19,7 per cento dei casi. O almeno il 19,7 per cento della gente ha ammesso tale comportamento. Il 43,9 per cento dei cittadini, non trovando una risposta adeguata e/o rapida nell'ambito della medicina territoriale va invece a intasare i pronto soccorso. Il 26,8 per cento dichiara poi di andare in ospedale a fingere una qualsivoglia emergenza, perché le liste di attesa per le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici o i ricoveri sono troppo lunghe e a causa di questo problema, di natura indubbiamente culturale, i dipartimenti di emergenza accettazione continuano ad avere difficoltà nell'occuparsi delle reali urgenze/emergenze;

   nei giorni scorsi il quotidiano La Repubblica ha evidenziato le lunghe file nei pronto soccorsi, organici sempre più ridotti, cattiva organizzazione, scarso filtro della sanità territoriale, domanda inappropriata da parte dei pazienti, organici sempre più ridotti, cattiva organizzazione, scarso filtro della sanità territoriale, domanda inappropriata da parte dei pazienti –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per fronteggiare questa drammatica situazione del servizio sanitario nazionale;

   se ritenga opportuno rivedere le politiche di risparmio tutte incentrate sulla riduzione dei posti letto e sulla chiusura degli ospedali minori, posto che dal 2000 ad oggi sono stati soppressi più di 71.000 mila posti letto, che l'Italia come posti letto è largamente sotto la media europea e che questo taglio drastico non è stato in nulla compensato con un potenziamento e/o una riorganizzazione del territorio, generando una situazione di ulteriore abbandono;

   come intenda affrontare la riduzione del personale, considerato che in un anno il servizio sanitario nazionale ha perso almeno 10.000 dipendenti, che si è passati ai 653.352 del 2015 dai 663.793 del 2014 e che, rispetto al 2009, anno con il massimo numero di occupati nella sanità pubblica, a fine 2015 risultavano impiegate 40.364 persone in meno, restando il trend del 2018 ancora negativo.
(4-00935)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

politica sanitaria

soppressione di posti di lavoro