ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 36 del 01/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: ACQUAROLI FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/08/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00895
presentato da
ACQUAROLI Francesco
testo di
Mercoledì 1 agosto 2018, seduta n. 36

   ACQUAROLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nel comune di Corridonia si sta assistendo in questi giorni a un grave strappo nei confronti della democrazia;

   con deliberazione n. 165 del 6 luglio 2018 la giunta comunale dava avvio alla ricognizione sulla legittimità del comportamento di due componenti del collegio di revisore dei conti, Giuseppina Giacobbi e Antonietta Brandimarte, dando mandato al sindaco a procedere all'eventuale contestazione degli addebiti mossi a loro carico;

   a parere della giunta erano state rilevate gravi inadempienze e insanabili contrasti con l'amministrazione comunale da parte del collegio dei revisori: dall'assenza di collaborazione con il consiglio comunale al rallentamento e all'ostruzione dell'attività amministrativa; dall'emissione di pareri non favorevoli senza motivazioni valide all'aumento dei costi di gestione dell'ente alle ingerenze nella gestione politico-amministrativa;

   con successiva deliberazione n. 53 del 25 luglio 2018 il consiglio comunale proponeva di revocare l'incarico di revisore dei conti del comune di Corridonia alle dottoresse Giuseppina Giacobbi e Antonietta Brandimarte;

   nella seduta del consiglio comunale del 30 luglio 2018 la revoca del mandato veniva ratificata, col voto contrario del presidente del consiglio ed ex sindaco Nelia Calvigioni e con l'uscita dall'aula della minoranza;

   in particolare, secondo la denuncia della minoranza «Ieri sera abbiamo assistito ad un consiglio comunale di basso livello, vista l'importanza dei punti all'ordine del giorno ci aspettavamo una discussione con un taglio diverso, più responsabile, il sindaco ha preferito leggere per quasi due ore tutti i documenti e le missive che l'organo di revisione si è scambiato con l'ente in merito al procedimento di revoca. Un atto di eccessiva trasparenza che ci fa pensare che aveva uno scopo più nobile, ossia quello di posticipare l'apertura della discussione, che infatti, è iniziata a mezzanotte inoltrata»;

   come si apprende da fonti di stampa, peraltro, i gruppi di minoranza avevano chiesto alla giunta di ritirare la proposta di revoca, evidenziando tutte le perplessità in fatto e in diritto in merito al procedimento di revoca, non ultimo che nell'oggetto della proposta non si parlava di revoca e quindi la proposta di delibera si poteva considerare viziata;

   a parere dei tre gruppi di opposizione, peraltro, le due componenti dell'organo di revisione sono state revocate dall'incarico senza un giustificato motivo e sulla base di una proposta di delibera quanto mai dubbia, ricordando che «il collegio dei revisori (...) è un organo terzo, nominato per estrazione dalla Prefettura, e non scelto dalla vecchia amministrazione. Tale organo formato da stimati professionisti che hanno profuso impegno e dedizione nello svolgimento del loro operato, non può essere revocato a piacimento, la legge prevede una ristrettissima serie di casi. I casi di revoca dei revisori in tutta Italia sono veramente rari e legati a gravissimi inadempimenti certamente non ravvisabili nella nostra situazione» –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione alla vicenda esposta in premessa e se intenda assumere le iniziative di competenza volte a chiarire i presupposti di legge per la revoca e la sostituzione del collegio dei revisori.
(4-00895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00895
presentata da
ACQUAROLI Francesco

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame si chiedono chiarimenti in merito alla revoca dell'incarico ai componenti del collegio dei revisori del comune di Corridonia, in provincia di Macerata, si chiede inoltre, se il Ministro intenda assumere iniziative di competenza volte a chiarire i presupposti di legge per la revoca e la sostituzione del collegio dei revisori.
  Come noto, a norma dell'articolo 235, comma 2 del decreto legislativo n. 267 del 2000 «Il revisore è revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dall'articolo 239, comma 1, lettera
d)» mentre l'articolo 239 del Tuel prevede, al comma 1, lettera a), tra i compiti del revisore dei conti, lo svolgimento di «attività di collaborazione con l'Organo consiliare secondo le disposizioni dello Statuto e del Regolamento».
  In relazione all'interpretazione della predetta normativa si richiama la sentenza n. 02785 del 9 maggio 2018 con la quale il Consiglio di Stato ha precisato che la norma del Testo unico degli enti locali non limita il presupposto della revoca alla mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dal citato articolo 239, essendo tale fattispecie indicata – non a caso dopo la precisazione «in particolare» – solo al fine di individuare, tra le varie possibili «inadempienze» dell'organo di revisione, quella che, a parere del legislatore, potrebbe essere sufficiente a fondare il provvedimento sanzionatorio di revoca. Ne discende che, ogniqualvolta, nello svolgimento dell'attività di collaborazione, il revisore incorra in «inadempienze» – pure diverse da quella ipotizzata nell'articolo 235 – ne è legittima la revoca, con provvedimento motivato.
  A completare il quadro normativo della fattispecie in questione concorre anche il regolamento di contabilità armonizzata del comune di Corridonia, (approvato dal Consiglio comunale il 27 dicembre 2017) dove è previsto che «l'incarico di componente dell'Organo di Revisione può essere revocato per inadempienza nell'espletamento delle sue funzioni, ed in particolare, per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dall'articolo 239, comma 1, lettera
d), del decreto legislativo 267/2000; nonché in caso di insanabile contrasto con l'Ente».
  Ciò premesso, come ricordato nell'interrogazione, il 6 luglio 2018 la Giunta comunale di Corridonia, con propria delibera, ha avviato un procedimento ricognitivo teso a valutare la legittimità del comportamento di due componenti del predetto collegio dei revisori contabili.
  In particolare, nella citata delibera si contestava «l'assenza di collaborazione dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti con il Consiglio Comunale e l'Amministrazione anche in assoluto spregio del particolare stato emergenziale post Sisma del 2016 in cui versa l'Ente; il reiterato mancato rispetto dei termini previsti dal regolamento di Contabilità Armonizzata dell'Ente per l'emissione di pareri obbligatori; il rallentamento ed ostruzione dell'attività amministrativa con comportamenti esclusivamente ispettivi, inquisitori e reiterati accessi presso gli Uffici; l'emissione di pareri non favorevoli non supportati da motivazioni valide e non attinenti la gestione economico-finanziaria; l'indebito aumento dei costi di gestione dell'ente a causa della presenza delle componenti dell'organo di revisione in orario di chiusura dell'Ente stesso in contrasto con il vigente regolamento di Contabilità Organizzata dell'Ente; le pesanti accuse ed offese ai funzionari ed agli amministratori; le ingerenze nelle scelte politico amministrative e il danno all'immagine dell'Ente».
  Peraltro, il vice segretario comunale responsabile del procedimento ha avviato l'istruttoria per verificare se tali irregolarità potessero costituire presupposti sufficienti e congrui all'avvio del procedimento di revoca dell'incarico dei componenti del collegio dei revisori dei conti sopra menzionati.
  Il 14 luglio 2018, all'esito dell'istruttoria, l'Amministrazione comunale notificava alle componenti del collegio dei revisori dei conti l'avvio del procedimento di revoca dell'incarico di revisore per inadempienza e per gravi e insanabili contrasti con l'Ente, con relativa contestazione di addebito.
  Il 24 luglio 2018 l'organo di revisione del comune di Corridonia e suoi componenti provvedevano a redigere le proprie controdeduzioni avverso l'avvio del procedimento di revoca dell'incarico, oggetto di successivo riscontro (precisamente il 27 luglio) da parte del comune di Corridonia.
  Infine, il 30 luglio 2018, al termine del procedimento, il Consiglio comunale, ritenuti consistenti, legittimi e validi gli addebiti formulati, approvava la citata proposta della Giunta comunale del 6 luglio 2018, avente ad oggetto «avvio ricognizione su legittimità del comportamento delle componenti del Collegio dei Revisore dei Conti – provvedimenti conseguenti».
  La prefettura di Macerata, su istanza del comune di Corridonia, ha poi provveduto, secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dell'interno n. 23 del 15 febbraio 2012, all'estrazione a sorte dei nominativi per la nomina dei sostituti componenti del collegio dei revisori dei conti del comune.
  L'estrazione è stata effettuata in seduta pubblica presso la sede della prefettura il 9 agosto 2018.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

comune

aumento dei prezzi