ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 34 del 30/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 01/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/07/2018
Stato iter:
22/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2019
GRILLO GIULIA MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/08/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/03/2019

CONCLUSO IL 22/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00833
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Lunedì 30 luglio 2018
modificato
Mercoledì 1 agosto 2018, seduta n. 36

   LOLLOBRIGIDA, DEIDDA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il presidio ospedaliero de La Maddalena presenta le caratteristiche proprie degli ospedali di piccole dimensioni;

   accorpato funzionalmente al presidio di Olbia, il presidio è organizzato in un unico dipartimento con posti letto multidisciplinari, peraltro integrato e collegato a tutte le altre strutture ospedaliere aziendali;

   la particolare localizzazione a forte valenza turistica e l'insularità del territorio imporrebbero nell'isola la garanzia del mantenimento di funzioni di emergenza-urgenza, di ricovero ordinario e day-hospital al fine di tutelare l'assistenza sanitaria di base e garantire i livelli essenziali di assistenza che sono diritto di ogni cittadino ovunque si trovi;

   secondo quanto riportato nell'atto aziendale della Asl n. 2 il presidio ospedaliero de La Maddalena costituisce «sede staccata» del presidio di Olbia, ma è strettamente collegato ai due principali presidi di Olbia e Tempio, all'interno di una reale rete ospedaliera alla quale si aggiungono i servizi territoriali come quello della ospedalizzazione domiciliare oncologica;

   l'atto aziendale ridefiniva una riorganizzazione logistico-strutturale dei presidi ospedalieri in senso dipartimentale, con l'integrazione dei servizi di diagnostica per immagini, sostenendo l'integrazione funzionale tra le strutture ospedaliere e quelle territoriali attraverso dipartimenti funzionali e percorsi operativi;

   attualmente, il suddetto assetto ha subito notevoli e drastiche revisioni di tipo organizzativo che pur derivando in parte da alcune carenze di personale sanitario, quali, ad esempio, gli anestesisti rianimatori, per altra parte lasciano trasparire una scarsa considerazione nei confronti dell'ospedale de La Maddalena;

   in questo ultimo senso vale la pena citare il caso dell'unita operativa di ginecologia ed ostetricia, nella quale è stata soppressa l'attività di ricovero, assicurando un presidio di emergenza-urgenza, ostetrico neonatale con guardia attiva e pronta disponibilità nelle 24 ore per ginecologi, ostetrici, pediatri e anestesisti, in grado di garantire la copertura degli interventi urgenti e non differibili;

   ancora a titolo esemplificativo della difficile situazione nella quale versa la struttura, vale la pena ricordare che il centro iperbarico, che peraltro esegue solo ossigenoterapia e non urgenze legate ad embolie e malattia da decompressione chiude dal 14 luglio al 3 settembre 2018 per mancanza di medici anestesisti, in un periodo in cui risulta di particolare importanza, causa del forte afflusso di turisti –:

   se il Ministro interrogato sia informato dei fatti di cui in premessa, e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo, per monitorare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza per la popolazione dell'isola che già vive le difficoltà legate all'insularità e le condizioni meteorologiche spesso avverse nei mesi invernali.
(4-00833)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 147
4-00833
presentata da
LOLLOBRIGIDA Francesco

  Risposta. — In merito all'interrogazione parlamentare in esame, si ricorda che il Consiglio regionale, nella seduta del 25 ottobre 2017, ha approvato il documento di «Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna», pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Sardegna n. 58 del 11 dicembre 2017.
  Tale atto introduce «il modello organizzativo di Presidio unico di area omogenea» non previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, a cui afferisce il presidio di zona disagiata, come appunto il presidio «Paolo Merlo» de La Maddalena, considerato uno stabilimento del presidio ospedaliero unico di area.
  La regione ha motivato le caratteristiche del riordino della rete ospedaliera della Sardegna richiamando i vincoli determinati dalle peculiarità demografiche e geomorfologiche, e al riguardo fa riferimento all'articolo 3 del decreto ministeriale n. 70 del 2015 ai cui sensi «Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano applicano il presente decreto compatibilmente con i propri statuti di autonomia e con le relative norme di attuazione e, per le regioni e le province autonome, che provvedono autonomamente al finanziamento del Servizio sanitario regionale esclusivamente con fondi del proprio bilancio, compatibilmente con le peculiarità demografiche e territoriali di riferimento nell'ambito della loro autonomia organizzativa» .
  La medesima regione inoltre precisa che il presidio di zona disagiata deve essere dotato:

   di un pronto soccorso presidiato h. 24 da un organico medico dedicato all'emergenza-urgenza, preferibilmente inquadrato nella disciplina specifica, così come prevista dal 30 gennaio 1998 (medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrato alla struttura complessa del Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) di riferimento, che garantisce il servizio e l'aggiornamento relativo;

   di una unità di degenza di 20 posti letto di medicina generale, con proprio organico di medici e personale sanitario non medico;

   di una chirurgia elettiva a media/bassa intensità di cura che effettua interventi in «day-surgery e/o week-surgery», con attività non prettamente di urgenza, ma che assicura, con proprio personale medico, anche attraverso l'istituto della pronta disponibilità, l'urgenza di bassa/intermedia complessità risolvibile «in loco» e che svolge la propria attività in stretto raccordo con il pronto soccorso. Inoltre, sono presenti un'area per gli esami di diagnostica di laboratorio; un servizio di radiologia con trasmissione di immagine collegata in rete al centro (Hub o Spoke più vicino, di anestesia, di farmaceutica e di emodialisi; un'emoteca, nonché gli ulteriori servizi specialistici di supporto alle attività internistiche e chirurgiche.

  L'atto aziendale disciplina le modalità di rinforzo del pronto soccorso negli ospedali di zona disagiata soggetti per stagionalità a forti variazioni di utenza.
  L'attivazione di posti letto aggiuntivi di chirurgia generale nei presidi di zona disagiata come La Maddalena, è motivata dalla condizione di insularità dell'isola de La Maddalena e dalla significativa distanza dal Dea di I livello di Olbia.
  Nell'ospedale di zona disagiata insulare di La Maddalena sono, in aggiunta, assicurati tre posti letto tecnici di pediatria. È confermato, altresì, il servizio di camera iperbarica.
  Si precisa, inoltre, che con la delibera della giunta regionale n. 67/9 del 16 dicembre 2016, la regione Sardegna ha individuato le basi operative del servizio regionale di elisoccorso (HEMS), rispettivamente presso:

   a) la base aeroportuale di CagHati-Elmas per la zona sud;

   b) la base aeroportuale di Alghero per la zona nord/ovest;

   c) la base aeroportuale di Olbia per la zona nord/est.

  Le basi di Elmas e di Alghero avranno una operatività massima del servizio pari a 12 ore e trenta minuti e quella di Olbia sarà operativa nelle 24 ore.
  Allo stato è presente un'eliambulanza con 254 interventi/anno.
  Relativamente all'organizzazione delle camere iperbariche, la regione è direttamente responsabile della programmazione, della verifica e del controllo delle attività erogate dalle strutture del servizio sanitario regionale.
  La regione Sardegna, ai sensi della disposizione normativa prevista dall'articolo 1, comma 836, della legge n. 296 del 2006, dall'anno 2007 provvede al finanziamento del fabbisogno complessivo del servizio sanitario del proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato.
  Peraltro, si ricorda che il decreto ministeriale n. 70 del 2015, al punto 8.2.2 dell'allegato 1 «Rete per il Trauma» definisce il sistema integrato per l'assistenza al trauma (SIAT), costituito da una rete di strutture ospedaliere tra loro funzionalmente connesse e classificate, sulla base delle risorse e delle competenze disponibili, in:
a) Presidi di pronto soccorso per traumi (Pst); b) Centri traumi di zona (Ctz); c) Centri traumi di alta specializzazione (Cts), e ne prevede l'integrazione con centri che svolgono funzioni specifiche, concentrate in un unico centro regionale o in centri sovra-regionali, come Centro grandi ustionati, Unità spinali unipolari e riabilitazione del cranioleso, Camera iperbarica, Centro per il trattamento delle amputazioni traumatiche e microchirurgia, Centro antiveleni.
La Ministra della salute: Giulia Grillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

diritto dell'individuo

terapeutica