ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00827

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 34 del 30/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00827
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Lunedì 30 luglio 2018, seduta n. 34

   D'INCÀ. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   la direttiva 2005/36/CE considera il dottorato di ricerca quale titolo abilitante all'insegnamento, ma mentre questo accade da anni in molti Stati europei, in Italia il titolo vale solo in ambito accademico e quindi non utile per accedere ai concorsi che prevedono l'abilitazione all'insegnamento;

   si ricorda che il 29 novembre del 2016 il Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia ha ottenuto dal Parlamento europeo un provvedimento che equipara il dottorato di ricerca all'abilitazione per l'insegnamento. Tale decisione, anche se favorevole, non è vincolante per il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che può non concedere la spendibilità del titolo di studio per insegnare in Italia;

   analoghe indicazioni sono poi contenute nel documento inviato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 13 dicembre 2016 dal Consiglio nazionale degli studenti universitari (organo consultivo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) nel quale sono contenute le raccomandazioni a prestare la massima attenzione, riguardo ai prossimi processi relativi alla formazione iniziale dei docenti e all'accesso nei ruoli di docenti della scuola secondaria, consigliando al riguardo di considerare l'attuale condizione dei dottori di ricerca, al fine di garantire un sistema inclusivo e di qualità;

   il Consiglio di Stato, con l'emanazione dell'ordinanza del 3 novembre 2016 n. 06956/2016, ha accolto il ricorso di centinaia di ricercatori «cosiddetti Ph.D», esclusi dal concorso scuola 2016, intimando al Ministero di disporre «l'ammissione con riserva degli appellanti a prove suppletive, da svolgere nel più breve tempo possibile»;

   il Consiglio di Stato poi è intervenuto nuovamente sul tema, con l'ordinanza n. 05549/2017 del 18 dicembre 2017 ribadendo che i dottori di ricerca devono essere inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, motivando con riferimento ai propri precedenti «concernenti equiparazione tra dottorato di ricerca e abilitazione, che hanno disposto l'ammissione richiesta dagli interessati»;

   si apprende altresì che con una nota datata 12 dicembre 2017 e recapita ai proponenti, il presidente della commissione per le petizioni, Cecilia Wilkstrom, ha comunicato che la petizione sul valore del titolo del dottorato è stata dichiarata ricevibile e che, proprio per aver superato quest'esame, è stata ora passata all'esame della Commissione parlamentare competente che è quella per il mercato interno e la protezione dei consumatori –:

   se non si ritenga opportuno, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali e della direttiva europea di cui in premessa, assumere iniziative normative che consentano in via definitiva ai ricercatori l'accesso ai canali di reclutamento per l'insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, mediante il riconoscimento del valore abilitante del dottorato di ricerca.
(4-00827)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione professionale

insegnante

direttiva comunitaria