Legislatura: 18Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/07/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/07/2018
RITIRATO IL 16/01/2019
CONCLUSO IL 16/01/2019
MAZZETTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
in Toscana, a fine anni ’60 è stato realizzato, con uno sbarramento del fiume Setta, un piccolo lago artificiale, il lago Fiorenzo, completato da spazi pubblici sulle sponde. Attualmente, è uno dei luoghi centrali dell'attrattività turistica dell'alta Valle di Bisenzio e Bacino del Reno, sul crinale appenninico che costituisce la linea di confine fra la Toscana e l'Emilia Romagna;
va ricordato che, oltre per la sua valenza turistica, il lago Fiorenzo ha un importante effetto di «cassa di laminazione» a monte dell'abitato del paese, per difendere le aree a valle da possibili esondazioni, peraltro frequenti prima della sua realizzazione;
peraltro, l'importanza dell'invaso si conferma anche per il fatto che negli anni ha svolto ripetutamente una funzione di riserva idrica in caso di incendi boschivi, consentendo rapidi ed efficaci interventi a tutela dei boschi circostanti le frazioni dell'alta valle;
nel dicembre 2017, in conseguenza di un'ondata di maltempo che ha investito la Toscana nonché l'alta Val Bisenzio e la frazione di Montepiano, si è prodotto il cedimento di una sponda del lago Fiorenzo. L'acqua uscita dal bacino si è riversata nel torrente Setta con un rapido abbassamento e svuotamento dell'invaso;
da anni era stata denunciata la necessità di un intervento di manutenzione, con svuotatura e pulitura dello stesso, nonché di sistemazione delle sponde laterali della diga ormai vetuste e non più a norma;
per recuperare il lago alle sue originarie funzioni, deve essere ricostruita la diga in conformità alla disciplina antisismica intervenuta nel frattempo e deve essere svuotato l'invaso dai materiali trasportati dal fiume che ne hanno quasi saturato la capienza;
vi è quindi la necessità di avviare quanto prima la progettazione e portare a termine il ripristino dell'invaso acquifero, e quindi del lago con relativa diga –:
se, nell'ambito delle proprie competenze e considerata la valenza ambientale e turistica del lago di cui in premessa, non si ritenga necessario avviare le opportune iniziative, di concerto con gli enti territoriali interessati, volte a consentire il recupero dell'invaso, anche attraverso la destinazione di risorse finanziarie quale contributo statale per il necessario intervento di ripristino risolutivo dell'invaso medesimo.
(4-00781)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):bacino del Reno
navigazione fluviale
trasporto per vie navigabili