ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00767

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 31 del 20/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00767
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Venerdì 20 luglio 2018, seduta n. 31

   LABRIOLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo del 18 luglio 2018, pubblicato dal giornale on line «Taranto Buonasera», si legge che i cittadini del rione Tamburi di Taranto stanno assistendo al lento ma costante deprezzamento delle proprie abitazioni a causa dell'inquinamento derivante dall'adiacente presenza dei parchi minerari del colosso dell'acciaio tarantino;

   i cittadini si sarebbero riuniti nel «Comitato per la tutela della casa» tenendo proprio il 18 luglio una conferenza per chiedere conto delle richieste di risarcimento avallate anche da procedimenti penali vinti davanti ai giudici del tribunale di Taranto;

   secondo il portavoce delle centinaia di famiglie coinvolte, Pellegrino Amato, la situazione si protrae da alcuni anni;

   lo stesso sostiene testualmente che: «Dal 2013, insieme a tanti cittadini abbiamo deciso di citare in giudizio l'Ilva di Taranto, per chiedere il risarcimento relativo al deprezzamento commerciale degli immobili, per via dell'inquinamento causato dallo stabilimento siderurgico. La Cassazione con sentenza del 2005, accertò, definitivamente, che l'Ilva immetteva nelle zone circostanti circa 58 tonnellate al giorno di polvere ferrosa»;

   è ormai un dato di fatto che circa l'80 per cento di tali polveri continuino a cadere sul quartiere Tamburi;

   benché i giudici di merito del tribunale di Taranto abbiano accertato la continuità di tali quantità immesse e il superamento di ogni tollerabilità prevista dalla legge, e, quindi, il diritto dei proprietari degli immobili al risarcimento, sarebbero stati risarciti solo i proprietari che hanno avuto il pronunciamento giudiziale favorevole prima dell'insediamento dell'amministrazione straordinaria, e non invece quelli che lo avrebbero ottenuto dopo;

   ciò rappresenterebbe per il portavoce Amato una beffa autorizzata dalla legge;

   le norme che regolano l'amministrazione straordinaria sarebbero favorevoli all'azienda, ma non ai cittadini che chiedono ragione del pagamento dei danni: «esse prevedono, tra l'altro, che 1) gli aventi diritto non possono rivolgersi al Giudice Ordinario; 2) non possono essere iniziate azioni esecutive, di qualsiasi natura, contro l'Ilva. L'azienda, in forza di questa legge, si sottrae al pagamento di miliardi di debiti e, dunque, si autofinanzia a scapito dei creditori che non possono difendersi processualmente, mentre lo Stato non solo risparmia, ma non corre il rischio di essere sanzionato dalla Comunità Europea perché, com'è noto, è proibito il finanziamento alle imprese in crisi»;

   è parere dell'interrogante che, a fronte di una grandissima crisi economica e dei disagi che i cittadini di Taranto vivono a causa dell'inquinamento dovuto ai parchi minerari dell'Ilva, particolarmente dannosi per chi vive nel rione Tamburi, non sia tollerabile che siano tutelati diversamente i soggetti aventi lo stesso diritto –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se disponga nuove ed ulteriori informazioni al riguardo;

   se non si intendano assumere iniziative per tutelare i soggetti danneggiati di cui in premessa e provvedere al risarcimento di quei cittadini che hanno ottenuto un pronunciamento favorevole successivamente all'amministrazione straordinaria, e non sono ancora stati liquidati, garantendo loro in tal modo, pari diritto rispetto ai cittadini che hanno avuto il medesimo pronunciamento favorevole ma sono stati subito risarciti solo in quanto detto pronunciamento è avvenuto prima dell'avvio della medesima amministrazione straordinaria.
(4-00767)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

principio chi inquina paga

diritto dell'individuo