ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00744

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 30 del 19/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: VIETINA SIMONA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00744
presentato da
VIETINA Simona
testo di
Giovedì 19 luglio 2018, seduta n. 30

   VIETINA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   la difficoltà di accesso ai fondi europei, strutturali e a gestione diretta, è un tema annoso e riguarda soprattutto gli enti locali, in particolare comuni medi e piccoli che faticano a cogliere, il più delle volte, le opportunità offerte dai bandi emessi dall'Unione europea o dalle regioni attraverso fondi dell'Unione europea;

   i fondi strutturali sembrano essere quelli di più facile accesso in quanto gestiti dalle regioni nell'ambito di programmi operativi regionali. Tuttavia, anche in questo caso, sembra spesso mancare la capillarità dell'informazione rispetto ai bandi emessi così come appare carente il dialogo e l'aiuto per i comuni che intendano parteciparvi attraverso l'ausilio di personale adeguatamente formato e preposto a tale scopo;

   resta centrale anche il nodo del cofinanziamento che tali bandi richiedono e che spesso fanno desistere i comuni, soprattutto quelli più piccoli e delle zone più marginali, dal parteciparvi lasciando così svanire una concreta occasione di investimento;

   l'accesso ai fondi diretti è addirittura più difficoltoso, perché va programmato a livello europeo richiedendo l'attivazione di uno specifico partenariato europeo;

   i dati aggiornati al 31 ottobre 2017 relativamente all'utilizzo dei fondi europei e resi noti in occasione della prima relazione della Commissione europea sui 5 fondi strutturali europei (fondo agricolo per lo sviluppo rurale, fondo per la coesione, fondo per lo sviluppo regionale, fondo per la pesca e fondo sociale) vedono l'Italia in 23esima posizione sui 28 Stati membri in relazione all'uso dei fondi stessi. L'Italia, nel settennato 2014-2020 ha a disposizione 73,67 miliardi (di cui 42,67 provenienti dal bilancio dell'Unione europea), il 37 per cento dei fondi impegnati (27,103 miliardi di euro) ma solo 2,45 miliardi (il 3 per cento del totale) effettivamente spesi;

   la situazione appare dunque particolarmente critica: il Sole 24 ore, in un articolo di inizio anno (23 febbraio 2018 dal titolo «Fondi Ue: tutti i ritardi delle regioni e dei ministeri italiani») evidenzia che entro il 31 dicembre regioni e Ministeri dovranno utilizzare almeno 3,6 miliardi di euro di fondi strutturali europei per impedire che scatti la cosiddetta «tagliola» del disimpegno automatico secondo la regola «N+3». Se entro tre anni dall'impegno di spesa non viene presentata all'Unione europea domanda di pagamento, si provvederà alla cancellazione in automatico della relativa quota di finanziamento –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione esposta;

   se si intendano attivare iniziative urgenti, per quanto di competenza, che vadano nella direzione di incentivare e facilitare l'accesso degli enti locali ai fondi europei con particolare riguardo alla creazione di misure di garanzia per la copertura finanziaria del cofinanziamento, alla informazione e alla pubblicità capillare dei bandi emessi, anche mediante il potenziamento di agenzie nazionali e regionali allo scopo preposte o altre forme di pubblicizzazione;

   quali iniziative si intendano assumere in particolare per i piccoli comuni collocati in aree marginali affinché possano disporre di opportunità concrete per l'accesso ai fondi europei in un costante dialogo con enti ed organismi facilitatori;

   se si intendano programmare investimenti volti alla formazione del personale con l'obiettivo specifico di individuare i bandi più adatti e assolvere appieno alle procedure burocratiche per la partecipazione;

   se si intenda promuovere, nelle competenti sedi europee, una semplificazione burocratica complessiva che consenta una vasta partecipazione ai bandi europei da parte di enti locali e soggetti privati quali piccole e micro imprese.
(4-00744)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica regionale

fondo CE

formalita' amministrativa