ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00732

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: IOVINO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/07/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00732
presentato da
IOVINO Luigi
testo di
Mercoledì 18 luglio 2018, seduta n. 29

   IOVINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   in questi giorni ancora una volta si è assistito alla morte di un lavoratore intento a svolgere le proprie mansioni;

   in un Paese industrializzato come il nostro è intollerabile che questi accadimenti proseguano con tale frequenza e che sia le cosiddette morti bianche che i tragici incidenti e infortuni sul posto di lavoro colpiscano continuamente i lavoratori. Da anni tali tragedie non cessano di esistere e i Governi succedutisi nel tempo non hanno mai realmente invertito la rotta in termini di totale attuazione della normativa sulla sicurezza del lavoro;

   il giovane Aniello Bruno è deceduto al pastificio «Ferrara» nel reparto dei pallettizzatori dove lavorava con modelli di macchine definiti all'avanguardia e svolgendo lavori routinari in cui vengono impiegati plurimi operai. Una sorta di pressa, di circa 1 metro e mezzo quadrato e denominato «ascensore», è scesa giù colpendolo mortalmente;

   alcune testate giornalistiche, fra cui Il Mattino, riportano che: «sono in molti a sottolineare che già da qualche giorno prima della tragedia alcuni addetti agli imballaggi avevano segnalato al capo del settore un problema legato proprio a quel macchinario, che sembrava non andare alla perfezione». Su tale questione si chiede, nel rispetto delle indagini pendenti, un immediato chiarimento per l'impatto sociale che ha sviluppato tale grave notizia nel territorio;

   l'interrogante ha fiducia nella magistratura, nelle indagini in corso, nel prossimo espletamento dell'autopsia e della perizia medico legale, ma ritiene che il «punctum dolens» non sia solo questo;

   difatti, la sicurezza sul posto di lavoro richiede un intervento radicale dal punto di vista normativo e nella concreta attuazione di queste norme, poiché in un moderno sistema industriale tali fatti non devono più esistere;

   la sicurezza sul posto del lavoro non può essere vista come un ulteriore onere burocratico e costo, e a nulla valgono gli sgravi, le agevolazioni e le prescrizioni sul punto se poi nella «pratica» ci si scontra con una normativa insufficiente, con le difficoltà dei controlli ispettivi e con la «collusione» presente in determinati ambiti;

   il tutto si colloca in procedimenti e processi connessi penali e civili, nonché amministrativi, le cui lungaggini, anche inerenti agli aspetti sanzionatori, non possono non incidere sulla repressione delle cosiddette morti bianche e degli incidenti sul lavoro;

   nell'immediato, si dovrebbe aprire una riflessione sull'opportunità di eliminare i tempi prescrizionali con riferimento a tali reati e sanzioni, o quanto meno allungarne i termini, intervenendo però contemporaneamente sulle lungaggini processuali e procedimentali che rappresentano un'altra forma di subdola vanificazione del sistema normativo;

   la politica per troppo tempo ha tentato di fare interventi che hanno manifestato la loro totale inadeguatezza, considerando che ad oggi il fenomeno non è stato ancora eliminato;

   è opportuno promuovere un tavolo tecnico e una campagna di sensibilizzazione, anche nelle istituzioni scolastiche ed universitarie e all'interno della società civile, affinché si risolva una volta per tutte la questione concernente la sicurezza sul lavoro, sfoltendo poi le lungaggini amministrative e processuali e creando un sistema di controllo più intenso ed efficiente unito ad un sistema di sanzioni, non solo più dure, ma caratterizzato dal requisito legale della «certezza», e ove effettivamente le somme richieste, i risarcimenti e altro siano effettivamente recuperati e ove le pene, anche accessorie, siano concretamente applicate;

   l'imputazione penale dovrà realmente estendersi a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono obbligati alla vigilanza –:

   di quali specifiche informazioni disponga in merito all'episodio di cui in premessa;

   su un piano più generale, quali iniziative di competenza intenda assumere per far finalmente cessare accadimenti come quelli denunciati.
(4-00732)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00732
presentata da
IOVINO Luigi

  Risposta. — In riferimento all'atto parlamentare in esame, concernente l'infortunio mortale sul lavoro occorso al signor Aniello Bruno il 12 luglio 2018, sulla base delle informazioni fornite tra l'altro dall'Inail, si rappresenta quanto segue.
  A seguito di regolare denuncia di infortunio inviata telematicamente, il 13 luglio 2018, dal Pastificio Guido Ferrara s.p.a. di Nola, la sede Inail di Caserta ha disposto un accertamento ispettivo per determinare le cause e le circostanze dell'evento al fine di riconoscere le prestazioni assicurative e attivare il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro (ai sensi della legge n. 296 del 2006.
  All'esito dei predetti accertamenti ispettivi è emerso che l'infortunio si è verificato durante la quarta ora di lavoro allorquando il lavoratore è rimasto schiacciato mentre stava utilizzando il «pallettizzatore», macchinario che serve a comporre la pedana con il prodotto finito.
  Su tale incidente, il tribunale di Nola ha aperto un procedimento penale (R.G. n. 2057/2018) nel quale risultano indagati il datore di lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il capoturno.
  La sede Inail di Caserta sta provvedendo all'acquisizione dei dati utili alla costituzione della rendita a superstite, in presenza del requisito della «vivenza a carico», e al pagamento dell'assegno funerario. È stata inoltre avviata l'istruttoria per la prestazione a carico del predetto Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.
  Quanto alle iniziative del Governo, in tema di prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, se ne evidenzia l'estrema centralità nell'azione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell'Inail, tanto sul piano della tutela di diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici quanto su quello della necessità che le imprese comprendano e condividono l'importanza di approcciare in modo diverso da come è stato fino ad ora il tema sicurezza e prevenzione.
  Sul piano giuridico, una disciplina fondamentale in materia è rappresentata dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (cosiddetto Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro) attraverso il quale è stato realizzato un riordino complessivo della normativa al fine di semplificare, coordinare e razionalizzare le disposizioni esistenti in un unico testo. Tale disciplina – oggetto di successive modifiche e integrazioni nell'ottica di un continuo miglioramento – ha impegnato, e tutt'ora impegna, diverse amministrazioni centrali e locali in un articolato e graduale processo di attuazione, non solo in una prospettiva sanzionatoria e repressiva, ma anche al fine di realizzare una moderna cultura della prevenzione e della sicurezza condivisa all'interno degli ambienti di lavoro nel comune interesse dei lavoratori e delle imprese.
  Occorre tuttavia considerare che molteplici fattori, spesso connessi tra loro, hanno determinato, nel corso del tempo, un mutamento delle condizioni di lavoro e l'insorgere di nuovi rischi; basti pensare, ad esempio, all'innovazione tecnologica, al progressivo invecchiamento della popolazione attiva e alla difficoltà, per le piccole e medie imprese, di valutare le situazioni di rischio e di adottare strategie appropriate per mettere in sicurezza i propri lavoratori.
  Tale nuovo contesto richiede un'attenzione costante da parte di tutti gli attori coinvolti, che non può esaurirsi nel necessario aggiornamento del quadro normativo ma che deve riguardare anche il rafforzamento del sistema istituzionale e l'accrescimento della cultura e della sensibilità sui temi della prevenzione.
  In proposito, il Ministro Di Maio in un recente intervento presso l'Assemblea della Camera dei deputati, ha sottolineato la necessità di sviluppare nuove strategie finalizzate all'introduzione di strumenti concreti, pratici e adeguati alle condizioni di lavoro e alle dimensioni dell'impresa che siano in grado di assicurare il benessere e l'integrità fisica dei lavoratori e, al contempo, la sostenibilità economica e organizzativa delle imprese.
  In particolare, il Ministro ha evidenziato la necessità di:

   1) valorizzare il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (S.I.N.P.) uno strumento che fornisce dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l'efficacia dell'attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali anche indirizzando l'attività di vigilanza attraverso l'utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi;

   2) avviare la cosiddetta Flexicurity, uno strumento che consente a chi viene espulso dal mondo del lavoro (ovvero a chi lascia volontariamente un lavoro perché non lavora in condizioni di sicurezza) di formarsi attraverso un centro per l'impiego che deve essere efficiente - e per questo il Governo si sta impegnando per una loro ristrutturazione - di essere successivamente inserito in nuovo ambiente di lavoro che gli consenta di rispettare le norme in materia di salute e di sicurezza;

   3) favorire un sistema di premialità nei confronti delle imprese che decidono di investire in sicurezza, migliorando le condizioni negli ambienti di lavoro e impegnandosi nella formazione;

   4) diffondere, sin dalla scuola, la cultura della sicurezza del lavoro mediante il potenziamento degli strumenti di alternanza scuola-lavoro.

  Con riferimento alle politiche ed alle iniziative messe in campo dall'Inail in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si evidenzia, sul piano generale, che la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali costituisce un obiettivo strategico prioritario dell'Inail, nell'ottica del tendenziale azzeramento del fenomeno infortunistico e tecnopatico.
  In particolare, l'istituto è da tempo impegnato a promuovere la cultura della prevenzione, favorendo ogni iniziativa promozionale idonea a determinare un accrescimento delle conoscenze in materia di sicurezza per aziende, lavoratori e studenti, con particolare attenzione all'aspetto della formazione.
  Per conseguire gli specifici obiettivi in ambito prevenzionale, l'istituto opera in sinergia e di concerto con i Ministeri, le regioni, le parti sociali e altri organismi operanti nel settore, con i quali ha messo in campo una serie di attività ed iniziative. Nell'ambito di tali rapporti interistituzionali, vanno segnalate, da ultimo, quelle legate al tavolo tecnico ristretto in materia di sicurezza sul lavoro, attivato il 10 maggio 2018, nell'ambito della collaborazione tra l'istituto, la conferenza delle regioni e delle province autonome, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'ispettorato nazionale del lavoro.
  In tale ambito è stata, altresì, concordata la collaborazione dell'Inail con l'ispettorato nazionale del lavoro riguardo due iniziative: la valutazione dell'ispezione del lavoro in Italia e la campagna europea «Lavoro sano e sicuro per i lavoratori somministrati e i lavoratori distaccati l'UE».
  L'Inail collabora, inoltre, con le principali associazioni di categoria al fine di promuovere l'adozione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza (SGSL) previsti dall'articolo 30, comma 5, del decreto legislativo n. 81 del 2008.
  Sul versante del supporto economico alle aziende, l'istituto mette a disposizione delle imprese risorse per il miglioramento della salubrità e della sicurezza degli ambienti di lavoro. Il programma di finanziamento a fondo perduto denominato ISI, ad esempio, rivolto alle imprese anche individuali iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato ed agricoltura, è divenuto ormai un programma strutturale per il quale sono stati stanziati più di 1,8 miliardi di euro dal 2010 ad oggi.
  Altrettanto importanti sono le iniziative formative dell'Inail destinate al mondo della scuola finalizzate al trasferimento della cultura e dei valori in tema di salute e della sicurezza nei luoghi di studio, di lavoro e di vita quotidiana. Il 16 dicembre 2017, in occasione degli stati generali dell'alternanza scuola-lavoro, è stato sottoscritto, infatti, il protocollo d'intesa Inail-Ministero dell'istruzione che ha lo scopo di individuare le strategie di intervento e la realizzazione di programmi formativi volti a favorire la diffusione della cultura della salute e sicurezza nelle istituzioni scolastiche.
  Nella stessa circostanza è stato rilasciato un corso di formazione generale in modalità di apprendimento
e-learning denominato «Studiare il lavoro», destinato agli studenti degli Istituti scolastici secondari di secondo grado inseriti nei percorsi di alternanza scuola.
  Si evidenzia, infine, l'importante offerta formativa dell'Inail in materia di salute e sicurezza sul lavoro destinata al mondo del lavoro che propone iniziative differenziate in relazione ai destinatari coinvolti.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Claudio Durigon.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

infortunio sul lavoro

impatto sociale