ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 26 del 13/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00702
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Venerdì 13 luglio 2018, seduta n. 26

   BIGNAMI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 «Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza» disciplina i livelli assistenziali di emergenza sanitaria e le modalità di funzionamento e operatività del sistema di emergenza;

   il decreto ministeriale n. 70 del 2015, punto 9.1.3 dell'Allegato 1, chiarisce che «la definizione del fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati sul territorio regionale viene individuata utilizzando un criterio che si basa sulla attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350 Kmq, applicando un necessario correttivo specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso, per garantire l'adeguata funzionalità dei percorsi clinico assistenziali. Nel calcolo delle postazioni territoriali occorre tener conto della peculiare risposta organizzativa del 118 scelta, ad esempio, con l'affidare o meno al 118 la totalità dei trasporti non solo secondari urgenti ma anche dei trasporti ordinari, in alcune Regioni attualmente a carico dei presidi ospedalieri ed in altre a carico del servizio 118. Nel caso in cui i trasporti secondari programmati vengano affidati al 118, la gestione degli stessi deve essere assolutamente separata dalla gestione dei servizi di soccorso sanitario urgente. Pertanto, nel calcolo del totale di mezzi di soccorso riorganizzati vanno considerati i trasporti primari e secondari urgenti, in particolare per l'implementazione delle reti delle patologie complesse tempo-dipendenti, nonché i trasporti ordinari»;

   negli ultimi anni, nella regione Emilia-Romagna si sono evidenziate diverse criticità in relazione al sistema territoriale dell'emergenza. Tra le altre, si rilevano, a titolo puramente esemplificativo;

    a) la questione relativa alla mancanza di un medico fisso all'aeroporto Marconi di Bologna, luogo dove ogni anno transitano circa 7 milioni di persone;

    b) la questione relativa all'insufficienza di mezzi di soccorso avanzato così come segnalato anche dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Bologna che, già nel marzo 2017, portava all'attenzione della regione Emilia-Romagna e del Ministero della salute le criticità legate a una probabile non coerenza con le disposizioni di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2015 in riferimento alla definizione del fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati sul territorio regionale. Secondo l'OMCeO, infatti, il criterio dell'attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60 mila abitanti non sarebbe stato rispettato e, secondo i calcoli effettuati, nella regione Emilia-Romagna occorrerebbero almeno altre 32 ambulanze e 180 medici essendo ad oggi il rapporto di circa 1:90.000;

    c) la disomogenea applicazione regione per regione, spesso riferita come avallata dal Ministero, di parametri e criteri organizzativi dei mezzi di soccorso avanzati dovuta verosimilmente a interpretazioni difformi rispetto alla definizione e alla composizione dell’equipe. Per tali problematiche sono state segnalate criticità in relazione alle informazioni contenute sullo stesso sito web del Ministero della salute con spiegazioni non sempre agevolmente fruibili da parte dei cittadini. Tali criticità sono state evidenziate da una nota sigla sindacale il 21 dicembre 2017 su «Quotidiano sanità»;

    d) la tematica relativa alla presenza dell'elisoccorso in particolare nelle aree montane in relazione, tra l'altro, alla previsione di soluzioni alternative dato che spesso questo mezzo non può operare di notte o in condizioni meteo di disagio, situazioni queste assai ricorrenti soprattutto in montagna –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti;

   in che modo si intenda intervenire, anche dal punto di vista normativo, per rendere più stringenti e non interpretabili le previsioni in relazione alle dotazioni di mezzi di soccorso avanzato e alla presenza di equipe con medico e infermiere in grado di garantire realmente un soccorso avanzato ai pazienti soccorsi.
(4-00702)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

servizio

condizioni atmosferiche