ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 24 del 11/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 11/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00674
presentato da
TOCCAFONDI Gabriele
testo di
Mercoledì 11 luglio 2018, seduta n. 24

   TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   dopo quarant'anni dalla strage di via Fani c'è una brigatista rossa, Barbara Balzerani, mai pentita né dissociatasi dal suo passato, che, scontati 25 anni di carcere, continua a parlare di lotta armata, a giudicare, a dare lezioni sugli anni più drammatici della democrazia italiana. Non può che scandalizzare, a giudizio dell'interrogante, l'idea che il rapimento, la morte di Aldo Moro e della sua scorta possano essere giudicati da una tale persona, per di più, nel giorno in cui ricorre il quarantesimo anniversario della strage di Via Fani;

   si riportano solo alcune delle sconcertanti dichiarazioni che la brigatista ha espresso alla presentazione del suo libro «L'ho sempre saputo» presso il Centro popolare autogestito (CPA) di Firenze il 16 marzo 2018, in gran parte ripetute nella trasmissione Matrix del 20 marzo: «Non è mai esistita una storia senza conflitto, senza rotture non si va da nessuna parte (...) C'è questo monopolio assoluto che si sono ripresi in mano. Lo spauracchio di questo 16 marzo è questo sostanzialmente (...) Qui non è che si discute di come è stato possibile che in un paese c'è stata più di dieci anni di guerriglia comunista armata (...) Non è che si discute di questo... che sarebbe interessante no? Che cosa facevano le altre forze politiche nel frattempo, per esempio? (...) Perché non è che la guerra la fai da solo!»; la stessa ha dichiarato: «Tutto questo marasma (...) questa isteria (...) che c'è oggi di dover ridurre la ricchezza di quegli anni, le conquiste di quegli anni (...) concentrati in un episodio, in una mattina. Come se il 16 marzo fosse venuto da Marte (...) non si capisce bene da dove»; Oppure ancora: «fare la vittima è un mestiere (...) non possono fare la storia solo loro», quasi rivendicando quei dieci anni di terrore;

   attacca anche il Ministro dell'interno pro tempore Marco Minniti: «C'è questa spada di Damocle che questi signori intendono mettere sulle lotte attuali (...) Ai 4 ragazzi che avevano manomesso il compressore in Val di Susa gli hanno dato l'accusa di terrorismo, li hanno messi al 41-bis! (...) C'è una sproporzione tra quello che accade e quello che i vari Ministri degli Interni – con l'ultimo, che Dio lo perdoni! - riescono ad elaborare (...) che mette paura, veramente (...)»;

   il 19 marzo il consiglio comunale di Firenze, con una risoluzione votata a larga maggioranza proposta da Forza Italia e Fratelli d'Italia, ha invitato il sindaco Dario Nardella, a sgomberare il CPA. Inoltre, viene definito «inaccettabile per la nostra amministrazione comunale e per tutta la comunità l'invito all'ex Br non pentita Barbara Balzerani, avvenuto proprio il giorno dell'anniversario del rapimento di Aldo Moro». E sono gravi, continua il testo, «le parole usate in quella occasione dalla Balzerani, per le quali nessuna presa di distanza è stata fatta dai rappresentanti del CPA»;

   il 20 marzo 2018 la procura di Firenze, sulla base di una informativa della Digos, ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, sulle dichiarazioni fatte dall'ex brigatista rossa nel corso del citato incontro al CPA. Nello stesso giorno Lorenzo Conti, figlio del sindaco di Firenze Lando Conti, assassinato dalle Br il 10 febbraio 1986, ha annunciato che sporgerà querela nei confronti della ex brigatista ritenendo le dichiarazioni di costei lesive ed oltraggiose;

   anche quest'anno, come accaduto 10 anni fa, la gran parte delle rievocazioni televisive ha riguardato i brigatisti e gli esponenti politici del periodo, ignorando quasi totalmente le famiglie delle vittime –:

   quali iniziative si intendano adottare, per quanto di competenza, in relazione alle vicende esposte in premessa e se non si ritenga necessario rafforzare la vigilanza contro ogni possibile recrudescenza del terrorismo di stampo brigatista.
(4-00674)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

monopolio

comunismo

delitto contro la persona