ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00658

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/07/2018
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00658
presentato da
BARATTO Raffaele
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   BARATTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il confine tra Veneto e Trentino, quanto al complesso montuoso della Marmolada, veniva definito con protocollo di data 13 maggio 2002, tra regione Veneto e regione Trentino Alto Adige, nonché i comuni di Canazei e Rocca Pietore;

   in data 20 marzo 2017 il comune di Canazei disconosceva la valenza del protocollo;

   l'Agenzia del territorio di Roma, a partire dall'anno 2017, veniva interessata alla questione e convocava le parti firmatarie per colloqui che avvenivano susseguentemente con i rappresentanti di regioni, province e comuni interessati;

   la Marmolada rappresenta per il Veneto un complesso turistico dall'indotto economico e lavorativo cruciale;

   l'importanza di tale complesso è ancor più rilevante, anche alla luce della recente candidatura del Veneto ed in particolare di Cortina, alle olimpiadi invernali del 2026;

   la decisione assunta dall'Agenzia del territorio di Roma, che ha trasferito la Marmolada alla provincia autonoma di Trento, non può che avere, come avrà, immediate conseguenze negative sul tessuto economico e turistico della provincia di Belluno e del Veneto –:

   se non ritenga opportuno valutare se sussistono i presupposti per promuovere immediatamente, per quanto di competenza, un'ispezione presso gli uffici dell'Agenzia del territorio che ha adottato il provvedimento, affinché sia raccolta tutta la documentazione assunta in fase istruttoria, ivi compresa quella inerente all'individuazione dei responsabili del procedimento, anche al fine di comprendere se l'Agenzia abbia travalicato i propri poteri.
(4-00658)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-00658
presentata da
BARATTO Raffaele

  Risposta. — Con il documento in esame, l'interrogante chiede di sapere quali iniziative si intendano adottare al fine di verificare se, con riferimento alla questione relativa all'aggiornamento della cartografia catastale che ha determinato il conseguente trasferimento della Marmolada dalla provincia di Belluno alla provincia autonoma di Trento, l'ex Agenzia del territorio, ora Agenzia delle entrate – Divisione servizi – Direzione centrale servizi catastali, non abbia travalicato i propri poteri.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  In accoglimento del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato nel lontano 1973 dal Comune di Canazei, con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, emanato su conforme parere del Consiglio di Stato, la linea di confine nella zona Marmolada tra il comune stesso e quello di Rocca Pietore (linea che costituisce anche confine tra le rispettive Province e tra le Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige) venne riconosciuta coincidente con l'ex confine di Stato quale fissato nel 1911 da apposita Commissione internazionale, con facoltà, per il Ministero dell'interno, di apportare alcuni «correttivi» alla cartografia presentata dal menzionato Comune per consentire un migliore allineamento con il crinale montano, raccogliendo, ove possibile, l'avviso dei Comuni interessati.
  In particolare, l'organo consultivo aveva ritenuto decisive le deliberazioni assunte dalla citata Commissione internazionale, incaricata di dirimere talune incertezze relative ai punti di confine tra i due Stati, emerse dal confronto tra la cartografia italiana e quella austriaca, con il compito di meglio chiarire quanto già stabilito nell'atto finale di confinazione tra l'Italia e l'Austria-Ungheria, firmato a Venezia, in data 22 dicembre 1867, a seguito del Trattato di Vienna del 3 ottobre 1866.
  Il protocollo finale per l'accertamento e la definizione – sul terreno e sulla cartografia – della linea di confine legale fu rilasciato dalla predetta commissione in data 28 ottobre 1911 e fu approvato dal Governo italiano il 21 agosto 1912.
  La decisione resa con il decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982 sopra citato, venne contestata dal Comune di Rocca Pietore che la impugnò con ricorso avanti il Tar Lazio, proposto contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e nei confronti di varie amministrazioni ed enti, fra cui le Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige, la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Canazei. Analogo ricorso venne presentato dalla Regione Veneto. Riuniti i ricorsi, il giudizio si è concluso con sentenza di rigetto.
  Il provvedimento decisorio appena menzionato è stato, a sua volta, oggetto di impugnativa dinanzi al Consiglio di Stato che ha rigettato l'appello proposto dal medesimo Comune di Rocca Pietore (nonché quello, analogo, presentato dalla Regione Veneto) e riconfermato la valenza della demarcazione operata nel 1911 dalla Commissione internazionale.
  In considerazione di quanto statuito in sede giurisdizionale, il Ministero dell'interno, atteso il mutato quadro normativo di riferimento e l'intervenuta abrogazione dell'articolo 267 del testo unico n. 383 del 1934, con nota inviata anche agli enti locali territoriali interessati, ha ritenuto che il compito di dare concreta esecuzione al giudicato formatosi spettasse all'amministrazione del catasto e all'Istituto geografico militare (I.G.M.), organi cartografici dello Stato.
  Ad avviso del suddetto Dicastero, inoltre, non vi era alcun margine di discrezionalità amministrativa nella tracciatura del confine, che si sarebbe sostanziata in un «... mero compimento di atti tecnici con lo scopo di attribuire ufficialità alla rappresentazione geografica e topografica del confine legale riconosciuto conforme a diritto.».
  L'attività di trasposizione della linea di confine sulle mappe costituiva, come evidenziato dal menzionato Dicastero «... semplice adeguamento dello stato di fatto ... allo stato e alla situazione di diritto...» risultanti dalle sentenze in esecuzione. L'espletamento di detta attività, peraltro, richiedeva l'effettuazione di specifici adempimenti tecnico/operativi, anche
in loco, e le amministrazioni territoriali interessate, in un primo momento, avevano manifestato il proposito di trovare un'intesa sull'esatto posizionamento, negli atti catastali, della linea confinaria.
  Al riguardo, si ritiene utile segnalare che, in disparte eventuali profili afferenti i relativi poteri, nel 2002 era stato anche predisposto un apposito protocollo di intesa ed un progetto di identificazione del confine firmato dal Comune di Canazei, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Belluno.
  Successivamente, nell'ambito di una riunione del 10 ottobre 2003 cui avevano partecipato il Sindaco del Comune di Rocca Pietore e rappresentanti delle amministrazioni a vario titolo interessate, la «conterminazione» e la «demarcazione» del confine condiviso di cui al suddetto Protocollo di intesa, sono state riportate mediante una spezzata costituita da 49 vertici su una cartografia della provincia di Trento, alla scala 1:10.000 e una tabella contenente le coordinate Nord ed Est di ciascuno dei 49 vertici, nel sistema di riferimento nazionale vigente all'epoca.
  Nelle more della ratifica del progetto condiviso di conterminazione e demarcazione, la competente Direzione centrale dell'agenzia aveva propedeuticamente trasformato le coordinate dei 49 vertici del confine dal sistema di riferimento nazionale al sistema di riferimento catastale in proiezione Cassini-Soldner con origine Pordenone, al fine di consentire la trasposizione della nuova linea di confine sulle mappe del catasto del Comune di Rocca Pietore.
  Nel 2017, rimasto infruttuoso un ultimo tentativo di raccogliere una posizione condivisa tra le amministrazioni territoriali interessate – le quali prendevano atto, come verbalizzato, che «... in assenza di un nuovo accordo, l'Agenzia ritiene di non poter inserire la dividente in argomento (quella dell'accordo del 2002, n.d.r.) nella cartografia catastale» – per doveroso raccordo istituzionale, anche considerata la delicatezza della vicenda, la questione è stata portata all'attenzione di questo Dicastero.
  L'Agenzia delle entrate, Direzione centrale servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare – individuato quale organo tecnico per l'esecuzione del giudicato dal Ministero dell'interno – ha provveduto sia ad acquisire presso l'Archivio storico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale la documentazione ufficiale riguardante il confine definito nel 1911, riconosciuto dal giudice amministrativo come il corretto riferimento per l'attuale tracciatura, sia a richiedere all'IGM gli elementi utili per poter tradurre tale confine in una linea dividente con caratteristiche idonee per poter essere riportata nelle mappe catastali, con particolare riferimento alle coordinate dei vertici.
  Attesi gli elementi acquisiti, necessari alla trasposizione in mappa del confine quale indicato dalla Commissione internazionale, l'Agenzia delle entrate e l'IGM hanno provveduto ad individuare – utilizzando i dati e le procedure tecnologicamente più avanzati disponibili allo stato – il crinale montano cui riferirsi e a rappresentarne il tracciato con adeguata precisione.
  Al riguardo, si fa presente che, con l'utilizzo dei dati e della tecnologia oggi disponibili, si è potuto individuare la linea fisica «delle creste o delle cime» con maggior precisione rispetto al passato, mediante le coordinate di ben 802 punti, espresse in tutti i sistemi di riferimento cartografici di interesse.
  La questione oggi riproposta riguarda, in realtà, non il monte Marmolada, ma alcuni scostamenti in entrambi i versanti, rispetto alla linea ipotizzata nel Protocollo del 2002.
  Il direttore centrale servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare ha, dunque, fornito tutte le indicazioni necessarie alla competente direzione provinciale di Belluno per riportare la predetta dividente nella cartografia catastale, curando anche le necessarie operazioni tecniche. Tali operazioni, necessarie per il completo allineamento dei dati cartografici e censuari dei due Comuni catastali (Rocca Pietore e Canazei), sono in corso di effettuazione da parte dei due uffici competenti (Ufficio provinciale-territorio della Direzione provinciale di Belluno e Servizio catasto della Provincia autonoma di Trento).
  La linea tracciata nella cartografia catastale segue la linea di cresta, come indicato dal Consiglio di Stato, partendo dalla cima della Marmolada fino a Punta Serauta, proseguendo poi in linea retta fino al Cippo 10, materializzato sul terreno, e quindi al Passo Fedaia.
  In considerazione della presenza di alcuni sbancamenti per l'edificazione delle due stazioni di monte della esistente funivia, per ragioni di evidente opportunità, tese a non far attraversare i fabbricati dalla linea di confine, ed in coerenza con la possibilità di correzioni tecniche richiamata dal supremo Giudice amministrativo, la tracciatura non interseca la sagoma dei fabbricati, lasciando integre le due stazioni. Del resto, in quei tratti l'originaria linea di cresta non è più fisicamente esistente in quanto, per la costruzione delle Stazioni Serauta e Punta Rocca (avvenuta in epoca successiva al 1911), sono stati effettuati degli sbancamenti che hanno reso di fatto pianeggiante l'area di edificazione.
  Dell'avvenuto aggiornamento è stata data notizia al Ministero dell'interno e alla Provincia autonoma di Trento, oltre che, per conoscenza, al Ministero dell'economia e delle finanze, a quello della difesa, all'IGM e alla Regione Veneto. Contestualmente si è provveduto a comunicare l'intervenuto aggiornamento anche all'Avvocatura generale dello Stato, in considerazione del presumibile impatto che detto aggiornamento, effettuato
medio tempore, poteva avere sulle attività defensionali.
  Sulla complessa questione, si ritiene inoltre utile segnalare che, in data 12 ottobre 2017, il Comune di Canazei aveva presentato contro il Ministero dell'interno e il Comune di Rocca Pietore un ricorso al TAR del Lazio per l'ottemperanza al giudicato amministrativo di cui trattasi, ricorso notificato per notizia anche all'Agenzia delle entrate.
  Per completezza, si segnala che recentemente, con nota protocollo n. S133/2018/7.2.1-2017-132-RR/mp, pervenuta il 10 agosto 2018, il Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento ha comunicato di aver a sua volta provveduto ad aggiornare la cartografia catastale del Comune di Canazei, inserendo la linea di confine con il Comune di Rocca Pietore come definita da questa Amministrazione di concerto con l'IGM.
  Atteso tutto quanto sopra esposto, non si ritiene che l'Agenzia abbia «travalicato i propri poteri», avendo adottato ogni ragionevole cautela nell'esecuzione del compito prescritto, in uno con l'IGM.
  Nell'espletamento di tale compito ha infatti agito, come indicato dal Ministero degli Interni, in applicazione dello
iussum contenuto nelle decisioni del Giudice amministrativo, acquisendo la documentazione ufficiale riguardante il confine definito dalla Commissione internazionale a ciò deputata, in quanto riferimento per l'attuale tracciatura. Sotto il profilo tecnico/operativo, coinvolti senza proficuo esito gli enti territoriali interessati, ha utilizzato i dati e le procedure tecnologicamente più avanzati disponibili allo stato per tracciare la linea di confine, per come individuata in esecuzione del più volte citato decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982 e dei conseguenti giudicati tutti.
  Si ritiene, in ultimo, utile segnalare che il Presidente della Giunta Regionale del Veneto ha portato la questione in argomento all'attenzione del Signor Ministro degli Interni. In particolare, la Regione Veneto rappresenta alcuni elementi che, a suo avviso, evidenzierebbero uno «sviamento comportamentale» di questa amministrazione, che avrebbe «... contravven[uto] ai presupposti dell'incarico ricevuto e alla situazione processuale pendente». Per tale motivo, nell'invitare il Ministero dell'interno «... a desistere da ogni ulteriore iniziativa rivolta alla definizione e/o all'affermazione del confine amministrativo tra Veneto e Trentino Alto Adige che abbia a fondamento la linea di confine catastale rilevata dalla Direzione Centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare della Agenzia delle entrate con la relazione del 24 maggio 2018 ...», chiede che «... le determinazioni della menzionata Direzione Centrale ... possano essere riesaminate in autotutela in contraddittorio formale anche con la Regione Veneto...», auspicando comunque in «... una soluzione di mediazione laddove la conflittualità confinaria dovesse proseguire».
  La vicenda ha inoltre trovato un ulteriore seguito in sede contenziosa, essendo stato notificato all'Agenzia delle entrate, in data 20 settembre 2018, il ricorso al TAR con il quale la Regione Veneto chiede, in sostanza, la condanna delle amministrazioni resistenti ad individuare nuovamente i confini tra il Comune di Rocca Pietore e quello di Canazei, nel tratto del massiccio della Marmolada di cui trattasi (che va da Punta Penia al cippo n. 10), tenendo conto anche del Protocollo di intesa del 2002 e, in alternativa, di operare un nuovo accertamento della medesima linea di confine.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze: Massimo Bitonci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giochi olimpici

comune

documentazione