ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00652

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: TRANO RAFFAELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00652
presentato da
TRANO Raffaele
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   TRANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la presenza di acque sulfuree nei pressi di Capo Portiere, nel territorio del comune di Latina, è nota fin dagli anni Cinquanta dello scorso secolo in seguito a sondaggi promossi dall'Eni;

   dopo un breve tentativo di un privato di avviare un'attività termale solo a fine anni Ottanta il comune di Latina entra in possesso dell'intero pacchetto della società gestrice «Terme di Fogliano» (Stf) e nel 1991 ne cede una quota alla provincia di Latina pari al 14,08 per cento;

   nel frattempo la Stf stipula una convenzione con la società Condotte d'Acqua spa (Sca) per lo sfruttamento della fonte;

   nel 1996 tra i due enti viene firmato un accordo integrativo in base al quale la Sca si impegna a compiere le prospezioni per due nuovi pozzi ed a redigere un progetto esecutivo che consenta di presentare una richiesta di finanziamento per 10 milioni di euro alla regione Lazio;

   contestualmente in caso di insuccesso la Stf si impegna comunque a rifondere spese fino alla concorrenza di 2,5 milioni di euro;

   terminate nel 1999 le opere di ricaptazione, nonostante la richiesta del comune la Sca non produce le integrazioni ai fini della concessione del finanziamento regionale che di fatto va perso;

   nel 2003 viene notificato alla Stf un decreto ingiuntivo per 4,5 milioni di euro, ma che, a causa del ritrovamento tardivo, diventa esecutivo;

   la pretesa, eccedente il limite massimo dei 2,5 milioni di euro, si fonda su una lettera di riconoscimento del debito per lavori effettuati da parte del dottor Salvatore Apostolico, presidente di Stf all'epoca dei fatti, condannato ad un risarcimento di 100.000 euro dalla sentenza di primo grado della Corte dei conti annullata in appello per «carenza di giurisdizione»;

   le successive proposte di transazione a causa di pareri politici e tecnici incompleti dei soci comune e provincia non si sono potute attuare conducendo al fallimento per un debito maturato di 9 milioni di euro, contro la valutazione di 7 dei 72 ettari di terreno di proprietà della Stf;

   l'attuale giunta Coletta ha presentato reclamo in corte d'appello per la revoca del fallimento essendo stata la stessa area valutata 25 milioni di euro appena 4 anni fa;

   essendo stata fissata l'udienza solo il 19 marzo 2019 le particelle, secondo organi di stampa, potrebbero a quella data già essere state vendute dal creditore, essendo nelle sue facoltà;

   sull'intera vicenda è stato presentato un «esposto per presunto danno patrimoniale ai danni del comune e della provincia di Latina»;

   la III sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei conti ha affermato la giurisdizione del giudice ordinario, ma in pratica «l'azione di responsabilità nei confronti dell'appellante è stata respinta nel 2010 dal tribunale di Latina e l'appello della società Terme di Fogliano è stato cancellato dal ruolo nel 2016» per «abbandono della controparte» –:

   di quali elementi dispongano in ordine a una vicenda così catastrofica e umiliante per lo sviluppo turistico ed economico di Latina e del suo comprensorio e se non si intenda promuovere, per quanto di competenza, una verifica da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica della ragioneria generale dello Stato in relazione alla situazione amministrativa e finanziaria degli enti locali coinvolti, alla luce delle rilevanti criticità sopra evidenziate.
(4-00652)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

fallimento

debito