ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIANCOFIORE MICHAELA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/07/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/12/2018
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00647
presentato da
BIANCOFIORE Michaela
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   BIANCOFIORE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 28 giugno 2018 il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher (SVP), ha testualmente fatto all'assemblea del suo partito SüdtirolerVolkspartei, le seguenti dichiarazioni virgolettate riportate sui sociale network e dal quotidiano «Alto Adige»: «L'ospedale di Bolzano è stato lasciato per troppo tempo agli italiani. Qui dobbiamo riprendere il comando, in modo che le cose funzionino» (Dolomiten); e ancora: «L'ospedale è stato lasciato per troppo tempo all'altro gruppo linguistico, adesso ce lo riprendiamo» (tweet Rai Südtirol), «Ciò significa che bisogna insistere di più sul bilinguismo. Dev'essere garantito il fatto che in questi momenti i pazienti comprendano i medici» (Sender Bozen). Questa ultima frase sembra lasciar intendere che sono i pazienti a dover parlare la lingua dei medici, ovvero il tedesco, entro i confini dello Stato italiano;

   il presidente della provincia autonoma, nelle sue affermazioni finalizzate alla campagna elettorale in corso, ha per altro evidentemente dimenticato che l'attuale assessore alla sanità della provincia di Bolzano è Martha Stocker, altra figura politica legata alla SVP che non a caso, a quanto consta all'interrogante, avrebbe avanzato l'ipotesi di introdurre una nuova gestione composta da soli tedeschi, in quanto, a suo dire risolverebbero i problemi della struttura;

   alla luce delle dichiarazioni riportate, ad avviso dell'interrogante, è opportuno rilevare che il direttore generale Schael è di lingua tedesca;

   l'articolo 3 della Costituzione sancisce che: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»;

   l'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea sancisce che: «è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali»;

   l'articolo 82 della Costituzione sancisse che: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività intera, e garantisce cure gratuite agli indigenti» –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo affinché sia pienamente tutelata la pari dignità dei cittadini altoatesini e sia evitata ogni forma di discriminazione sociale basata su sesso, razza e lingua, contraria ai principi della Costituzione.
(4-00647)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato B della seduta n. 176
4-00647
presentata da
BIANCOFIORE Michaela

  Risposta. — La questione posta all'attenzione dall'interrogante prende spunto da talune dichiarazioni espresse dal Presidente della provincia autonoma di Bolzano, riportate dalla stampa locale e dai social network, in ordine alla gestione della struttura ospedaliera di Bolzano, oggetto di vivaci polemiche negli ultimi tempi a causa delle lunghe attese cui sono costretti i pazienti, asseritamente da ricondurre alla carenza di personale medico ed infermieristico.
  A tal proposito, in effetti, si segnala che, in considerazione della delicatezza di tale situazione e tenuto conto che la medesima viene spesso ricondotta alla vigente norma di attuazione dello Statuto di autonomia, che prevede l'obbligo del possesso dell'attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca per il personale in servizio presso le pubbliche amministrazioni ed i concessionari di pubblici servizi in Alto Adige – circostanza che limiterebbe l'assunzione di personale qualificato, anche medico – il Consiglio provinciale di Bolzano ha approvato, il 16 luglio del 2018, un emendamento proposto dall'Assessore provinciale alla sanità, finalizzato ad agevolare ed incentivare l'assunzione di personale medico.
  In particolare, con tale normativa viene consentita l'assunzione di personale sanitario in deroga alla suddetta disposizione, purché lo stesso personale si impegni a frequentare corsi intensivi di apprendimento della lingua tedesca nei primi mesi di impiego.
  In ordine alle preoccupazioni manifestate dall'interrogante circa la predetta ipotesi, volta ad introdurre una gestione del locale ospedale riservata ai soli cittadini di lingua tedesca, giova assicurare come questo Governo continuerà a vigilare affinché sia tutelata la pari dignità dei cittadini altoatesini da qualsiasi forma di discriminazione sociale basata su motivi di sesso, razza e lingua.
  In tal senso soccorre un robusto impianto normativo rappresentato sia dall'articolo 1 della legge n. 482 del 15 dicembre 1999 in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, che espressamente statuisce che «la lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano», sia dall'articolo 99 dello Statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige, che stabilisce: «nella Regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana che è la lingua ufficiale dello Stato».
  Peraltro, nelle stesse disposizioni di attuazione del predetto Statuto contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n. 752 del 1976 è espressamente previsto all'articolo 1 che «la conoscenza della lingua italiana e di quella tedesca... costituisce requisito per le assunzioni, comunque strutturate e denominate, ad impieghi nelle amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordinamento autonomo e degli enti pubblici in provincia di Bolzano».
  In ordine alla questione che la lingua italiana non possa essere sostituita, ma solo affiancata da altre lingue locali, si è pronunciata, inoltre, più volte anche la Corte costituzionale (sentenza n. 42/2017, sentenza n. 210/2018).

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discriminazione sessuale