ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00638

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/07/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00638
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   CIRIELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nella casa circondariale di Fuorni, a Salerno, il numero del personale di polizia penitenziaria in servizio è pari a 230 unità, con una carenza di 64 agenti, secondo quanto previsto dalla pianta organica, in base alla quale il penitenziario salernitano dovrebbe essere dotato di 394 unità;

   da tempo i sindacati degli agenti di custodia denunciano, inascoltati, la grave carenza organica di polizia penitenziaria, costretta a lavorare in condizioni di estrema difficoltà, tra turnazioni massacranti e straordinari non sempre retribuiti;

   è dura la denuncia dei sindacati Osapp, Uil Papp, Uspp, Cgil Fp e Cnpp: «Mancano più di 60 poliziotti penitenziari e inoltre bisogna procedere ad una rideterminazione dei carichi di lavoro, in vista dell'apertura ex novo di ulteriori tre quadri. Estenuanti le condizioni di lavoro, che provocano negli agenti segni di accertato disagio psicologico, poiché temono per la loro incolumità personale»;

   secondo i sindacati, il personale in servizio «è totalmente abbandonato a sé stesso e si trova a dover affrontare, quasi sempre in solitudine, la gestione dei detenuti. Personale a cui viene negata anche una dignitosa giornata festiva»;

   per il segretario del sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Emilio Fattorello, inoltre, «da oltre un anno rimarchiamo le difficoltà di gestione della popolazione detenuta che, sempre più spesso, si ripercuotono sul personale, con eventi critici violenti. Questi atteggiamenti sono favoriti dalla mancanza di un'adeguata risposta sanzionatoria, ricompresa nell'ambito del trattamento rieducativo previsto dall'ordinamento penitenziario»;

   sempre secondo il segretario del Sappe occorre fare chiarezza rispetto a tali criticità: «L'Amministrazione ha due diverse posizioni: a livello centrale le carenze da noi denunciate hanno trovato come risposta l'invio di 12 unità, in quanto l'istituto di Salerno vivrebbe le stesse criticità in campo regionale e nazionale degli altri istituti penitenziari. Da parte della direzione della Casa circondariale di Fuorni, invece, sembra che la carenza sia superiore ed è per questo che non si riesce a garantire la sicurezza dovuta e i diritti del personale operante» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, accertata la veridicità e la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative intenda adottare per affrontare la situazione relativa alla carenza d'organico nella casa circondariale di Fuorni, assicurare dignità professionale e migliorare le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria.
(4-00638)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00638
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante, richiamate le scoperture del personale di polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Fuorni, a Salerno, da cui scaturirebbero una serie di criticità che si riverberano pregiudizievolmente sulle condizioni di lavoro degli stessi operatori di polizia penitenziaria, vittime anche di eventi critici violenti favoriti dalla mancanza di una adeguata risposta sanzionatoria, chiede di sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e, accertata la verità e la gravità degli stessi, quali iniziative urgenti intenda adottare per affrontare la situazione relativa alla carenza d'organico nel suddetto istituto nonché per assicurare la dignità professionale e migliorare le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria.
  Con riferimento alla dotazione organica della casa circondariale di Fuorni, deve innanzitutto evidenziarsi che quello delle scoperture è un problema che su larga scala interessa la maggior parte degli istituti penitenziari del Paese, dovendo sul punto richiamarsi la riduzione complessiva degli organici operata dalla legge n. 124 del 2015 (cosiddetta legge Madia) e rivista dal decreto legislativo 95/2017 che ha rimodulato al ribasso la dotazione organica complessiva del corpo, passata da 44.610 unità a 41.202 unità. Allo stato attuale, risultano in servizio 37.260 unità con un tasso di copertura pari al -9,6 per cento.
  Presso la casa circondariale di Fuorni, a fronte di una pianta organica di 243 unità di polizia penitenziaria, quale prevista con Pcd del 29 novembre 2017, sviluppato in applicazione del decreto ministeriale del 2 ottobre 2017, ne risultano in servizio 219 unità.
  È di tutta evidenza, pertanto, come presso il ridetto istituto penitenziario la percentuale di scopertura risulti sostanzialmente allineata a quella rilevabile su base nazionale, non potendo conseguentemente osservarsi, sul piano numerico, profili di eccezionale criticità.
  Nessun elemento di criticità è del pari ravvisabile con riferimento alla risposta sanzionatoria rispetto a condotte disciplinarmente rilevanti da parte dei detenuti all'interno della struttura penitenziaria in argomento che, di contro, appare assolutamente adeguata.
  Difatti, prendendo a riferimento gli eventi critici verificatisi nel primo semestre del 2018 sono stati elevati e definiti 113 rapporti disciplinari a carico della popolazione detenuta, con una media di 19 rapporti disciplinari al mese, conclusisi, nell'80 per cento dei casi, con l'irrogazione di una sanzione disciplinare.
  Nell'ambito dei 113 rapporti disciplinari, si è potuto registrare un totale di sei episodi di aggressioni
stricto sensu dirette al personale di polizia penitenziaria, pari al 5 per cento degli eventi disciplinari del semestre, conclusisi con l'applicazione della sanzione disciplinare più grave, l'esclusione dalle attività in comune, c.d. isolamento disciplinare, nonché con il deferimento alla locale procura della Repubblica tramite la redazione di apposita notizia di reato.
  In definitiva, sulla base degli elementi forniti dall'amministrazione penitenziaria, non risultano dati o circostanze da cui dedurre, allo stato, la sussistenza di situazioni emergenziali presso la casa circondariale di Fuorni da fronteggiare con l'adozione di provvedimenti urgenti di competenza del Ministero della giustizia che, nondimeno, mantiene desta l'attenzione rispetto a ogni tipo di criticità organizzativa e gestionale che involga gli istituti di pena del Paese.
  D'altro canto, con precipuo riferimento alla questione degli organici innanzi richiamata, deve darsi atto della prospettiva migliorativa derivante dall'immissione in ruolo di 1.232 nuovi vice ispettori del corpo di polizia penitenziaria, che verranno nominati al termine del relativo corso di formazione, nonché dalla già avvenuta attivazione delle procedure per il concorso interno a complessivi 2.851 posti per la nomina alla qualifica di vice Sovrintendente del ruolo maschile e femminile del corpo di polizia penitenziaria a seguito del decreto legislativo n. 95 del 2017 in materia di revisione dei «ruoli delle forze di polizia».

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

sindacato

umanizzazione del lavoro