ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00580

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 20 del 27/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: COMAROLI SILVANA ANDREINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 02/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/06/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/07/2018

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00580
presentato da
COMAROLI Silvana Andreina
testo presentato
Mercoledì 27 giugno 2018
modificato
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   COMAROLI, ALESSANDRO PAGANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Taiwan è un paese libero ed il suo legittimo Governo, democraticamente eletto, esercita pienamente tutte le qualità e capacità giuridiche della sovranità territoriale, marittima ed aerea;

   la Repubblica popolare cinese rappresenta un player di primo piano nella comunità internazionale, con un mercato vasto e in costante crescita;

   l'interscambio commerciale tra Roma e Pechino è stato pari a quarantadue miliardi di euro nel solo 2017;

   la Repubblica italiana intrattiene intensi rapporti di carattere commerciale ed economico con Taiwan, rapporti implementati all'interno del Foro italo-taiwanese di cooperazione economica, industriale e finanziaria;

   le statistiche dell'organizzazione mondiale del commercio (OMC) collocano Taiwan al diciottesimo posto come Paese esportatore e come ventiduesima economia mondiale per prodotto interno lordo;

   le relazioni con Taiwan hanno registrato una forte crescita negli ultimi anni anche in ambiti quali gli scambi universitari, l'industria 4.0 e il turismo, soprattutto grazie agli accordi di esenzione dal visto per i cittadini taiwanesi che si recano in Europa e viceversa;

   la stessa Unità per il contenzioso diplomatico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in un documento del 22 ottobre 2009, ebbe a rilevare che «La personalità giuridica internazionale di Taiwan non può essere messa in dubbio in quanto questa viene attribuita alle entità che siano organizzazioni sovrane di una comunità territoriale. In tale categoria appare evidentemente rientrare Taiwan la cui soggettività internazionale viene contestata per motivazioni politiche e non in base a riscontri fattuali»;

   nonostante questa realtà storica, istituzionale e politica, passata e presente, il Governo di Pechino, negli ultimi mesi e settimane, sta cercando di imporre, con interventi pressanti caratterizzati da sorprendenti toni ammonitori, a società di vari Paesi – tra le quali alcune italiane – la propria censura e le proprie direttive politico-amministrative volte a identificare, nei loro siti web, Taiwan come parte del suo territorio;

   la Portavoce della Casa Bianca, commentando recentemente le menzionate azioni cinesi, le ha descritte come «assurdità orwelliane», aggiungendo che «gli sforzi della Cina per esportare la sua censura e la sua impostazione politica agli americani e al resto del mondo saranno contrastati»; le Leggi, gli Accordi e le decisioni giudiziarie, emesse nel corso degli anni, di tanti Paesi – tra i quali Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera e Canada – ritengono correttamente che Cina e Taiwan sono due entità giurisdizionali diverse, distinte e separate;

   anche il Parlamento italiano, sulla stessa linea, il 15 aprile 2015 ha approvato la legge n. 62 del 2015 sulla esenzione della doppia imposizione fiscale tra Italia e Taiwan, legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 112 il 16 maggio 2015;

   all'interrogante risulta che ad alcune aziende italiane, operanti a Taiwan, sia stato chiesto da parte di Pechino di identificare, all'interno dei propri siti web aziendali, Taiwan come parte integrante della Repubblica Popolare Cinese –:

   se il Governo sia a conoscenza delle richieste menzionate in premessa e quali iniziative intenda assumere al riguardo.
(4-00580)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00580
presentata da
COMAROLI Silvana Andreina

  Risposta. — Risulta a questo Ministero l'invio nell'aprile 2018, a una trentina di compagnie aeree internazionali, di lettere da parte dell'amministrazione per l'aviazione civile cinese (CAAC) recanti la richiesta di verificare che, nei rispettivi siti internet, i riferimenti ad Hong Kong, Macao e Taiwan fossero «appropriati».
  Nella lettera si faceva esplicita richiesta di un corretto uso di indicatori – quali riferimenti cartografici e topografici – nonché categorizzazioni geografiche – quali ad esempio evitare di differenziare Hong Kong e Taiwan come entità distinte rispetto alla Repubblica popolare cinese (sia nella denominazione che con riferimento ad evidenze grafiche tipo uso di mappe geografiche con colori diversi eccetera).
  Interessata al riguardo da alcuni associati, l'associazione internazionale del trasporto aereo (IATA), aveva prospettato due possibili soluzioni alle compagnie aeree: invitare la CAAC a riconsiderare le proprie posizioni oppure chiedere un'estensione dei termini (inizialmente fissati nel 25 maggio 2018) entro cui «adeguarsi» alle richieste delle autorità della Repubblica popolare cinese.
  Anche Alitalia risulta essere stata destinataria della menzionata lettera. La compagnia aerea si è rivolta al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale «per conoscere – nel più ampio contesto della politica una “sola Cina” – la posizione ufficiale dell'Italia sul tema del riconoscimento di Taiwan, in modo da garantire il massimo allineamento tra Azienda e Paese».
  Si è confermato ad Alitalia che, fin dallo stabilimento di relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese (1970), l'Italia aderisce in maniera coerente alla politica una «sola Cina» e di conseguenza non intrattiene relazioni diplomatiche con la «Repubblica di Cina», istituita sull'isola di Taiwan dal 1949.
  Pertanto l'Italia, al pari degli altri Paesi dell'Unione europea, nell'ambito delle sue relazioni con Taiwan, si astiene dal riferirsi alle autorità di Taipei come «Repubblica di Cina» pur sviluppando con l'isola rapporti pragmatici di collaborazione di carattere economico-commerciale e culturale.
  Pertanto la questione della denominazione di Taiwan in quanto espressione geografica, e non come soggetto giuridico internazionale, da parte di operatori commerciali attiene alla libertà di impresa. Si ritiene pertanto che operatori commerciali, quali ad esempio vettori aerei, siano liberi di definire, nella maniera ritenuta più opportuna, una destinazione geografica sulla base, ad esempio, della loro prassi nel
marketing, della coerenza della comunicazione nei confronti dei clienti, di possibili responsabilità nei confronti di giurisdizioni interessate (a cominciare da quella taiwanese), nonché di ogni altra relativa considerazione di opportunità.
  A tale specifico riguardo appare verosimile che tale considerazione non potrà prescindere dalla probabilità che l'utilizzo di denominazioni considerate incompatibili con il principio di unicità della Cina da parte delle autorità della Repubblica popolare cinese arrechi un pregiudizio negativo all'operatore interessato nel quadro di sue attività sul mercato sino-continentale.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni internazionali

contrattazione collettiva

cooperazione economica